AVVISO UNILAB – Il restauro architettonico fra tradizione costruttiva e innovazione tecnologica

AVVISO UNILAB – Il restauro architettonico fra tradizione costruttiva e innovazione  tecnologica
Si comunica che il seminario UNILAB “Il restauro architettonico fra tradizione costruttiva e innovazione tecnologica” della professoressa Nicoletta Marconi, in programma a dicembre e poi annullato, si terrà giovedì 26 gennaio alle ore 15:30 in Aula Convegni.
Per aggiornamenti visita la pagina PCTO – UNILAB

26/02 – “«Sulla Ruina di sì nobile edificio». Crolli strutturali in architettura”. Convegno Internazionale (on line) di Storia dell’Architettura

Avrebbe dovuto aver luogo nel marzo dello scorso anno, ma la pandemia dovuta al Covid-19 ne ha impedito lo svolgimento.
Ora ritorna nella forma del webinar, curato dai professori Claudia Conforti, Maria Grazia D’Amelio, Marica Forni, Nicoletta Marconi, Francesco Moschini, il Convegno di Studi “Sulla ruina di sì nobile edificio”. Crolli strutturali in architettura, organizzato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” – Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini” con Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Studi urbani e Accademia Nazionale di San Luca nell’ambito del finanziamento “Convegni e congressi 2019-2020”.
Il convegno internazionale di Storia dell’Architettura si terrà il prossimo 26 febbraio 2021 in modalità telematica su Microsoft Teams: la partecipazione è aperta a tutti, basta collegarsi al seguente LINK a partire dalle ore 9:00

 

Il collasso degli edifici, o di parti di essi, non è causato solo da sismi, disastri naturali o incendi, ma può essere l’esito di vizi progettuali o costruttivi, di degrado, di obsolescenza funzionale e di uso improprio.

I recenti crolli che si sono verificati in Italia (nel 2018), concentrati in pochi giorni – il tetto di San Giuseppe dei Falegnami e un tratto della rupe Tarpea a Roma, il ponte sul Polcevera a Genova – hanno svelato la tragica fragilità del patrimonio monumentale, artistico e infrastrutturale, questi ultimi anche con inevitabili ricadute sul funzionamento e sull’economia delle città e sul loro rapporto con l’intorno regionale e il territorio nazionale.

Talvolta i crolli sono sopravvenuti (come nei casi procurati da incendi) in concomitanza con momenti di particolare vulnerabilità dell’edificio, vale a dire durante i cantieri di restauro o in seguito a interventi strutturali.

Alla sequenza di grandi imprese che costituisce la storia dell’architettura, andrebbe dunque aggiunta la serie di insuccessi costruttivi, altrettanto istruttivi, nonché fonte preziosa di esperienza per l’avanzamento della ricerca sperimentale e della tecnica costruttiva.

In tal senso, muovendo da alcuni eclatanti crolli dell’antichità, l’ideale compendio storico illustrato nel convegno indaga utilmente il non raro sbriciolamento di volte, cupole, torri e campanili (come i noti episodi di Venezia e Pavia), fino al collasso di alcuni ponti. Tali drammatici eventi rappresentano vivide testimonianze di momenti di crisi operativa, paradossalmente tanto ‘preziosi’ da incidere sullo sviluppo della successiva tecnologia edificatoria. Eppure, nonostante l’utilità di questo insegnamento, ben noto agli architetti del passato che ne trassero utili spunti di riflessione per l’affinamento di soluzioni progettuali e “astuzie del murare”, i crolli strutturali sono stati spesso sottaciuti o comunque poco documentati, rimanendo zone buie di conoscenza. Le stesse successive opere di ricostruzione, quando hanno avuto luogo, sono state approntate in regime di emergenza, compromettendo a volte l’autenticità materiale, strutturale e formale del documento architettonico.

Eventi tragici che, oltre all’alto costo in termini di vite umane e alle inevitabili polemiche sulle responsabilità, hanno riacceso il dibattito sull’immancabile questione della memoria, ma anche sulle analisi delle cause dei crolli, sulle pratiche d’intervento, sulle metodiche conservative, sul ripristino e, laddove necessario, sulla ricostruzione, quasi sempre indirizzata all’insegna dei com’era e dov’era

Tale complessa questione si lega inevitabilmente a visioni teoriche o ideologiche generate da considerazioni inerenti agli specifici valori materiali, tipologici, storici e simbolici dell’architettura, alimentando al contempo diffusi dubbi sulla compiuta conoscenza dei manufatti e della vita degli stessi.

