di Pamela Pergolini
2023
Ricerca in microgravità, gli esperimenti di Ingegneria Tor Vergata sul volo suborbitale di Virgin Galactic
di Pamela Pergolini
I protagonisti della missione italiana VIRTUTE I, a bordo del volo suborbitale della Virgin Galactic, decollato il 29 giugno dallo Spaceport “America” di Las Cruces, nel New Mexico – con la collaborazione dell’Aeronautica Militare e del Cnr – hanno dovuto sfruttare al meglio i due minuti di microgravità che avevano a disposizione per condurre i 13 esperimenti previsti nella missione. Tra questi S.UN.R.I.S.E.-VG01-SHA.R.C.S. (SHApe Recovery of Composite Structures) e S.UN.R.I.S.E. VG02-TES.I.S. (TESting In Space), i due esperimenti programmati da ingegneri dell’Università di Roma Tor Vergata. L’acronimo S.UN.R.I.S.E. sta per “Second UNiversity of Rome in Space Environment”. Tra i partner scientifici dei 13 esperimenti, diverse realtà universitarie italiane e internazionali oltre ad aziende specializzate in tecnologia e innovazione.
RICERCA SOSTENIBILE SUBORBITALE
Il volo suborbitale Galactic 01 della Virgin Galactic, che ha ospitato la missione VIRTUTE I (Volo Italiano per la Ricerca e la Tecnologia sUborbiTalE), è il primo dedicato alla ricerca in tali condizioni operative. «Una missione veramente unica, da diversi punti di vista. È la prima volta che si esegue una sperimentazione scientifica a bordo di un volo suborbitale ed è anche la prima missione internazionale alla quale abbiamo partecipato come Università sin dalle fasi iniziali collaborando con l’Aeronautica Militare, il CNR e con un team di Virgin Galactic», ha dichiarato Loredana Santo, Principal Investigator (PI) degli esperimenti e direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale. «Unica anche per le emozioni che la fase di lancio ci ha trasmesso – continua la prof. Santo. «Emozioni che abbiamo condiviso con tutti a Spaceport America. L’Italia era rappresentata da enti diversi, tutti sotto la supervisione dell’Aeronautica Militare e del CNR ma aventi un unico obiettivo: portare il nostro paese con le sue eccellenze a un primo traguardo importante per la futura sperimentazione spaziale. Un punto di partenza, non di arrivo, che permetterà a noi di Tor Vergata di avere un vantaggio competitivo verso chi si deve ancora avvicinare a questa realtà». L’aereo madre ha portato la navetta Vss Unity fino alla quota di circa 15 chilometri per poi rilasciarla e farle proseguire il suo viaggio oltre la quota di 80 chilometri. Complessivamente il volo è durato 75 minuti.
SHA.R.C.S. e TES.I.S
I due esperimenti, SHA.R.C.S. e TES.I.S., coordinati dall’Università Tor Vergata (Space Sustainability Center, Dipartimento di Ingegneria Industriale) e caricati sulla navetta Vss Unity, «sono stati progettati per testare l’effetto della microgravità su materiali e processi innovativi per uso spaziale, che si connotano per il loro carattere legato alla sostenibilità», ha spiegato Loredana Santo.
«L’obiettivo principale di SHA.R.C.S. è validare il recupero della forma di strutture composite per uso spaziale, fabbricate in SMPC (Shape Memory Polymer Composite), in condizioni di microgravità, molto prossime a quelle operative di sistemi dispieganti come antenne e vele solari», ha dichiarato Fabrizio Quadrini, Co-PI della ricerca. Durante il volo suborbitale, nella fase di microgravità, l’astronauta ha attivato l’esperimento con conseguente riscaldamento di un piccolo boom (realizzato in SMPC e avvolto nella fase di memorizzazione della forma). Il riscaldamento genera il recupero della forma originaria del boom con l’ausilio di un sistema che ne guida il dispiegamento. «In presenza di gravità il dispiegamento risente dei diversi carichi prodotti dai pesi dei vari elementi e dagli attriti ad essi collegati ed è difficile prevedere come possa essere modificato in assenza di gravità dove quei carichi si riducono enormemente fino ad annullarsi», ha aggiunto Quadrini. Vai alla scheda
«TES.I.S. invece – ha affermato Loredana Santo – intende studiare l’effetto della microgravità sulla miscelazione di liquidi reattivi nell’ottica di una futura fabbricazione nello spazio per scopi tecnici e biomedicali. La sfida è la produzione di schiume con particelle di densità molto differenti, procedura molto complessa da realizzarsi sulla Terra». Durante la fase di microgravità del volo suborbitale, gli astronauti hanno esercitato una pressione sul pistone di quattro diverse siringhe, poste nelle diverse tasche delle loro tute spaziali, per fare in modo che due componenti liquidi presenti in due distinte camere all’interno della siringa venissero in contatto. «Le schiume realizzate durante l’esperimento saranno estratte dalla siringa una volta tornate a Terra per essere opportunamente analizzate», dichiara la Santo. Vai alla scheda
Nella navetta Vss Unity, insieme ai tre italiani, protagonisti degli esperimenti scientifici – il colonello Walter Villadei e il tenente colonnello Angelo Landolfi, entrambi dell’Aeronautica Militare Italiana, e Pantaleone Carlucci, ingegnere e ricercatore del Cnr, un altro italiano, il pilota Nicola Pecile di Udine, unico collaudatore del nostro Paese finora selezionato dalla Virgin Galactic, il comandante Mike Masucci e l’istruttore Colin Bennett.
