La ricerca si racconta: LARM2, il laboratorio di Robotica a Ingegneria “Tor Vergata” dove si studiano soluzioni a basso costo

La ricerca si racconta: LARM2, il  laboratorio di Robotica a Ingegneria “Tor Vergata” dove si studiano soluzioni a basso costo

LARM2

di Pamela Pergolini

Il LARM2- Laboratorio di Robotica e Meccatronica, fondato nel 1990 all’Università di Cassino sotto la guida del professor Marco Ceccarelli, oggi ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Roma “Tor Vergata e si occupa di progettazione, analisi e sviluppo di robot e dispositivi intelligenti per migliorare la nostra vita quotidiana, dai robot di servizio a basso costo ai sensori medici. Il Laboratorio, diretto sempre dal prof. Ceccarelli, in questi 30 anni ha ospitato oltre cento studenti provenienti da tutto il mondo: Sud America, Asia, Africa, Nord America, Europa, Russia, come Messico,  USA, Kazakhstan, Cina, Giappone, oltre che dai paesi europei costruendo nel tempo una rete  internazionale, nell’ambito della quale avvengono continui  scambi di attività pratiche di laboratorio. Al momento collaborano alle attività di ricerca del LARM2, come studenti di dottorato, Jorge Araque, 32 anni, colombiano, Aleksandr Titov, 28 anni, di  russo, e Wenshuo Gao, cinese, 26 anni. Sia Jorge che Aleksandr lavorano su robot per aerospazio: Jorge ha partecipato attivamente alla ricerca su TORVEastro, un robot disegnato per assistere gli astronauti in operazioni di ispezione e manutenzione sulla stazione spaziale internazionale (ISS), Aleksandr sta progettando un manipolatore robotico (braccio e mano) per operazioni di “berthing” (recupero) di satelliti. Wenshuo invece sta lavorando alla progettazione di un torso per un robot umanoide, il LARMbot 2, su cui il professor Ceccarelli lavora da diversi anni e alla realizzazione del quale ha collaborato anche il prof. Matteo Russo, progettandone le gambe durante il suo dottorato a “Tor Vergata”, in parte svolto presso il Tokyo Institute of Technology. «Le materie che si possono studiare a ingegneria “Tor Vergata” e che si collegano alla ricerca che conduciamo nel laboratorio, – spiega il professor Ceccarelli – includono la cinematica dei robot, la dinamica multi-corpo, la progettazione di robot, i robot di servizio, sistemi robotici per applicazioni medicali medici e di riabilitazione e la storia dei meccanismi e della scienza delle macchine».
LARMbot 2, IL ROBOT UMANOIDE
Il progetto meccanico LARMbot 2 è un robot umanoide a basso costo orientato all’utente, caratterizzato da architetture parallele sia per il busto che per le gambe. Esiste già un prototipo, con i dettagli costruttivi dei suoi sottosistemi e le sue specifiche tecniche. Per caratterizzare le prestazioni del robot proposto, sono stati presentati risultati sperimentali sia per le operazioni di deambulazione che di sollevamento pesi. 
LA COSTRUZIONE DEL PROTOTIPO
LARMbot2 è stato concepito come un robot umanoide a basso costo, pertanto è stato progettato per essere prodotto con parti strutturali tramite stampa 3D, controllato da schede commerciali e azionato da servomotori commerciali e attuatori lineari. Il costo di tutti i componenti per il prototipo finale è inferiore a 2000 €.
