Si è parlato di Medical Digital Twin alla 38esima conferenza internazionale CAE a Venezia dove rappresentanti del mondo industriale, economico e accademico si sono confrontati sulla simulazione digitale nei diversi settori.
Il professor Marco Biancolini, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa di “Tor Vergata” e coordinatore del progetto MeDiTATe, intervistato da Rai TGR Veneto, ha parlato delle potenzialità del Medical Digital Twin, in particolare per il trattamento degli aneurismi. «Usiamo le tecnologie digitali per replicare, in digitale, un paziente e prevedere un intervento prima di effettuarlo aumentando così le possibilità di successo dell’intervento stesso». L’ Università di Roma “Tor Vergata”, con i progetti sul Digital Twin, tra cui MeDiTATe, con la ricerca sul digitale applicata ai processi industriali, sta contribuendo alla messa a punto di strumenti digitali per la medicina preventiva e assistita e in altri settori.
Gli studenti della squadra di “Tor Vergata”, fresca di vittoria al Leonardo Drone Contest – la competizione che il 6 e il 7 ottobre ha visto sfidarsi, a Torino, sei università italiane in una gara tra droni specializzati nel volo senza pilota, raccontano al TGR Lazio, nel servizio andato in onda il 25 ottobre 2022, lo studio e il lavoro che c’è dietro alla loro passione e ai loro successi. Di fronte alle telecamere della RAI invece protagonista indiscusso è stato il drone René, progettato dal Team dei dottorandi in Automazione a Ingegneria “Tor Vergata”, con la consulenza scientifica del professor Daniele Carnevale, Automazione e Robotica a “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica.
Nell’intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero” (edizione nazionale), pubblicata il 24 ottobre 2022, la professoressa Marina Ruggieri, ordinario di Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Elettronica, Ingegneria Roma “Tor Vergata”, racconta il progetto visionario al quale sta lavorando insieme a un gruppo di ricercatori dell’Ateneo “Tor Vergata”. Tre gli elementi fondamentali nell’idea progettuale di ricerca che punta a una connettività diffusa: persone, robot e case, che vengono immaginati come veri nodi di rete, dunque non solo utenti che utilizzano un servizio ma essi stessi elementi di un sistema di rete capaci di scambiare informazioni con un nodo più importante che coordina le informazioni a livello nazionale, aiutando la collettività. Così, secondo questo sistema al quale il gruppo coordinato dalla professoressa Ruggieri sta contribuendo con il lavoro sulle infrastrutture di connettività, grazie, ad esempio, a dei sensori inseriti nei mattoni, la casa del futuro “HoN” (Home as a Network) potrà diventare uno strumento per monitorare terremoti, frane, fenomeni idrogeologici. Tale sistema, nel quale gli altri due nodi sono ByN (Body as a Network), la persona, e RoN (Robot as a Network), robot umanoidi, consente di immaginare il rapporto rete – utente in modo diverso, più attivo e collaborativo.
Tale sviluppo, come spiega la prof. Ruggieri nell’intervista, è stato possibile grazie al paradigma “Software Defined” che permette una sempre più diffusa “softwarizzazione” mentre l’hardware è sempre meno indispensabile: chiunque e qualsiasi cosa potrebbe essere un nodo di rete in grado di dialogare, scambiando e ricevendo informazioni.
“La connettività è inserita tra i nuovi diritti dell’umanità” – ricorda Ruggieri. “Satelliti, cellulari fibra ottica, 5G, in una sola parola le “telecomunicazioni”, “devono parlare tra loro per poter garantire una connessione integrata e globale.
Le parole del futuro – “Così ogni casa darà l’allarme per i terremoti”, di Paolo Travisi, pag. 19, Il Messaggero, 24 ottobre 2022
«Dai modelli osserviamo che c’è un innalzamento mezzo grado/un grado di temperatura sulla parte italiana, anche se dobbiamo tenere conto che sono previsioni che evolvono sempre e che hanno delle incertezze, pari al 15%. Abbiamo però un 50/60% dei modelli che ci dice che sarà un inverno un po’ più mite, dovuto anche a quel mare caldo che abbiamo avuto per tutta l’estate», ha commentato Marcello Petitta, Fisico dell’Atmosfera, Dipartimento Ingegneria dell’Impresa, Università di Roma “Tor Vergata”, intervenuto a Tg1Mattina – Rai 1, mercoledì 19 ottobre 2022, sul tema dei consumi dell’ energia.
Il Governo ha firmato il decreto che definisce “i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale”. Il provvedimento sposta/anticipa di 15 giorni l’accensione/lo spegnimento del riscaldamento nelle sei zone climatiche individuate in Italia: è possibile pensare di collegare il riscaldamento domestico con le previsioni delle settimane successive? «Fare questo sarebbe molto importante e costituirebbe un cambiamento di mentalità nei consumi dell’energia», ha aggiunto Petitta. «Nei condomìni al momento non esiste un meccanismo secondo il quale si spegne la caldaia se fa un po’ più caldo. Questa è senz’altro un’operazione complessa da fare ma si potrebbero utilizzare le previsioni in modo organico e nazionale per aiutare i condomìni a prendere decisioni più precise su come utilizzare il gas».
Con la crisi del gas, ci si interroga in Italia su un’estensione invernale dell’ora legale ma sono diversi anni che nella UE si discute se mantenere l’ora legale per tutto l’anno. Di seguito l’intervento a firma del professor Angelo Spena, ordinario di Gestione ed Economia dell’Energia, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa a “Tor Vergata” Ora legale: case più fredde? Meglio ritardare di un’ora il riscaldamento che abbassare la temperatura interna pubblicato su Il Sole 24 Ore. Osservando i profili del fabbisogno termico del grande Campus di “Tor Vergata” (dell’ordine di un milione di mc), il prof. Spena, già Energy Manager dell’Ateneo, propone di posticipare l’inizio delle attività. “Se si estendesse l’ora legale”, osserva Spena, “si anticiperebbe l’uso degli edifici, andando incontro alle temperature esterne minime. Conti alla mano con un’ora di slittamento in avanti dell’apertura in generale i fabbisogni di calore diminuirebbero, in assoluto, quanto più (da 2 a 3 volte) il mese è freddo”.