Il Concorso di idee è finalizzato a raccogliere proposte ideative chiare e originali che, tenendo conto dell’arredo urbano del Tecnopolo Tiburtino, individuino un simbolo identificativo/landmark in grado di identificare, connotare e rendere maggiormente riconoscibile l’area del Tecnopolo Tiburtino, valorizzandone la sua caratterizzazione come luogo all’interno del quale sono localizzate e operano realtà imprenditoriali che svolgono attività tecnologiche innovative. Tale simbolo identificativo/landmark potrà essere tradotto in un elemento materiale collocabile nell’area del Tecnopolo Tiburtino.
Alla proposta ideativa vincitrice verrà assegnato un premio del valore di € 4.000,00. Saranno premiati anche il secondo e il terzo progetto inseriti nella graduatoria di merito.
Possono partecipare al Concorso tutti gli studenti maggiorenni regolarmente iscritti ai Corsi di Laurea Triennale, Magistrale e Magistrale a Ciclo Unico, offerti dalla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “Roma Tre” e dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
È previsto un sopralluogo facoltativo organizzato dal Tecnopolo Tiburtino presso le sue strutture. La partecipazione al Concorso è gratuita. I partecipanti dovranno far pervenire la documentazione e gli elaborati entro e non oltre il 10 marzo 2021 alle ore 17.00.
Federica Cantelmi, matricola del corso di laurea in Ingegneria Informatica, raggiunta oggi al telefono dopo due giorni di esami, racconta la sua bellissima storia da vincitrice “Tor Vergata” della borsa di studio “Amazon Women in Innovation”
La sua storia è stata raccontata in primis da Amazon News, da cui veniamo a sapere anche che una delle tre mentor Amazon (ovviamente non quella di Federica), che seguiranno le vincitrici della borsa nel loro percorso, si è laureata da noi in Ingegneria delle Telecomunicazioni.
Buongiorno Federica, innanzi tutto complimenti! Come è venuta a sapere di questo bando?
Il prof. Grassi in classe, nel corso di Fondamenti di Informatica, ci ha informato di questa opportunità, invitandoci a partecipare. Il prof ci ha sempre parlato del fatto che anche se sono poche, le ragazze devono spingere! Ci ha raccontato di quando ha cominciato lui e c’erano pochissime ragazze…
Secondo i dati della XXII Indagine 2020 – AlmaLaurea, gli studenti di Ingegneria “Tor Vergata” che si sono laureati alla triennale nel 2019 sono per il 68,9% ragazzi e per il 31,1% ragazze, con un buon incremento di queste ultime negli ultimi anni. Solo 4 anni fa, nel 2016, infatti, le ragazze al termine della triennale erano il 25,8%.
È stata solo lei ad applicare al bando?
Quando ho consegnato la documentazione, dall’università mi hanno detto che ero la prima.
Che cosa le hanno detto invece da Amazon
Sono stati loro a chiamarmi e mi hanno detto che avevo vinto. Quando ci siamo sentiti, mi hanno spiegato come è strutturata Amazon. Mi hanno poi spiegato perché hanno pensato a questa iniziativa nata lo scorso anno.
Amazon le ha detto: un premio per le donne. Perché?
Il loro è un progetto indirizzato soprattutto alle donne: cercare di incentivare le ragazze a scegliere questo tipo di percorsi scientifici e quindi permettere di poter scegliere in futuro una donna che abbia avuto successo in queste discipline. Probabilmente è dovuto al voler dimostrare che anche le donne possono arrivare in alto ed essere da traino per l’innovazione.
Mi hanno detto che guardano a un futuro con più donne nelle imprese.
Come la guiderà la mentor di Amazon?
Farà con me un percorso in cui mi fornirà alcune skills in ambito lavorativo e in futuro inizieremo anche a preparare il curriculum e faremo anche alcune simulazioni di colloqui
Ha incontrato professoresse o ricercatrici in questi pochi mesi in ateneo?
Ho incontrato la professoressa Tarantello per Analisi Matematica 1
Lei è stata davvero brava anche perché per poter partecipare al bando ha dovuto sostenere alcuni esami con la media almeno del 27, secondo quanto era richiesto.
Ho dato solamente due esami: Geometria e Fondamenti di Informatica. E il bando è rinnovabile, sì, ma entro il 30 settembre dovrò aver maturato almeno 40 crediti
Significa che rimanere in regola per poter continuare a godere della borsa di studio nei prossimi anni non sarà banale
Non la vedo banale, perché lunedì e ieri ho fatto due esami e mi sto ancora riprendendo, ma mi manca ancora Analisi Matematica che è un esame da 12 crediti, fondamentale per arrivare ai 40 crediti… certo la borsa di studio non mi sta forzando a dover dare gli esami: già ero intenzionata a dare gli esami dell’anno in tempo. Ma diciamo che è un po’ da stimolo!