LARMbot2 è caratterizzato da tre principali sottosistemi meccanici, ovvero locomozione, manipolazione e busto. Il sottosistema di locomozione è composto da due unità di gambe identiche. Ciascuna gamba è caratterizzata da una struttura ibrida con un meccanismo parallelo che collega l’anca alla caviglia, replicando l’architettura di una gamba, nella quale muscoli agonisti e antagonisti generano moto contraendosi e allungandosi in opposizione. Un secondo motore è posto sulla caviglia per raggiungere l’equilibrio durante le operazioni di deambulazione reagendo meglio ai disturbi sul piano frontale. «La camminata umana – racconta Ceccarelli – è stata studiata sviluppando un progetto meccanico per un robot bipede che cammina. I sistemi di deambulazione sono studiati in termini di cinematica, dinamica e controllo attraverso diversi sistemi meccanici. Vengono studiati gli aspetti meccanici e la programmazione della manipolazione delle robotizzazioni industriali con l’obiettivo di migliorare le applicazioni industriali esistenti e sviluppare nuove soluzioni di produzione. La meccanica delle manipolazioni robotizzate – conclude il professore – viene indagata anche con simulazioni sperimentali e sviluppo di opportuni dispositivi per end-effector e sistemi di test. Si studiano soluzioni a basso costo per applicazioni orientate all’utente». 
TORVEastro, IL ROBOT ASTRONAUTA  
È un robot a tre arti, che sono in grado di funzionare come braccia e gambe, costruito con la finalità  di aiutare gli astronauti nelle operazioni di manutenzione e supervisione delle infrastrutture esterne della stazione spaziale orbitale. Il prototipo sarà finalizzato entro la primavera del 2023 e verrà presentata una demo che ne illustrerà tutte le funzioni, sarà realizzato per resistere non solo alle alte temperature esterne alla stazione spaziale internazionale ma anche alla spazzatura spaziale che ad alta velocità rischia di perforare le tute degli astronauti. Il progetto vede la collaborazione tra il laboratorio di Robot Meccatronica di “Tor Vergata” e il laboratorio di Robotica e Intelligenza Artificiale del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA,  l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. 
IL FUTURO DI TORVEastro 
Il prototipo servirà a progettare un robot astronauta per attività EVA (Extra-Vehicular-Activity) di servizio su stazioni orbitali per operazioni di manutenzione e monitoraggio esterno alle strutture della stazione orbitale. «La validazione di un prototipo dimostratore – ci dice il professor Ceccarelli – è uno dei risultati finali previsti dal progetto. Il progetto TORVEastro prevede attività di progettazione e sviluppo di soluzioni sia per ambienti nello spazio orbitale sia per sperimentazioni in laboratorio a gravità terrestre, al fine di concretizzare l’idea brevettuale già collaudata concettualmente con un piccolo prototipo». Oltre ai robot di “servizio”, nel quale rientrano sia l’umanoide che i robot spaziali, nel laboratorio di “Tor Vergata” vengono sviluppati robot, sensori e sistemi medici per diagnosi, assistenza e riabilitazione, attraverso l’uso di esoscheletri low-cost “stampabili in 3D a prezzi ridotti- spiega il professor Ceccarelli – estremamente leggeri per comfort se indossati e spesso attivati tirando o rilasciando cavi, e sistemi di monitoraggio, con recenti applicazioni sperimentali sulla respirazione tramite sensori indossabili”.
LA RIABILITAZIONE E LA DIAGNOSTICA MEDICA 
Vari sono i progetti in campo dei dispositivi medicali in fase di sviluppo e completamento come  il sistema L-CADEL per l’assistenza motoria del gomito con estensione ad una nuova struttura per la caviglia, e lo strumento RESPIRholter per il monitoraggio della respirazione con caratterizzazioni numeriche della biomeccanica utili alla diagnostica medica. 
LARM2: Laboratory of Robot Mechatronics
Sito web: https://larm2.ing.uniroma2.it/ 
Dipartimento di Ingegneria industriale Università di Roma “Tor Vergata” 
Direttore del Laboratorio LARM2: prof. Marco Ceccarelli,  http://orcid.org/0000-0001-9388-4391 
Specially Appointed Professor  at Intern. Research Frontiers Initiative of Tokyo Institute of Technology 

