“La Settimana del Legno”, che si svolgerà presso la Macroarea di Ingegneria dell’Università di Roma “Tor Vergata” dal 28 marzo al 1° aprile, è una iniziativa dedicata alla sensibilizzazione e divulgazione delle tecniche costruttive degli edifici di legno, in un settore di ricerca e di mercato in continua evoluzione. Una settimana pensata per creare uno spazio comune, di dialogo e scambio, tra mondo Professionale, della Ricerca e dell’Imprenditoria. In programma numerosi seminari tecnici, disponibili anche in diretta streaming, divisi in otto sessioni. L’evento è realizzato con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, in particolare della prof.ssa Stefania Mornati, Architettura Tecnica, e dell’ing. Diego Ruggeri, dottorando a “Tor Vergata”, ed è organizzato da Hublegno con la collaborazione di Lamellazione Gruppo Qualità Legno e gli ordini professionali provinciali degli Ingegneri, Architetti, Geometri e Dottori Agronomi e Forestali.
PARTECIPAZIONE IN PRESENZA E ON LINE La partecipazione in presenza ai seminari dà la possibilità ai professionisti iscritti agli Ordini provinciali di ricevere Crediti Formativi Professionali gratuitamente, mentre l’Università “Tor Vergata” eroga CFU per gli studenti iscritti che seguiranno i seminari. L’iniziativa che si sviluppa seguendo tre percorsi principali, Ambiente, Tecnologia ed Economia, prevede due seminari tecnici al giorno (9:00 – 13:00 e 14:00-18:00), disponibili anche in diretta streaming, e si chiude, sabato 1° aprile, con una tavola rotonda sui macrotemi che sono stati trattati durante la settimana: dall’utilizzo del legno ingegnerizzato nel restauro e nel recupero edilizio all’impiego di nuovi paradigmi costruttivi, al tema ambientale con le costruzioni in legno a basso impatto, alla crisi climatica con l’intervento, da remoto, del Presidente della Società Meteorologica Italiana Luca Mercalli. Inoltre, per tutta la settimana, è possibile visitare, dalle 9:00 alle 19:00, l’area espositiva, che verrà allestita presso l’Edificio della Didattica di Ingegneria, a ridosso dell’Aula Convegni, l’occasione per conoscere e incontrare le aziende del settore che partecipano alla Settimana del Legno.
PREMIO PA SOSTENIBILE Nata nel 2017, l’iniziativa, che ha ricevuto nel 2019 il “Diploma di Merito” nell’ambito del “Premio PA Sostenibile – II Edizione. 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030”, ha l’aspirazione di portare avanti un progetto culturale finalizzato a riunire le diverse competenze del settore e rappresentare lo stato dell’arte di un ambito di ricerca e di mercato in continua evoluzione. Partecipano, il rettore dell’Università Roma “Tor Vergata” prof. Nathan Levialdi Ghiron, il coordinatore Macroarea di Ingegneria prof. Ugo Zammit, e, in rappresentanza degli ordini professionali, il presidente dell’Ordine Ingegneri Roma ing. Massimo Cerri, il presidente dell’Ordine Architetti Roma arch. Alessandro Panci, il presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali dott. agr. Flavio Pezzoli, il presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Roma geom. Maurizio Rulli, i quali apriranno la settimana, martedì 28 marzo, dalle ore 9:00, presso l’Aula Convegni, Edificio Didattica, Macroarea di Ingegneria, Università di Roma “Tor Vergata”, viale del Politecnico, 1.
Il Centro Archivi Architettura del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma ospita fino al 10 aprile 2023 la mostra InGenio. Idee visionarie dall’Archivio di Sergio Musmeci, Ingegnere visionario scomparso prematuramente nel 1981, a soli 55 anni, Sergio Musmeci ha cercato di anticipare il futuro, lasciando molte idee originali ancora da sviluppare, attuali ancora oggi. Il suo Archivio è custodito nelle Collezioni del MAXXI Architettura. “Il mio lavoro – affermava Musmeci – consiste nel trovare forme risolutive di problemi: forme nuove, che non hanno ancora nome”. In mostra sono esposti alcuni tra i progetti più visionari di Musmeci nei quali il progettista, capace di avventurarsi in campi pionieristici per la sua epoca, sperimenta forme: superfici piegate come origami, intrecci di travi, membrane fluide, strutture reticolari spaziali senza nodi. Abile matematico, nel suo archivio ci sono pagine e pagine di calcoli che accennano a nuove teorie per rifondare la statica come quella del minimo strutturale, una teoria delle forme strutturali cha aiuti a progettarle.