Photo courtesy: Virgin Galactic
Testa il Test per l’accesso al corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura
Vuoi mettere alla prova la tua preparazione con una simulazione gratuita dei quiz ministeriali previsti per l’accesso al corso di laurea a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura? Preparati con Testa il Test di Tor Vergata.
Quando: 18 luglio 2023
Modalità: In presenza
Posti disponibili: 50
Costo: gratuito
La simulazione dei test di ingresso, riservata agli studenti del quarto e dell’ultimo anno della Scuola secondaria di secondo livello, e a tutti coloro che desiderano mettersi alla prova, è finalizzata all’autovalutazione da parte del candidato, sia della propria preparazione sia della capacità di gestire tempo e stress.
Scadenza iscrizioni: 12 luglio 2023 Per procedere all’iscrizione devono essere forniti i propri dati anagrafici e scolastici. Vai alla pagina
Sito web Testa il Test: testailtest.it
L’ingegneria di controllo protagonista dalla California al Giappone
di Pamela Pergolini
Il Dipartimento di Ingegneria Elettronica di “Tor Vergata” ha partecipato all’ ACC 2023 – American Control Conference, che si è tenuta a San Diego, California, (USA), dal 31 maggio al 2 giugno, grazie al lavoro di Cristiano Maria Verrelli e Mohamed El Arayshi. presentato nell’ambito dell’ “Invited Session – Advanced Controls in Automotive Systems”.
ACC 2023: ALGORITMO AVANZATO PER VEICOLI ELETTRICI
La ricerca, pubblicata dalla rivista internazionale IEEE Control Systems Letters con il titolo “Paceijka-Like Curve-Based Speed Reference Generators for Electric Vehicles Powered by In-Wheel Motors”, riguarda il progetto di un innovativo algoritmo di controllo in grado di regolare la velocità di un veicolo elettrico con due motori sulle ruote posteriori (in-wheel motors) al fine di rispettare vincoli di sicurezza sullo slittamento. Un algoritmo avanzato di “cruise control” con un supervisore interno responsabile dell’adattamento automatico della velocità, senza avere alcuna conoscenza del coefficiente di aderenza pneumatico-strada. La rivista IEEE Control Systems Letters pubblica brevi articoli che forniscono un resoconto conciso di idee innovative riguardanti la teoria, la progettazione e le applicazioni di tutti gli aspetti dell’ingegneria di controllo.
IFAC 2023: KIDS CONTROL
Dalla California al Giappone: i due ingegneri elettronici di “Tor Vergata” il prossimo mese voleranno a Yokohama per partecipare all’ IFAC 2023 – International Federation of Automatic Control, che si svolgerà dal 9 al 14 luglio. Gli ingegneri, in collaborazione con Marco Tiberti del Dipartimento di Ingegneria Elettronica, presenteranno “Kids in Control: attività educative e dispositivi per studenti delle scuole internazionali”, un workshop, incentrato sull’ingegneria di controllo, ideato per promuovere le competenze STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e coinvolgere bambini dagli 8 ai 10 anni. Il progetto, finanziato da IFAC Activity e sostenuto dall’IFAC Comitato tecnico 9.2. Systems and Control for Societal Impact, prevede attività e dispositivi sviluppati per migliorare il processo di apprendimento, incoraggiando la creazione di un nuovo stile di insegnamento e apprendimento, basato sulle più avanzate tecnologie digitali. Il workshop in programma a IFAC 2023 fa riferimento alla versione dedicata specificatamente alle Scuole Internazionali.
“ISPE Pharma Hackathon”, la competizione ingegneristica per trovare soluzioni in ambito Operational Excellence
Martedì 30 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 18.30, nell’Aula Leonardo (Edificio Didattica – via del Politecnico, 1) si terrà l’evento “ISPE Pharma Hackathon” in collaborazione con Janssen, azienda leader nel settore farmaceutico. L’evento è rivolto a tutti gli studenti e studentesse di Ingegneria che intendono mettersi alla prova in ambito “Operational Excellence” ed è aperto a soli 50 partecipanti che saranno divisi in gruppi di lavoro e presenteranno la loro soluzione davanti a una giuria di esperti.
Tra i premi in palio: una visita nello stabilimento Janssen di Latina, un incontro con il Site Board e la possibilità di inserimento nei processi di selezione aziendale. Inoltre, tutti i partecipanti riceveranno un anno di iscrizione gratuita a ISPE – International Society for Pharmaceutical Engineering (ISPE), l’associazione internazionale no profit di professionisti del Life Science.
Iscrizioni (singolarmente o in gruppo) entro venerdì 26 maggio, fino al raggiungimento dei posti disponibili (50), a questo link