Articolato in tre sessioni tematiche – organizzate in categorie di carattere generale attinenti alle variabili interne ai processi del progetto, della produzione e della manutenzione dell’architettura – e nel condiviso intento di superare le tradizionali divisioni disciplinari, il convegno si pone quale occasione di confronto su casi studio selezionati tra i più clamorosi episodi di crollo strutturale, al fine di sollecitare riflessioni utili all’avvio della redazione di una storia dei crolli strutturali nell’architettura di tutte le epoche.

 

RINVIATO 5-6/03 – «Sulla ruina di sì nobile edificio», crolli strutturali in architettura. Convegno internazionale a Roma

RINVIATO. Per le generali necessità inerenti spazi chiusi e limitati, il convegno è rinviato. A breve saranno comunicate nuove date.

 

Avrà doppia sede il convegno internazionale di Storia dell’Architettura «Sulla ruina di sì nobile edificio», crolli strutturali in architettura nato da un’idea della professoressa Claudia Conforti: il convegno, a cura di Claudia Conforti, Maria Grazia D’Amelio, Marica Forni, Nicoletta Marconi, Francesco Moschini si svolge nelle giornate del 5 marzo presso Università di Roma Tor Vergata nell’Aula Convegni Edificio della Didattica di Ingegneria e il 6 marzo all’Accademia Nazionale di San Luca a Palazzo Carpegna, Sala Conferenze.

Il convegno è stato organizzato da

Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa
Accademia Nazionale di San Luca
Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani

 

Il collasso degli edifici, o di parti di essi, non è causato solo da sismi, disastri naturali o incendi, ma può essere l’esito di vizi progettuali o costruttivi, di degrado, di obsolescenza funzionale e di uso improprio. I recenti crolli che si sono verificati in Italia, concentrati in pochi giorni – il tetto di San Giuseppe dei Falegnami e un tratto della rupe Tarpea a Roma, il ponte sul Polcevera a Genova – hanno svelato la tragica fragilità del patrimonio monumentale, artistico e infrastrutturale, questi ultimi anche con inevitabili ricadute sul funzionamento e sull’economia delle città e sul loro rapporto con l’intorno regionale e il territorio nazionale.

Talvolta i crolli sono sopravvenuti (come nei casi procurati da incendi) in concomitanza con momenti di particolare vulnerabilità dell’edificio, vale a dire durante i cantieri di restauro o in seguito a interventi strutturali. Alla sequenza di grandi imprese che costituisce la storia dell’architettura, andrebbe dunque aggiunta la serie di insuccessi costruttivi, altrettanto istruttivi, nonché fonte preziosa di esperienza per l’avanzamento della ricerca sperimentale e della tecnica costruttiva.

Articolato in quattro sessioni tematiche – organizzate in categorie di carattere generale attinenti alle variabili interne ai processi del progetto, della produzione e della manutenzione dell’architettura – e nel condiviso intento di superare le tradizionali divisioni disciplinari, il convegno si pone quale occasione di confronto su casi studio selezionati tra i più clamorosi episodi di crollo strutturale, al fine di sollecitare riflessioni utili all’avvio della redazione di una storia dei crolli strutturali nell’architettura di tutte le epoche.

17/01 – “Donne a lavoro. Arte, architettura, cultura e istituzioni”, giornata di studi a Palazzo Sant’Andrea

GIORNATA DI STUDI “DONNE A LAVORO. ARTE, ARCHITETTURA, CULTURA E ISTITUZIONI”, si tiene giovedì 17 gennaio 2019 presso l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, Palazzo Sant’Andrea – via del Quirinale 30.