La mostra, che è stata presentata nell’ambito della conferenza stampa il 30 settembre 2022, al MAXXI, insieme alla mostra “Technoscape. L’Architettura dell’Ingegneria” – che indaga il rapporto tra architettura e ingegneria strutturale tra storia e futuro – è divisa in quattro sezioni: ricerche, modelli, strutture e ponti. A questi ultimi è dedicata un’attenzione particolare. I ponti di Musmeci sovvertono tutte le consuetudini: sono molto difficili da descrivere a parole perché sono forme nuove, talmente nuove da aver bisogno di nomi nuovi, che ancora non esistono. Musmeci cambia la forma delle pile che diventano simili a uccelli in volo e la forma dell’impalcato che è diventa un nastro sinuoso. Famoso, ma rimasto sulla carta, è il progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina, con il quale Musmeci nel 1969 vinse ex aequo il concorso pubblico di idee per l’attraversamento dello Stretto. Il modello originale esposto in mostra, in scala 1:1000, e quindi lungo oltre 4 metri, rappresenta l’idea rivoluzionaria di Musmeci: una tensostruttura sospesa-strallata che avrebbe potuto contrastare la forte oscillazione dell’impalcato (il ponte sospeso infatti è molto “ballerino”, si comporta come un’altalena e per renderlo utilizzabile anche dalla ferrovia occorre fermare le sue oscillazioni).
La prof.ssa Tullia Iori – InGenio – Conferenza stampa al MAXXI
Altrettanto famoso è il ponte sul Basento a Potenza: «Il ponte più bello del mondo: un guscio continuo equicompresso, la cui forma viene studiata attraverso le bolle di sapone: una struttura in cui lo spazio entra in ogni punto. Il ponte è stato dichiarato monumento di interesse culturale già nel 2003. In questi mesi è oggetto di un delicato progetto di restauro a seguito del concorso bandito dal Comune di Potenza nel 2020», afferma Tullia Iori, curatrice della mostra e professore ordinario all’Università di Roma “Tor Vergata”, Macroarea di Ingegneria, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica, dove insegna Storia dell’ingegneria strutturale. Visitando la mostra, oltre ai disegni originali e alle fotografie d’epoca, ci sono documenti audio e video recuperati negli archivi delle Teche Rai, in cui si può ascoltare la voce di Musmeci che racconta le sue opere e i progetti. È anche possibile sfogliare il volume dal titolo “L’archivio Sergio Musmeci nelle collezioni del MAXXI Architettura. L’inventario”, appena pubblicato.
La mostra è inoltre un catalogo dei modelli di studio di Musmeci. Quali sono i materiali preferiti per i suoi modelli? Le bolle di sapone, per studiare l’equi-tensione, e la gomma, che si poteva tesare e poi anche misurare. Ma anche il plexiglas e la carta. In mostra, per la prima volta, sono esposti – dopo un accurato e minuzioso restauro – i modelli di studio delle sue strutture spaziali, gli antipoliedri. E anche il modello di carta dorata per il ponte semisommerso per il lago di Fogliano. Modelli facili da manipolare con cui l’ingegnere fantasticava per nuove forme delle costruzioni.
Il ponte sul Basento – Basilicata
La mostra è allestita come fosse il suo studio – con carta da spolvero, puntine, fogli attaccati ovunque e grandi piani di legno chiaro dove si disegnava tutto a mano, molto prima dell’avvento dei computer: piena di suggestioni, perché – come diceva Musmeci – “se mi lasciano spazio, io questo spazio lo invado!”
Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica (DICII) dell’Università di Roma “Tor Vergata” e il Municipio VI – Roma Capitale insieme per avviare una collaborazione nell’ambito di progettualità urbanistiche e rigenerative del territorio, sul territorio: il direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica Renato Baciocchi e il Presidente del Municipio delle Torri Nicola Franco hanno recentemente firmato una convenzione con l’intento di favorire la promozione di programmi di comune interesse relativamente alla didattica e alla ricerca.
La convenzione prevede scambi reciproci di esperienze e studi finalizzati alla conoscenza e valorizzazione del territorio di competenza del Municipio, sul quale insiste l’Ateneo. «L’iniziativa si inquadra in un’ottica di fattiva collaborazione tra le istituzioni, confermando gli obiettivi di sostenibilità e terza missione che sono tra i punti di forza dell’Università di Roma “Tor Vergata”», ha affermato il direttore del Dipartimento Renato Baciocchi.