 

L’articolo è stato realizzato con la collaborazione di Federica Trisolino

 

On line il 7mo numero della newsletter readING del DII

È consultabile on line il settimo numero della newsletter readING del dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini”: in questo numero opportunità di bandi europei, successi editorali e storie di vita nel dipartimento nel periodo di lockdown, oltre alle congratulazioni al prof. Vito Introna, associato di Impianti Industriali Meccanici presso il dipartimento DII e Responsabile per la qualità della didattica dei corsi di laurea in Ingegneria Gestionale è stato nominato Delegato per l’Orientamento e il Tutorato di ateneo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

Buona lettura!

30/03 – Premio INNOVAZIONE alla Fiera di Grottaferrata

Premio INNOVAZIONE alla Fiera di Grottaferrata 2019

Sabato 30 Marzo, 15:00-18:00, Aula Convegni Fiera

 

La Fiera di Grottaferrata 2019 inaugura, nella sua 419ma edizione, una iniziativa di ampio respiro dedicata all’innovazione tecnologica e alla ricerca scientifica.

In questo contesto è istituito per la prima volta il Premio INNOVAZIONE alla Fiera di Grottaferrata: un premio per idee e attività imprenditoriali legate alle innovazioni a tutto tondo, all’open innovation dell’Industria e artigianato 4.0, alla robotica, agri and food, Information and Communication Technologies (ICT), benessere e inclusione sociale, turismo etc.

Questa prima edizione del Premio INNOVAZIONE ha come scopo quello di riunire competenze del mondo della ricerca e dell’industria che abbiano una forte vocazione all’innovazione, in grado di creare lavoro e benessere sociale. L’obiettivo è di incrementare le conoscenze nel settore scientifico e digitale, istituendo una rete tra imprese e centri di ricerca, tale che insieme possano delineare un percorso di crescita e collaborazione.

È questo infatti il tema centrale espresso dall’amministrazione del Comune di Grottaferrata, in collaborazione con Centri di Ricerca, Università e imprenditori: formare un polo di innovazione a cui far convergere sinergicamente competenze e capacità produttive per creare l’imprenditorialità del domani e stimolare una comunità sensibile alle sfide tecnologiche e scientifiche, in linea con le esigenze di un territorio che, tra l’altro, vedrà entro pochi anni la costruzione del nuovo reattore a fusione nucleare (DTT) al centro ENEA di Frascati.

L’evento di sabato 30 marzo sarà diviso in due fasi in cui tutti i partecipanti (start-up, spin-off, aziende, ricercatori, privati) effettueranno brevi presentazioni della loro attività.
La prima fase è dedicata ai partecipanti che desiderano presentare un’idea innovativa non ancora realizzata e che quindi è alla ricerca di possibili finanziatori. In questa prima fase tutti i presenti dovranno firmare un accordo di riservatezza, prima dell’inizio delle presentazioni.
Nella seconda fase, aperta al pubblico, gli iscritti potranno esporre le proprie storie di successo nell’innovazione così da valorizzare i percorsi delle realtà imprenditoriali e dei centri di ricerca che già operano come innovatori nei diversi settori.

Seguiranno gli interventi dei commissari della giuria e la premiazione (a cui è stata invitata anche Confindustria) e un piccolo rinfresco.

La giuria è formata da: Prof. Giuseppe Novelli (Rettore dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”), Ing. Aldo Pizzuto (Direttore del Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare (FSN) di ENEA), Prof. Mario Risso (Preside della Facoltà di Economia dell’università Nicoló Cusano), Prof. Alfonso Molina (Fondatore della Fondazione Mondo Digitale), Pierre Philippe Mathieu (Earth Observation Applications Engineer in the Earth Observation Science & Applications Department of ESA in ESA-ESRIN (Frascati)).

Montepremio: 5000€ (diviso tra i vincitori delle due fasi)
Iscrizione alla gara: inviare un’email a daniele.carnevale@uniroma2.it specificando se interessati alla prima o alla seconda fase

 

Tirocini: ENEA cerca ingegneri informatici

Attività: Un sistema di supporto alle decisioni basato su ontologia per la valutazione del rischio di eventi naturali

Descrizione: L’attività si inserisce nella tematica dei sistemi basati su GIS. per il supporto alle decisioni nella gestione delle​ ​emergenze derivanti da eventi naturali.

Il metodo sviluppato all’interno del sistema di Supporto alle Decisioni CIPCast  ha l’obiettivo di fornire supporto nelle fasi di preparazione e pianificazione dell’emergenza permettendo di geolocalizzare i possibili rischi sui punti di interesse.

Per la città di Roma, ad esempio, ad oggi sono stati identificati circa 4000 punti di interesse tra cui musei, palazzi governativi e luoghi di attrazione. Ogni punto​ ​di interesse è annotato semanticamente con i concetti di TERMINUS, un’ontologia di dominio sviluppata da​ ​ENEA per concettualizzare gli scenari di rischio, le infrastrutture ed il territorio. CIPCast opera​ ​congiuntamente al sistema CREAM (CREAtivity Machine) che, basandosi su tecniche semantiche e di​ ​creatività computazionale, permette di generare per ogni punto di interesse i tipi di impatto possibili dovuti​ ​ad eventi franosi, terremoti e alluvioni.

L’attività riguarda la generazione di rischi a cascata (domino effects) che​ ​possono essere causati da eventi naturali o antropici quali i terremoti ed i blackout elettrici.

 

Tecnologie: Geographical Information Systems (GIS), Java, Spring, Google Web Toolkit, PostgreSQL, Protegè

Sede del tirocinio: Enea Centro Ricerche Casaccia, Via Anguillarese 301, Roma.

