Il professore Angelo Spena, professore di gestione ed economia dell’energia a “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa è intervenuto alla XIV Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica, appuntamento annuale organizzato dall’Associazione Amici della Terra.
L’INSOSTENIBILE PREZZO DELLO SPRECO Quest’anno il tema affrontato nella due giornate 5 e 6 dicembre presso palazzo Baldassini a Roma è stato “L’insostenibile prezzo dello spreco”, un’attenta analisi sul settore energetico che ha visto il coinvolgimento di interlocutori istituzionali, del mondo dell’imprenditoria e dell’Università e della Ricerca, e la messa in relazione tra tecnologie, innovazione e scelte politiche per favorire lo sviluppo di un ambientalismo realista in grado di presentare e ridurre le emissioni velocemente a costi sostenibili. Il prof. Angelo Spena, collaboratore storico dell’Associazione ambientalista Amici della Terra, ha aperto il suo intervento “Risparmio di energia e contagio indoor: quel micidiale corto circuito da scongiurare”, durante la prima giornata del Convegno, parlando di un tema che aveva già affrontato in un articolo, uscito su Il Sole 24 Ore, all’inizio della pandemia da Covid. Nell’articolo Spena sottolineava la necessità di ” fare il rinnovo dell’aria”, soprattutto negli ospedali e nelle scuole, e la necessità di inserire nelle commissioni, non solamente medici, biologi ed epidemiologi ma anche ingegneri e tecnici.
RISPARMIO DI ENERGIA E CONTAGIO INDOOR: IL MICIDIALE CORTO CIRCUITO Ma che cos’è il “micidiale corto circuito” nel titolo dell’intervento? Quando si fa un investimento per risparmiare energia ma poi è necessario rinnovare l’aria. Che cosa fare allora? In genere per risparmiare sul piano energetico si spengono i rinnovi dell’aria. «Se fa freddo o se fa caldo infatti ce ne accorgiamo. Quando entriamo in un ambiente freddo sentiamo freddo, e viceversa; invece se entriamo in un locale con aria viziata inizialmente ce ne accorgiamo ma poi stando diverso tempo nello stesso luogo prevale il fenomeno di adattamento e il cattivo odore alla fine non lo sentiamo più. Si lavora per otto ore ad alta concentrazione di CO2, virus, batteri e poi si torna a casa con il mal di testa», afferma Spena. Una delle parole parole chiave dell’intervento del professore è “ventilazione”, sia aprendo le finestre sia attraverso impianti di ventilazione meccanica controllata, sempre tenendo conto da un lato l’efficientamento energetico e dall’altro il rinnovo dell’aria, detto anche ricambio “che è cosa completamente diversa dal riciclo, o ricircolo, dove la stessa aria la prendi e te la cucini continuamente aumentandone le concentrazioni”, precisa Spena. Due requisiti, ricambio e riciclo che andrebbero controllati. “Nel tutelare la salute pubblica e prevenire nuove pandemie – continua il professore – non va sottovalutato Il ruolo del ricambio dell’aria non solo in edifici sensibili (scuole, ospedali) ma anche nei trasporti pubblici».
L’American Physical Society (APS) ha premiato Roberto Verzicco, professore di Fluidodinamica, Dipartimento di Ingegneria Industriale a “Tor Vergata”, con lo Stanley Corrsin Award. Il premio, istituito nel 2011 in onore del fisico americano Stanley Corrsin, uno dei massimi esperti di fluidodinamica applicata allo studio della turbolenza, viene assegnato annualmente per celebrare scoperte e risultati di particolare impatto scientifico nel campo della fluidodinamica. La cerimonia di consegna del premio si è tenuta durante il meeting annuale APS – Divisione di Fluidodinamica, a novembre.