Ok, parliamo del futuro: siamo davvero all’inizio del percorso universitario, però citando nuovamente AlmaLaurea oltre il 90% dei laureati alla triennale prosegue con la magistrale. Lei che vorrà fare?
Ho scelto Ingegneria Informatica per poter proseguire con una magistrale in Cyber Security e immagino in futuro di lavorare in quel campo.
Una passione sin da ragazzina che si mette in gioco né si fa intimorire dalla tecnologia, affiancando a volte il babbo con i circuiti, secondo quanto possiamo leggere in AmazonNews…
Sì mi sono interessata sin da piccola. Poi ho scelto Ingegneria Informatica perché a scuola, il liceo scientifico all’Istituto Croce-Aleramo di Roma, ho avuto un primo approccio alla programmazione con un progetto di robotica: ci guidavano quelli del quinto che partecipavano alle gare di robotica di Rome Cup
Ah, e il circuito del trenino non l’ho fatto io da sola, ma sempre con mio padre!
Torniamo ad Amazon e al premio…
Mi hanno chiamato loro e così ho saputo di aver vinto. Credevo la notizia sarebbe rimasta tra noi, invece con i primi articoli mi sono un po’ imbarazzata perché a me piace vivere un po’ “nel mio”. Vincere così all’inizio del primo semestre all’università e la successiva visibilità è stato un pochino scioccante per me. Con la borsa di studio pagherò le tasse universitarie e comprerò libri e sicuramente metterò qualcosa da parte.
Magari per un’esperienza Erasmus?
No, attualmente l’Erasmus non è tra i miei progetti…
Ha pensato ad Amazon come futura sede di lavoro?
Magari sarebbe interessante farci un tirocinio…
Le va di fare un appello alle ragazze interessate alle discipline STEM?
Non vedo perché una ragazza si debba sentire intimorita in queste discipline: abbiamo le stesse capacità dei ragazzi… di più, a volte! (aggiunge sorridendo)
È stato firmato alla fine di dicembre 2019 il bando di selezione per una borsa di studio di €6000 per le giovanissime studentesse fresche di immatricolazione nell’a.a. 2019/2020 nei corsi di studio in Ingegneria Informatica e Ingegneria di Internet del nostro ateneo. Una opportunità – messa a disposizione da Amazon che ha finanziato la borsa di studio – per chi è in condizioni meno agiate, che può essere rinnovata per i due anni successivi, andando a coprire parte delle spese affrontate per raggiungere la laurea triennale. Ma i tempi sono stretti e a ridosso delle prime sessioni di esame: la domanda di partecipazione va presentata entro il 9 marzo 2020.
“Stiamo cercando di fare la differenza per molte giovani donne che un giorno diventeranno leader nell’innovazione”, ha spiegato all’ANSA Mariangela Marseglia, VP Country Manager di Amazon.it e Amazon.es
Ecco un estratto dai primi articoli del bando che è consultabile e scaricabile assieme agli allegati necessari dal sito web di ateneo
Al fine di aiutare le giovani donne provenienti da contesti meno avvantaggiati a soddisfare la propria ambizione di lavorare nell’innovazione e nella tecnologia, è indetta presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” la selezione per l’assegnazione di n.1 Borsa di studio dell’importo di € 6.000,00 al lordo delle ritenute fiscali di legge e al netto degli oneri a carico dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (IRAP), destinata alle studentesse immatricolate per la prima volta all’a.a.2019/2020 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica oppure al Corso di Laurea in Ingegneria di Internet presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
La vincitrice beneficerà, inoltre, di un percorso di mentorship per aiutare a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.
La Borsa di studio è rinnovabile per lo stesso importo per i due anni accademici successivi nel caso siano soddisfatti i requisiti previsti dall’art. 9 del presente bando.
Possono concorrere all’assegnazione della Borsa di studio le studentesse che alla data di scadenza del bando risultino in possesso dei seguenti requisiti:
Siano immatricolate per la prima volta all’a.a. 2019/2020 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica oppure al Corso di Laurea in Ingegneria di Internet presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”;
Abbiano conseguito e regolarmente verbalizzato almeno 18 CFU, utili al conseguimento del titolo;
Abbiano riportato una media pesata degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 26/30.
Amazon ha già potuto testare la preparazione degli studenti di Ingegneria ed Economia a “Tor Vergata”, che hanno vinto l’edizione 2018 dell’Amazon Innovation Award volando fino al quartier generale dell’azienda mondiale di spedizioni a Seattle per presentare il loro progetto ai top manager americani.
La Fiera di Grottaferrata 2019 inaugura, nella sua 419ma edizione, una iniziativa di ampio respiro dedicata all’innovazione tecnologica e alla ricerca scientifica.
In questo contesto è istituito per la prima volta il Premio INNOVAZIONE alla Fiera di Grottaferrata: un premio per idee e attività imprenditoriali legate alle innovazioni a tutto tondo, all’open innovation dell’Industria e artigianato 4.0, alla robotica, agri and food, Information and Communication Technologies (ICT), benessere e inclusione sociale, turismo etc.