La Giornata, organizzata dall’Archivio storico della Presidenza della Repubblica (Sovrintendente Dott.ssa Marina Giannetto) e dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” (Prof.ssa Arch. Nicoletta Marconi) costituisce un’analisi di lungo periodo che esplora l‘opera delle donne nell’architettura, nell’arte e nella società. Si tratta di un’inedita occasione di approfondimento e di confronto transdisciplinare, tesa a indagare l’impegno professionale profuso da donne capaci e valenti, il cui operato costituisce a tutt’oggi riferimento esemplare: attraverso un’analisi di lungo periodo che corre tra il Cinquecento e il Novecento, il convegno esplora l’opera delle donne nella società, nelle istituzioni, nell’arte e nell’edilizia, nonché nel lungo farsi del processo di unificazione nazionale con il suo indotto istituzionale, urbanistico e socio-economico.

All’articolazione seminariale della Giornata di Studi è associata la MOSTRA “DONNE A LAVORO”, aperta dal 17.1.2019 al 17.2.2019, una mostra documentaria rappresentativa del lavoro e del ruolo ricoperto dalle donne nella società, nelle istituzioni, nell’arte e nell’edilizia, frutto di una selezione di documenti e fotografie provenienti dall’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, dall’Archivio storico della Fabbrica di San Pietro in Vaticano e dagli Archivi della Fondazione MAXXI e della Rivista “NoiDonne”.

Nella Giornata è inclusa altresì la PRESENTAZIONE DEL VOLUME “LE DONNE NEL CANTIERE DI SAN PIETRO IN VATICANO. ARTISTE, ARTIGIANE E IMPRENDITRICI DAL XVI AL XIX SECOLO, a cura di A. Di Sante e S. Turriziani (Il Formichiere, Foligno 2017).

Gli studi raccolti nel volume hanno riportato alla luce, inaspettato e sorprendente, il prezioso lavoro svolto da un nutrito stuolo di donne nel cantiere vaticano: umili carrettiere, intagliatrici di pietre dure, capatrici di mosaici, indoratici, stampatrici, ma anche imprenditrici vetrare, ferrare, fornaciare, capaci di competere con i ranghi più alti della gerarchia vaticana e con i più affermati artisti.
Una risorsa imprescindibile, che sconfessa il pregiudizio storico di alcuni impieghi preclusi alle donne e, viceversa, di esclusivi “mestieri da donne”, pur nella permanenza di una loro prolungata esclusione dalle organizzazioni corporative e, successivamente sino ai primi anni Sessanta del Novecento, “dai pubblici uffici e dalle professioni”.

Se il ruolo delle donne nella società, nelle istituzioni, nell’arte e nel progetto di architettura è stato indagato in molti autorevoli studi, alcuni dei quali richiamati dalle relazioni della Giornata, meno noto è l’impegno femminile nel cantiere edile e nell’artigianato afferente al suo immediato indotto, al quale può essere associato un altrettanto importante contributo offerto dalle donne alla storia delle istituzioni e della società, nonché al processo di unificazione nazionale e alla filiera socioeconomica e istituzionale da questo promossa.

La Giornata di studi Donne a lavoro. Arte, architettura, cultura e istituzioni, indaga l’opera delle donne nell’arte e nell’edilizia, nella società e nelle istituzioni, troppo spesso e troppo a lungo sottaciuta. Ai relatori, esperti studiosi di discipline storiche complementari, è affidato il compito di portare in luce, dopo secoli di oblio, la realtà del contributo femminile nei diversi ambiti lavorativi, di fatto sempre praticati, ma raramente celebrati, almeno fino al Novecento, nella perdurante distinzione di “mestieri più di ornamento che di commodo, e più da femine che da uomini”, appartenente a una realtà storico-sociale di antico corso e a radicate strutture mentali difficili da debellare. Eppure, artigiane, carrettiere, muratrici, cristallare, arazziere, oltre che pittrici e scultrici, dimostrano con la loro opera l’inconsistenza di un distinguo troppo a lungo condiviso.

Alla Giornata di Studi è associata la Presentazione del volume Le donne nel cantiere di San Pietro in Vaticano. Artiste, artigiane e imprenditrici dal XVI al XIX secolo, a cura di A. Di Sante e S. Turriziani, Foligno 2017, affidata, tra gli altri, alla Direttrice dei Musei Vaticani, Dott.ssa Barbara Jatta, la quale, con l’occasione, illustrerà anche l’attuale ruolo delle donne ai vertici delle istituzioni vaticane.