Una giornata di orientamento per far conoscere agli studenti il programma Erasmus+ e il programma Overseas. L’incontro Infoday Erasmus+/ Overseas è stato organizzato dall’Ufficio Erasmus di Ateneo con la collaborazione dell’Ufficio Erasmus di Ingegneria e di tutti gli Uffici Erasmus delle altre Facoltà e Macroaree, nella giornata di giovedì 24 novembre 2022, presso la Facoltà di Economia. É intervenuto, tra gli altri, il prof. Gianluca Mattarocci, Economia degli Intermediari Finanziari, coordinatore accademico Erasmus+, illustrando alcuni dati su “Erasmus e mercato del lavoro – ErasmusJobs”. Per Ingegneria “Tor Vergata” hanno raccontato la loro esperienza Erasmus Eric Stainier, 22 anni, Ingegneria meccanica, e Greta Di Pasquale, Ingegneria biomedica, 23 anni.
ERIC, INGEGNERE MECCANICO A BILBAO «Il mio obiettivo è di lavorare a livello internazionale in un’agenzia spaziale. Quello che mi ha colpito – ha affermato Eric – è vedere quanto in Spagna ci si concentri molto sugli aspetti pratici dell’insegnamento piuttosto che sulla teoria. Penso a laboratori, presentazioni e, nel mio caso, ad attività di produzione industriale. Facendo più pratica si è molto più stimolati. Inoltre – continua Eric – ho potuto imparare una nuova lingua: lo spagnolo ma non solo: condividendo la casa con studenti stranieri ho interagito anche in inglese e in francese. Porto a casa sicuramente un’esperienza positiva, che farei di nuovo senza alcun dubbio».
GRETA, INGEGNERE BIOMEDICO A TARRAGONA L’esperienza Erasmus di Greta, 23 anni, si è svolta a Tarragona, sempre in Spagna. Anche Greta, come Eric, è rimasta colpita dall’insegnamento spagnolo: lavori pratici in ambito ospedaliero, a contatto con medici e professionisti del settore. «Ho avuto la possibilità di fare esperienza diretta degli strumenti medici utilizzati nel campo della Biomedicina, facendo pratica insieme agli altri studenti e supervisionati da docenti esperti. «Grazie a questa esperienza ho avuto l’occasione di imparare una nuova lingua, lo spagnolo, e di confrontarmi in diverse situazioni con ragazzi non del mio Paese. Nel mio “bagaglio” – ha detto Greta – c’è senz’altro un’esperienza positiva e sono già pronta per fare un altro Erasmus a febbraio 2023».
ERASMUS + 2021-2027 Erasmus è il Programma dell’Unione europea nei settori dell’Istruzione, della Formazione, della Gioventù e dello Sport. Nato con l’obiettivo di sperimentare un periodo di studio o tirocinio presso un paese partner dell’Unione europea, legalmente riconosciuto dalla propria sede di origine, il programma di mobilità negli anni ha mosso migliaia di studenti. Per il periodo 2021-27 il budget per nuovo programma, Erasmus+, è raddoppiato. L’Ateneo di “Tor Vergata” offre anche altre opportunità per studiare all’estero, tra queste il programma “Overseas” che permette agli studenti, regolarmente iscritti a “Tor Vergata” di trascorrere parte del proprio corso di studi presso una università extraeuropea per seguire insegnamenti e sostenere esami. Per maggiori informazioni sui programmi di mobilità a Ingegneriavai alla paginaoppure visita la pagina Erasmus + di Ateneo.
La locandina con il programma dell’ Infoday Erasmus+/Overseas è disponibile qui
La sinergia fra la ricerca e la tecnica può fornire gli strumenti necessari per raggiungere l’inclusività sociale nello sport agonistico. É quanto emerso dall’incontro organizzato dal Corso di Laurea in Ingegneria Medica dell’Università di Roma Tor Vergata che si è tenuto giovedì 17 novembre, presso la Macroarea di Ingegneria con la presentazione delle attività didattico-scientifiche previste dalla convenzione tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”e la Federazione Italiana di Nuoto Paralimpico (FINP). La collaborazione avviata dalla FINP e dall’Ateneo, che vede coinvolti i quattro Dipartimenti dell’area di Ingegneria, si avvale delle diverse competenze degli ingegneri di “Tor Vergata” per quanto riguarda la valutazione funzionale delle disabilità degli atleti che praticano la pallanuoto paralimpica.