Durata: 4 mesi

​Contatti: antonio.dipietro@enea.it – Tel. 3394892925

 

Pubblicazioni:

Coletti A., De Nicola A., Di Pietro A., Pollino M., Rosato V., Vicoli G., and Villani M. L. (2018). Towards Semantic Generation of Geolocalized Models of Risk. In Enterprise Interoperability (eds M. Zelm, F. Jaekel, G. Doumeingts and M. Wollschlaeger). doi:10.1002/9781119564034.ch51

Coletti A., De Nicola A., Vicoli G., and Villani M.L. (2018) Semantic Modelling of Cascading Risks in Interoperable Sociotechnical Systems, Proceedings of I-ESA 2018 conference.

 

De Nicola A., Melchiori M., Villani M.L. (2019) Creative design of emergency management scenarios driven by semantics: An application to smart cities. Information Systems, Vol. 81, 21-48, https://doi.org/10.1016/j.is.2018.10.005.

 

Giovinazzi S., Pollino M., Kongar I., Rossetto T., Caiaffa E., Di Pietro A., La Porta L., Rosato V., Tofani A. (2017) Towards a decision support tool for assessing, managing and mitigating seismic risk of electric power networks. In: Gervasi O. et al. (eds) Computational Science and Its Applications – ICCSA 2017. ICCSA 2017. Lecture Notes in Computer Science, vol 10405. Springer, Cham.

 

 

 

 

25-26/10 – Climathon-Roma 2018

La registrazione al Climathon-Roma 2018 è aperta.
Roma Capitale, con il supporto dell’ENEA, ospiterà per la prima volta il Climathon , il più importante hackathon per il clima che si terrà simultaneamente in più di 80 città del mondo:

25 e 26 ottobre 2018
Casa della Città
Via della Moletta 85, 00154 Roma

 

Il Climathon è un’iniziativa mondiale promossa dalla Climate-KIC, la comunità nata per promuovere l’innovazione nella sfida ai cambiamenti climatici e favorire lo sviluppo e la creazione di una società zerocarbon.

Climate-KIC è una Knowledge and Innovation Communities (KICs) creata nel 2010 dall’EIT, l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia e persegue gli obiettivi dell’EIT attraverso lo sviluppo di conoscenze e innovazione in materia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. La Climate-KIC non è un progetto ma una comunità dell’innovazione, basata sulla partecipazione, la condivisione delle esperienze e sul learning by doing.

Climathon-Roma riunirà esperti in diversi settori allo scopo di sviluppare proposte innovative che aiutino a fronteggiare gli impatti dei cambiamenti climatici nei contesti urbani. Sono invitati a partecipare al Climathon cittadini, studenti di varia formazione, professionisti, sviluppatori ed esperti nel campo IT, marketing, design, comunicazione. E’ prevista una fase iniziale di incontro e informazione sui temi specifici dell’hackathon con esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria e della Ricerca del nostro territorio, che resteranno a disposizione dei partecipanti per tutta la manifestazione in qualità di coach.

I partecipanti avranno l’opportunità, organizzati in team interdisciplinari, di rispondere alle sfide lanciate dagli organizzatori con idee innovative su come rendere la propria città più resiliente ai Cambiamenti Climatici. I partecipanti saranno affiancati da tutor e coach lungo il percorso di ideazione – sviluppo – presentazione che li porterà, il giorno 26 Ottobre, a proporre la loro soluzione innovativa alla giuria del Climathon-Roma.

Gli spunti offerti ai partecipanti per rispondere alla sfida di Roma sono:

  • Come possono le aree verdi contribuire a mitigare l’effetto dell’isola di calore?
  • Come può il trasporto pubblico diventare più efficiente e come si può ridurre l’uso

    delle auto private ?

  • Come si può ridurre l’impatto degli eventi estremi (effetti di precipitazioni intense, onde

    di calore) ed aumentare la resilienza?

  • Come possono i sistemi di monitoraggio più innovativi essere di supporto alla

    riduzione dell’inquinamento urbano?

Trova il programma della giornata e registrati alla pagina web https://climathon.climate-kic.org/en/rome

Il canale social da seguire è quello della Climate-KIc Italy
https://www.facebook.com/ClimateKICItaly/
l’evento di Roma:
https://www.facebook.com/ClimateKICItaly/photos/a.112061209434290/278865659420510/?type=3&theater

Il team di Climathon risponderà a tutte le vostre domande: climathon@climate-kic.org