Contestualmente ai lavori della Giornata di Studi sarà possibile visitare, fino al 17 febbraio 2019, la Mostra documentaria Donne a lavoro. Immagini dagli archivi, che raccoglie un’inedita selezione di documenti e fotografie rappresentative dell’opera di donne artigiane del XVII secolo, donne architetto (tra le quali Zaha Hadid), fotografe (come Letizia Battaglia), donne operaie, ma anche scienziate, imprenditrici, politiche e militari, provenienti dagli Archivi della Presidenza della Repubblica, della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, della Fondazione MAXXI e della Rivista “NoiDonne”.

Prof. Arch. Nicoletta Marconi

 

 

Il programma della giornata

Donne a lavoro

arte, architettura, cultura e istituzioni in età moderna e contemporanea

 

Giornata di Studi

giovedì 17 gennaio 2019

Archivio Storico della Presidenza della Repubblica – Sala Conferenze

Palazzo Sant’Andrea – via del Quirinale, 30 – Roma

 

PROGRAMMA

ore 9:30

Registrazione dei partecipanti

 

ore 10:00

Indirizzo di saluto

Marina Giannetto, Sovrintendente Archivio Storico della Presidenza della Repubblica
Agata C. Amato, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Nicoletta Marconi, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”

 

ore 10:20

I sessione: Donne per l’arte e l’architettura

Introduce e modera
Claudia Conforti, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”

Consuelo Lollobrigida, University of Arkansas Rome Center
L’architettrice Plautilla Bricci e il mercato femminile dell’arte nella Roma dei Barberini

Nicoletta Marconi, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, Luca Calenne, Archivio Storico Diocesano “Innocenzo III” di Segni
Le donne nei cantieri edili di Roma e provincia tra XVI e XVIII secolo

Lucia Mannini, Chiara Toti, storiche dell’arte, Firenze
Artiste a Firenze nella prima metà del Novecento

Roberto Dulio, Politecnico di Milano
“Come so fare io, nessuno sa”. Ghitta Carell ritrattista tra le due guerre

Margherita Guccione, MAXXI Roma
Lina Bo Bardi. “Quello che volevo era avere storia”

 

Discussione

 

ore 15:00

II sessione: Donne per le istituzioni, la cultura e la società

Introduce e modera
Simona Feci, Università degli studi di Palermo, Società Italiana delle Storiche

Nicoletta Bazzano, Università degli Studi di Cagliari
Donna Italia simbolo del lavoro

Marina Formica, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Le donne del Risorgimento romano

Marina Caffiero, Sapienza Università di Roma
Tra monasteri e salotti. L’istruzione femminile a Roma in Antico Regime

Maria Rosa Di Simone, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Doveri e diritti delle “dame” nel pensiero di Giovanni Battista De Luca

 

Discussione conclusiva

Modera: Angela Giustino, Università degli Studi di Napoli Federico II, Centro Italiano Femminile

 

ore 17:30

Presentazione del volume

Le donne nel cantiere di San Pietro in Vaticano. Artiste, artigiane e imprenditrici dal XVI al XIX secolo, a cura di Assunta Di Sante e Simona Turriziani, Il Formichiere, Foligno 2017

 

Introduce e modera:

Pietro Zander, Fabbrica di San Pietro in Vaticano

 

Relatori:

Barbara Jatta, Direttore Musei Vaticani
Stefania Nanni, Sapienza Università di Roma
Maria Paola Fiorensoli, Casa Internazionale delle Donne

Saranno presenti le curatrici e gli autori

Alla Giornata di Studi è associata la Mostra Donne a lavoro. Immagini dagli archivi, a cura di M. Giannetto, N. Marconi, E. Eramo e V. Florio

Roma, Palazzo Sant’Andrea, via del Quirinale 30

dal 17 gennaio al 17 febbraio 2019

 

Organizzazione scientifica:
Marina Giannetto (Archivio Storico della Presidenza della Repubblica)
Nicoletta Marconi (Università degli Studi di Roma Tor Vergata – DII)

Organizzazione tecnica e segreteria:
Elena Eramo – eramo@ing.uniroma2.it
Valentina Florio – florio@ing.uniroma2.it

Per partecipare all’evento è necessario accreditarsi inviando i propri dati (nome, cognome, data e luogo di nascita) entro il 14.01.2019 all’indirizzo: archivio_storico@quirinale.it