ATTIVITÀ DI STUDIO, RICERCA E TIROCINI In particolare, la collaborazione riguarderà: tesi di laurea su temi di comune interesse, l’offerta di tirocini curriculari o extracurriculari, la realizzazione di programmi di ricerca comuni e lo scambio reciproco delle esperienze maturate. «Grazie a questa convenzione il Dipartimento e il Municipio avvieranno specifiche attività di studio che interesseranno, ad esempio, il patrimonio edilizio, il sistema infrastrutturale e attività di bonifica del territorio», ha sottolineato la professoressa Stefania Mornati, ordinario di Architettura Tecnica presso il DICII e responsabile per la parte di gestione delle attività oggetto della convenzione. «In seguito – aggiunge la professoressa Mornati – saranno siglati specifici accordi al fine di approfondire i particolari obiettivi verso i quali si potrà sviluppare la collaborazione».
Ingegneria “Tor Vergata”, con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica, ha partecipato, domenica 9 ottobre 2022, alla quarta edizione del Tevereday con la mostra “La sistemazione del Tevere urbano. 50 anni di cantiere dalle carte del Genio Civile di Roma (1876-1926)” ospitata nel Loggiato superiore di S. Ivo alla Sapienza (con ingresso da Corso del Rinascimento, 40). La mostra, inaugurata l’8 ottobre, sarà visitabile fino al 15 dicembre.
L’ allestimento è curato dal dott. Vincenzo De Meo, Archivio di Stato di Roma, dalla prof.ssa Ilaria Giannetti, associato di Architettura Tecnica a “Tor Vergata” e dalla prof.ssa Stefania Mornati, ordinario di Architettura Tecnica a “Tor Vergata”. Tevereday è una giornata dedicata al “biondo fiume” che si tiene nell’ambito dell’evento Domenica di Carta 2022, iniziativa promossa dal Ministero della Cultura per valorizzare l’immenso e prezioso patrimonio archivistico e librario custodito nelle Biblioteche e negli Archivi dello Stato.
La mostra, che vede il coinvolgimento dell’Associazione Tevere Day e il patrocinio di Roma Capitale Assessorato alla Cultura e Roma Capitale Municipio I centro, racconta la storia del progetto e della costruzione degli argini murari del Tevere urbano, ideati per difendere Roma dalle insidiose inondazioni, negli anni in cui la città diviene la nuova capitale del Regno. Con la coeva nascita dell’ingegneria e dell’urbanistica moderne, la regolarizzazione dei fiumi urbani è un tema di sperimentazione comune alle grandi città europee, alla quale Roma prende parte da protagonista, con la costruzione degli “insommergibili” muraglioni del Tevere.
Il gruppo di lavoro dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e quello dell’Archivio di Stato di Roma hanno dato vita a un’attività interdisciplinare che vede insieme archivisti, ingegneri, storici dedicati alla costruzione di strumenti di consultazione, alla ricerca e alla promozione delle carte dell’Ufficio speciale del Genio civile per il Tevere e l’Agro Romano. Grazie alla preziosa documentazione conservata nell’Archivio è stato possibile scoprire le storie di ingegneri, imprese, maestranze, restituite attraverso un percorso che ricostruisce i cantieri di questa colossale impresa costruttiva, la cui conoscenza è oggi più che mai necessaria anche alla sua tutela e manutenzione. La mostra è articolata in 12 tappe che ripercorrono la piena straordinaria del fiume nel 1870 e l’accesa discussione attorno alla scelta della tipologia dei muri di sponda e dei rimedi per regolarizzare l’alveo, ipotizzando anche la soppressione dell’isola Tiberina, la sperimentazione di tecnologie costruttive d’avanguardia, il tragico crollo del 1900, fino al completamento del sistema ripario con la realizzazione delle banchine di approdo.
Una sezione della mostra è dedicata alla presentazione del WebGis – un sistema informativo geografico (GIS) pubblicato sul web – sviluppato nell’ambito del progetto Tiber’S (PI professoressa Francesca Casini, professore associato Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), finanziato da Lazio Innova nell’ambito del bando Gruppo di Ricerca 2020.
Orari di apertura della mostra“La sistemazione del Tevere urbano. 50 anni di cantiere dalle carte del Genio Civile di Roma (1876-1926)”: dal 17 ottobre al 15 dicembre 2022, il martedì e il giovedì, su prenotazione, ore 9.00-13.00
Gli studenti della squadra di “Tor Vergata”, fresca di vittoria al Leonardo Drone Contest – la competizione che il 6 e il 7 ottobre ha visto sfidarsi, a Torino, sei università italiane in una gara tra droni specializzati nel volo senza pilota, raccontano al TGR Lazio, nel servizio andato in onda il 25 ottobre 2022, lo studio e il lavoro che c’è dietro alla loro passione e ai loro successi. Di fronte alle telecamere della RAI invece protagonista indiscusso è stato il drone René, progettato dal Team dei dottorandi in Automazione a Ingegneria “Tor Vergata”, con la consulenza scientifica del professor Daniele Carnevale, Automazione e Robotica a “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica.