Tutorato: on line la graduatoria per il conferimento di 25 assegni

Tutorato: on line la graduatoria per il conferimento di 25 assegni
Si è conclusa la selezione per il conferimento di 25 assegni per attività di tutorato e attività didattico-integrative propedeutiche e di recupero (art.13, punto 2, Legge 19 novembre 1990, n. 341), sulla base dei fondi assegnati dal MUR all’Ateneo di “Tor Vergata”. La selezione era riservata a studenti di Ingegneria iscritti all’a.a.2022/2023 appartenenti a una delle seguenti tipologie: a) iscritti ai Corsi di Laurea Magistrale b) iscritti agli anni di corso quarto, quinto, quarto ripetente e quinto ripetente dei Corsi di Laurea a ciclo unico della Macroarea di Ingegneria, c) iscritti ai Corsi di Dottorato attivati presso i Dipartimenti delle Macroaree di Ingegneria e Scienze dell’Università di Roma “Tor Vergata”.
ATTIVITÀ PREVISTE 
Le attività di tutoraggio saranno svolte in lingua italiana e in lingua inglese e saranno rivolte alle matricole. In particolare riguarderanno l’organizzazione del tutoraggio, lo svolgimento di esercitazioni di matematica e fisica di base, colloqui di tutoraggio con matricole,  orientamento e tutoraggio rivolto a studenti delle scuole medie superiori. 
In allegato:
Graduatoria_giugno2023

Bando  – Selezione per il conferimento di n. 25 assegni per attività di tutorato e didattico-integrative propedeutiche e di recupero 
 

Trasferimento Tecnologico, presentati i bandi a cascata Spoke 2 – Tor Vergata e Rome Technopole

Trasferimento Tecnologico, presentati i bandi a cascata Spoke 2 – Tor Vergata e Rome Technopole
Giovedì 13 luglio presso l’Aula Convegni della Macroarea di Ingegneria si è svolta la presentazione dei bandi a cascata sul trasferimento tecnologico. L’evento, promosso nell’ambito dello Spoke 2 (coordinato dall’Ateneo Tor Vergata) del progetto PNRR Rome Technopole, è stato organizzato dall’Ateneo Tor Vergata. L’Ecosistema dell’Innovazione del progetto Rome Technopole sostiene il trasferimento tecnologico verso il sistema produttivo del Lazio e del Mezzogiorno con due bandi dello Spoke 2, destinati a finanziare attività di prototipazione e di proof-of-concept, caratterizzate da un incremento del livello di maturità tecnologica (TRL), per un valore complessivo di tre milioni di euro sulle aree tematiche strategiche della transizione digitale, della transizione energetica e della salute e il biofarmaceutico.  La progettualità espressa è orientata verso dimensioni e livelli di maturità tecnologica elevati (TRL 6/7). Il soggetto gestore dei bandi è Unioncamere, l’Associazione Nazionale delle Camere di Commercio che, grazie a una collaborazione con l’Ateneo di Roma Tor Vergata, metterà a disposizione la piattaforma.  La giornata ha previsto anche una tavola rotonda dal titolo “Il Trasferimento tecnologico per gli Ecosistemi innovativi”, in cui Vincenzo Tagliaferri, prorettore delegato al Trasferimento tecnologico dell’Università di Roma Tor Vergata e Membro del CdA Fondazione Rome Technopole, Franco Alberto Fossati, direttore scientifico della Fondazione Rome Technopole, Alessandro Francolini, vice presidente di Unindustria con delega all’Università, Ricerca e Trasferimento Tecnologico e Membro del CdA Fondazione Rome Technopole  e Giuseppe Salonia, responsabile Servizio Innovazione e Proprietà industriale in Unioncamere, hanno affrontato i temi legati alla filiera del trasferimento tecnologico per gli ecosistemi innovativi al fine di rafforzarne l’azione e l’impatto sul tessuto economico e imprenditoriale del territorio.
Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, il rettore Nathan Levialdi Ghiron, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Coordinatore dello Spoke 2 in Rome Technopole, Renato Baciocchi, l’Area regolazione del mercato e incentivi, Dintec- Unioncamere con Eliana Nicosia. La pubblicazione del bando, fatti salvi eventuali ulteriori step amministrativi, è prevista per la fine di luglio. A fine settembre 2023 si prevede il primo cut-off per la presentazione delle domande. 
Rome Technopole  – Il progetto Rome Technopole, di cui l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata è partner attivo e spoke leader per le attività dedicate al trasferimento tecnologico (Spoke 2), nasce nell’ambito dei bandi PNRR riferiti al programma “ecosistemi dell’Innovazione” (Missione 4, Componente 2 Investimento 1.5, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU). L’ecosistema, organizzato su modello Hub&Spokes, opera relativamente ad attività di ricerca applicata, formazione, disseminazione, public engagement, infrastrutture di ricerca e Joint Labs, e si articola su tre aree di specializzazione tecnologica tenendo conto delle vocazioni industriali e di ricerca presenti sul territorio di riferimento, regionale o sovraregionale, al fine di rafforzare la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali. Il programma promuove il trasferimento tecnologico e intende accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese, in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio.
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Ricerca in microgravità, gli esperimenti di Ingegneria Tor Vergata sul volo suborbitale di Virgin Galactic