Partendo dalla classificazione dei giocatori, illustrata dalla dott.ssa Antonella Galvan, responsabile classificazioni nazionali, CTS “Tor Vergata” – basata sulle capacità funzionali residue che se vengono allenate diventano abilità – studenti e ricercatori di Ingegneria Roma “Tor Vergata” collaboreranno con la Federazione per la validazione delle classificazioni. In particolare, verranno identificati dei test ai quali sottoporre in un primo tempo gli atleti normodotati e, in un secondo tempo, gli atleti paralimpici “top level”, ovvero di alto livello dal punto di vista della tecnica di gioco.
Due i laboratori coinvolti nella ricerca applicata alla Pallanuoto paralimpica, il Laboratorio di Ingegneria dello Sport e il Laboratorio di Prototipazione Virtuale – del primo ha parlato il professor Vincenzo Bonaiuto, Dipartimento Ingegneria Industriale, del secondo il professor Pier Paolo Valentini, Dipartimento Ingegneria dell’Impresa– oltre allo spin-off di Ateneo “Captiks”, nato a “Tor Vergata” dalla ricerca su sensori indossabili, in ambito medico e sportivo, e di cui il professor Giovanni Saggio, Dipartimento di Ingegneria Elettronica, ha illustrato l’attività scientifica.
«Quello della validazione e standardizzazione è un lavoro che richiede tempo, anni, ma l’Italia con la FINP è partita per prima: l’obiettivo è di presentare la neo disciplina all’International Paralympic Committee per il riconoscimento internazionale», ha detto Mario Giugliano, Direttore Tecnico della nazionale di pallanuoto paralimpica CTS “Tor Vergata” FINP.
Una sfida che vede coinvolti, in prima linea, gli studenti e le studentesse delle Lauree triennali e magistrali che nel prossimo anno lavoreranno con la FINP per realizzare l’ambizioso progetto: arrivare quanto prima a includere la pallanuoto tra le discipline paralimpiche già, speriamo, dalle Paralimpiadi di Parigi nel 2024.
«Il nostro corso di laurea in Ingegneria Medica è per definizione al servizio della salute e del benessere della persona ma può fornire contributi importanti anche allo sport. Le competenze sui sistemi di acquisizione del movimento, attraverso rilievi biomeccanici, la video analisi dei gesti e i dispositivi wearable, possono infatti essere messi al servizio dell’inclusione degli atleti, fornendo gli adeguati strumenti tecnologici. Questa preziosa collaborazione vedrà protagonisti i nostri studenti che potranno svolgere tirocini e tesi di laurea su tematiche d’avanguardia e di elevato impatto sociale», ha affermato Gaetano Marrocco, coordinatore del Corso di Studi in “Ingegneria Medica” a Roma “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria Civile e Informatica.
Sono intervenuti, tra gli altri, Salvatore Figuccio, referente Tecnico di disciplina, CTS “Tor Vergata” e Simone Conversini, referente federale, CTS “Tor Vergata”.
Il 23 novembre, dalle 9:30 alle 15:30, presso la Macroarea di Ingegneria (via del Politecnico, 1) dell’ Università di Roma “Tor Vergata”, si è tenuto “Diversity Day“, il progetto dedicato all’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità e appartenenti a categorie protette. La giornata, organizzata in collaborazione conCARIS, la Commissione d’Ateneo per l’inclusione degli Studenti con Disabilità e DSA, offre l’opportunità a tutte le persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette (L. 68/99) di farsi conoscere e presentare il proprio CV a manager, recruiter e selezionatori aziendali, nazionali e multinazionali. La partecipazione è libera, senza appuntamento né preselezione.