Adventus Hadriani 118-2018: a 1900 anni dall’arrivo dell’imperatore Adriano a Roma, un convegno e una mostra al Quirinale

Il Convegno Internazionale “adventus Hadriani 118 – 2018”, che celebra i 1900 anni dell’arrivo a Roma di Adriano nelle sue vesti imperiali e l’avvio della costruzione di Villa Adriana, (http://aha.uniroma2.it/it/) si apre alla storia dell’architettura come sintesi di molteplici competenze e muove da una precisa necessità: ai molti nuovi dati archeologici forniti da studi e campagne di scavo condotti negli ultimi dieci anni, non è corrisposto un altrettanto indispensabile aggiornamento delle conoscenze in ambito storico/architettonico.

Con il Convegno si vuole offrire un’importante occasione di confronto e sintesi, al fine di produrre un bilancio aggiornato del rivoluzionario contributo offerto dall’imperatore e dai suoi peritissimi interpreti all’invenzione e alla diffusione di nuovi modelli formali e costruttivi, nonché alla ingegnosa evoluzione delle tecnologie. Gli esiti del capitale contributo offerto all’architettura nel corso dell’impero di Adriano, autentico caposcuola e committente Urbi et Orbi, sono disseminati in larga parte del territorio imperiale e costituiscono oggetto privilegiato di riflessione.

Tema centrale del Convegno, quindi, è l’innovazione architettonica nell’impero di Adriano; ampio spazio è riservato anche alle questioni inerenti le origini e le molte declinazioni delle sue sperimentazioni, rintracciabili nelle opere costruite in tutta l’ecumene romana e osmoticamente filtrate nella pratica operativa e nella teorizzazione architettonica della prima età moderna.

Il convegno è organizzato da

Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Macroarea di Ingegneria, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica – Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa

Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura

Universidad Pablo D Olavide, Sevilla, Departamento de Geografía, Historia y Filosofía

Universidad de Sevilla, Departamento de Prehistoria y Arqueología

Escuela Española de Historia y Arqueologia en Roma – CSIC

Ministero di beni e delle attività culturali e del turismo. Villa Adriana e Villa d’Este

e gode del patrocinio di

Unitwin/Unesco Chairs Programme in Culture

UNESCO, Chair of Landscape, Cultural Heritage and Territorial Governance

BENECON, Research Centre of Competence of the Campania Region for Cultural Heritage, Ecology and Economy, Naples, Italy.

.

 

 

Convegno internazionale 3 – 6 luglio 2018  

presso l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, Palazzo Sant’Andrea

Via del Quirinale 30

Programma del Convegno

Date e luoghi del Convegno

Roma      3 luglio, ore 17 -Sala Conferenze, Archivio Storico, Palazzo Sant’Andrea, via del Quirinale 30

Roma      4 luglio, ore 9 -Aula Magna, Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma, piazza Borghese, 9

Roma      5 luglio, ore 9 -Sala Conferenze, Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma, via di S. Eufemia 13

Tivoli       6 luglio, ore 9 -Sala Conferenze, Santuario di Ercole Vincitore, via degli Stabilimenti 5

 

L’apertura dei lavori sarà il pomeriggio del 3 luglio alle ore 17:00

Indirizzo di saluto

  1. Marina Giannetto, Sovrintendente Archivio storico della Presidenza della Repubblica

Introduce e coordina

  1. Giuseppina Enrica Cinque, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, DICII

Interventi di:

  1. Bon Valsassina, Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, MiBACT
  2. M. Gracia Aldaz, Ambasciatore di Spagna in Italia
  3. Fagiolo, Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma, Ouverture: Adriano e le cupole

 

ore 18:15

Lectio magistralis

  1. M. Reggiani, L’architettura in età adrianea nell’Africa mediterranea, ovvero Africa proconsolare, Numidia e Mauritanie, nel quadro delle influenze storico – artistiche e culturali

 

 

Memorie di Villa Adriana al Quirinale

Mostra 3-31 luglio 2018

 

Archivio Storico del Palazzo Sant’Andrea

via del Quirinale 30

 

 

In contemporanea al convegno “adventus Hadriani 118 – 2018”, sarà inaugurata la mostra “Memorie di Villa Adriana al Quirinale”. Una preziosa piccola mostra di immagini e rilievi mirata a sottolineare gli stretti rapporti tra il Palazzo Presidenziale e l’imperiale villa adrianea a Tivoli.