Ricerca in microgravità, gli esperimenti di Ingegneria Tor Vergata sul volo suborbitale di Virgin Galactic

 

di Pamela Pergolini 

I protagonisti della missione italiana VIRTUTE I, a bordo del volo suborbitale della Virgin Galactic, decollato il 29 giugno dallo Spaceport “America” di Las Cruces, nel New Mexico – con la collaborazione dell’Aeronautica Militare e del Cnr – hanno dovuto sfruttare al meglio i due minuti di microgravità  che avevano a disposizione per condurre i 13 esperimenti previsti nella missione. Tra questi S.UN.R.I.S.E.-VG01-SHA.R.C.S.  (SHApe Recovery of Composite Structures) e S.UN.R.I.S.E. VG02-TES.I.S. (TESting In Space), i due esperimenti programmati da ingegneri dell’Università di Roma Tor Vergata. L’acronimo S.UN.R.I.S.E. sta per “Second UNiversity of Rome in Space Environment”.  Tra i partner scientifici dei 13 esperimenti, diverse realtà universitarie italiane e internazionali oltre ad aziende specializzate in tecnologia e innovazione. 
RICERCA SOSTENIBILE SUBORBITALE
Il volo suborbitale Galactic 01 della Virgin Galactic, che ha ospitato la missione VIRTUTE I (Volo Italiano per la Ricerca e la Tecnologia sUborbiTalE), è il primo dedicato alla ricerca in tali condizioni operative.  «Una missione veramente unica, da diversi punti di vista. È la prima volta che si esegue una sperimentazione scientifica a bordo di un volo suborbitale ed è anche la prima missione internazionale alla quale abbiamo partecipato come Università sin dalle fasi iniziali collaborando con l’Aeronautica Militare, il CNR e con un team di Virgin Galactic», ha dichiarato Loredana Santo, Principal Investigator (PI) degli esperimenti e direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale. «Unica anche per le emozioni che la fase di lancio ci ha trasmesso – continua la prof. Santo. «Emozioni che abbiamo condiviso con tutti a Spaceport America. L’Italia era rappresentata da enti diversi, tutti sotto la supervisione dell’Aeronautica Militare e del CNR ma aventi un unico obiettivo: portare il nostro paese con le sue eccellenze a un primo traguardo importante per la futura sperimentazione spaziale. Un punto di partenza, non di arrivo, che permetterà a noi di Tor Vergata di avere un vantaggio competitivo verso chi si deve ancora avvicinare a questa realtà». L’aereo madre ha portato la navetta Vss Unity fino alla quota di circa 15 chilometri per poi rilasciarla e farle proseguire il suo viaggio oltre la quota di 80 chilometri. Complessivamente il volo è durato 75 minuti. 
SHA.R.C.S. e TES.I.S
I due esperimenti, SHA.R.C.S. e TES.I.S., coordinati dall’Università Tor Vergata (Space Sustainability Center, Dipartimento di Ingegneria Industriale) e caricati sulla navetta Vss Unity, «sono stati progettati per testare l’effetto della microgravità su materiali e processi innovativi per uso spaziale, che si connotano per il loro carattere legato alla sostenibilità», ha spiegato Loredana Santo.
 «L’obiettivo principale di SHA.R.C.S. è validare il recupero della forma di strutture composite per uso spaziale, fabbricate in SMPC (Shape Memory Polymer Composite), in condizioni di microgravità, molto prossime a quelle operative di sistemi dispieganti come antenne e vele solari», ha dichiarato Fabrizio Quadrini, Co-PI della ricerca. Durante il volo suborbitale, nella fase di microgravità, l’astronauta ha attivato l’esperimento con conseguente riscaldamento di un piccolo boom (realizzato in SMPC e avvolto nella fase di memorizzazione della forma). Il riscaldamento genera il recupero della forma originaria del boom con l’ausilio di un sistema che ne guida il dispiegamento. «In presenza di gravità il dispiegamento risente dei diversi carichi prodotti dai pesi dei vari elementi e dagli attriti ad essi collegati ed è difficile prevedere come possa essere modificato in assenza di gravità dove quei carichi si riducono enormemente fino ad annullarsi», ha aggiunto Quadrini. Vai alla scheda
«TES.I.S. invece – ha affermato Loredana Santo – intende studiare l’effetto della microgravità sulla miscelazione di liquidi reattivi nell’ottica di una futura fabbricazione nello spazio per scopi tecnici e biomedicali. La sfida è la produzione di schiume con particelle di densità molto differenti, procedura molto complessa da realizzarsi sulla Terra». Durante la fase di microgravità del volo suborbitale, gli astronauti hanno esercitato una pressione sul pistone di quattro diverse siringhe, poste nelle diverse tasche delle loro tute spaziali, per fare in modo che due componenti liquidi presenti in due distinte camere all’interno della siringa venissero in contatto. «Le schiume realizzate durante l’esperimento saranno estratte dalla siringa una volta tornate a Terra per essere opportunamente analizzate», dichiara la Santo. Vai alla scheda  
Nella navetta Vss Unity, insieme ai tre italiani, protagonisti degli esperimenti scientifici – il colonello Walter Villadei e il tenente colonnello Angelo Landolfi, entrambi dell’Aeronautica Militare Italiana, e Pantaleone Carlucci, ingegnere e ricercatore del Cnr, un altro italiano, il pilota Nicola Pecile di Udine, unico collaudatore del nostro Paese finora selezionato dalla Virgin Galactic, il comandante Mike Masucci e l’istruttore Colin Bennett. 
Photo courtesy: Virgin Galactic