Questa prima edizione del Premio INNOVAZIONE ha come scopo quello di riunire competenze del mondo della ricerca e dell’industria che abbiano una forte vocazione all’innovazione, in grado di creare lavoro e benessere sociale. L’obiettivo è di incrementare le conoscenze nel settore scientifico e digitale, istituendo una rete tra imprese e centri di ricerca, tale che insieme possano delineare un percorso di crescita e collaborazione.
È questo infatti il tema centrale espresso dall’amministrazione del Comune di Grottaferrata, in collaborazione con Centri di Ricerca, Università e imprenditori: formare un polo di innovazione a cui far convergere sinergicamente competenze e capacità produttive per creare l’imprenditorialità del domani e stimolare una comunità sensibile alle sfide tecnologiche e scientifiche, in linea con le esigenze di un territorio che, tra l’altro, vedrà entro pochi anni la costruzione del nuovo reattore a fusione nucleare (DTT) al centro ENEA di Frascati.
L’evento di sabato 30 marzo sarà diviso in due fasi in cui tutti i partecipanti (start-up, spin-off, aziende, ricercatori, privati) effettueranno brevi presentazioni della loro attività.
La prima fase è dedicata ai partecipanti che desiderano presentare un’idea innovativa non ancora realizzata e che quindi è alla ricerca di possibili finanziatori. In questa prima fase tutti i presenti dovranno firmare un accordo di riservatezza, prima dell’inizio delle presentazioni.
Nella seconda fase, aperta al pubblico, gli iscritti potranno esporre le proprie storie di successo nell’innovazione così da valorizzare i percorsi delle realtà imprenditoriali e dei centri di ricerca che già operano come innovatori nei diversi settori.
Seguiranno gli interventi dei commissari della giuria e la premiazione (a cui è stata invitata anche Confindustria) e un piccolo rinfresco.
La giuria è formata da: Prof. Giuseppe Novelli (Rettore dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”), Ing. Aldo Pizzuto (Direttore del Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare (FSN) di ENEA), Prof. Mario Risso (Preside della Facoltà di Economia dell’università Nicoló Cusano), Prof. Alfonso Molina (Fondatore della Fondazione Mondo Digitale), Pierre Philippe Mathieu (Earth Observation Applications Engineer in the Earth Observation Science & Applications Department of ESA in ESA-ESRIN (Frascati)).
Montepremio: 5000€ (diviso tra i vincitori delle due fasi)
Iscrizione alla gara: inviare un’email a daniele.carnevale@uniroma2.it specificando se interessati alla prima o alla seconda fase
Hanno vinto! La squadra formata da Michele Baldassarre, Claudia Costanzo, Miriam Di Mario e Giulia Di Prospero non soltanto ha vinto il contest locale romano dell’università di Roma “Tor Vergata”, ma è stata scelta come vincitrice dell’Amazon Innovation Award nazionale 2018, giocandosela alla pari con il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino. Sono stati infatti i tre atenei italiani gli unici coinvolti da Amazon per il suo Innovation Award, giunto quest’anno alla terza edizione, per totale di circa 400 studenti riuniti in squadre e pronti a presentare circa 80 progetti innovativi.
Quest’anno la sfida lanciata da Amazon agli studenti era relativa allo sviluppo di idee innovative nell’area dell’Operations Management e in particolare riguardo la gestione del magazzino e la logistica interna.
Il 12, 13 e 14 febbraio, rispettivamente al Politecnico di Torino, Politecnico di Milano e all’Università di Roma “Tor Vergata” si sono tenute le premiazione dei vincitori locali. E il 14 febbraio nel nostro Ateneo è anche stato annunciato il vincitore finale, a livello italiano, che è risultato appunto essere il primo classificato a Tor Vergata.
Il team vincitore è composto da Claudia Costanzo, Miriam di Mario, Giulia Di Prospero (tre studentesse di Ingegneria Gestionale) e Michele Baldassarre (studente di Economia). Il progetto da loro presentato è denominato “XIVA” e propone un perfezionamento della nota tecnologia “kiva” già in uso nei centri distributivi Amazon. L’innovazione consiste nell’estensione delle funzioni di questi robot magazzinieri per comprendere operazioni di carico e scarico, migliorandone l’interazione con le persone anche dal punto di vista della sicurezza. Gli studenti hanno presentato la loro idea sintetizzata nel formato “six-pager” richiesto da Amazon, completa però di una progettazione di massima, dimensionamento logistico, analisi cost-benefici, analisi di rischio e di impatto sui processi.
Il prof. Max Schiraldi ha svolto il ruolo di “tutor” supervisionando l’elaborazione di tutti i progetti degli studenti: “la sfida ricadeva esattamente all’interno del mio tema di lavoro, io insegno Operations Management e sono stato il loro interfaccia con Amazon”.