Non a tutti è noto, infatti, che alla metà del Cinquecento la parte più antica del palazzo del Quirinale era l’abitazione romana, “sul colle”, del cardinale ferrarese Ippolito II d’Este e che tale abitazione, con l’annesso giardino, venivano impreziositi da quanto via via emergeva dagli scavi fatti eseguire dal ricco Cardinale a Tivoli, in quella che era stata la villa dell’imperatore Adriano. Se già il papa Alessandro VI Borgia, nonno da parte materna del cardinale Ippolito II, aveva intrapreso scavi nella medesima Villa, nell’area in seguito denominata “Accademia”, saranno le attività finanziate dal figlio di Lucrezia Borgia a tramandare, fino ai giorni nostri, molte delle informazioni sulla Villa imperiale, così come appariva nel Cinquecento. Il cardinale Ippolito II, infatti, aveva incaricato Pirro Ligorio, architetto e suo “antiquario”, di soprintendere gli scavi e di redigere una pianta della Villa. Ed è proprio dai testi di Pirro Ligorio che oggi è possibile avere un’immagine della Villa imperiale come appariva all’epoca delle più feroci spoliazioni di statue, marmi, decorazioni pavimentali e parietali. Tra tali testi, quelli pertinenti gli scavi finanziati dal Cardinale ferrarese sono i più dettagliati e, tra questi, si legge del ritrovamento di una “testa colossa dela Dea Iside ò vero Inache, con quel gran Bubo, che haveva appiedi”. Se “Bubo uccello”, separato dal busto colossale di Iside, ancora oggi decora una delle fontane più antiche dei giardini Presidenziali, solo di recente a Villa Adriana è stato trovato il suo gemello: una statua di medesima altezza e con differenze realmente minime.

Occorre andare avanti nel tempo, fino ad arrivare alla presa di Roma da parte di Napoleone per ritornare ad avere parti di Villa Adriana nel Palazzo Presidenziale: in un’epoca in cui dalla Villa oramai i ritrovamenti di pregevoli opere d’arte diventano sempre meno frequenti, gli spoliatori si danno d’attorno per cercare anche le più piccole porzioni di mosaici e di marmi pavimentali al fine di venderle, sia pure per ricavarne soltanto piani di “tavolini” d’arredo. Sfuggono a tale sorte alcuni mosaici che, più o meno integri, più o meno manomessi da abili restauratori, vengono usati dall’architetto napoleonico a Roma, Luigi Stern, per decorare due delle sale imperiali del Quirinale. Poco documentati e studiati, le riproduzioni fotografiche a colori di tali mosaici sono esposte nella mostra, accompagnate da una iniziale rassegna documentaria e dall’apparato delle informazioni dimensionali.

Tali mosaici, inseriti come elementi di decoro nei pavimenti della Sala delle dame e del Salone degli ambasciatori dell’Ala alessandrina del Palazzo del Quirinale, sono stati studiati dal gruppo di ricerca RiVA Ingegneria della Università di Roma “Tor Vergata” anche grazie alla documentazione conservata presso l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica.

Una sezione della mostra, inoltre, è dedicata alle prime edizioni, in diverse lingue, del Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, esposte dal Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar, e affiancate all’opera scultorea di Paola Crema, Reperto n.2…Hadriani (alluminio e bronzo, 2018).

La mostra è stata curata rispettivamente dal Gruppo di ricerca RiVA Ingegneria, Università di Roma “Tor Vergata” (Giuseppina E. Cinque, Fiammetta Di Stefano, Pier Luigi Traini) e dal Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar.

La mostra sarà aperta fino al 31 luglio, dal lunedì al venerdì ore 10 – 18, su prenotazione.
Per prenotare  archivio_storico@quirinale.it    Nella mail andrà segnalato il giorno e l’orario della visita e i dati anagrafici dei visitatori : nome, cognome, luogo e data di nascita ai fini dell’accreditamento al complesso monumentale di Palazzo Sant’Andrea.