Testa il Test per l’accesso al corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura

Testa il Test per l’accesso al corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura
Vuoi mettere alla prova la tua preparazione con una simulazione gratuita dei quiz ministeriali previsti per l’accesso al corso di laurea a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura? Preparati con Testa il Test di Tor Vergata.
Quando: 18  luglio 2023
Modalità:  In presenza 
Posti disponibili:  50
Costo: gratuito 
La simulazione dei test di ingresso, riservata agli studenti del quarto e dell’ultimo anno della Scuola secondaria di secondo livello, e a tutti coloro che desiderano mettersi alla prova, è finalizzata all’autovalutazione da parte del candidato, sia della propria preparazione sia della capacità di gestire tempo e stress. 
Scadenza iscrizioni: 12 luglio 2023  Per procedere all’iscrizione devono essere forniti i propri dati anagrafici e scolastici. Vai alla pagina 
Sito web Testa il Test:  testailtest.it

 

Gestore dei Mercati Energetici: nuovo presidente l’ingegnere Angelo Spena, ordinario di Fisica Tecnica Ambientale

Gestore dei Mercati Energetici: nuovo presidente l’ingegnere Angelo Spena, ordinario di Fisica Tecnica Ambientale
Il nuovo presidente del GME – Gestore dei Mercati Energetici è l’ingegnere Angelo Spena, ordinario di Fisica Tecnica Ambientale e Gestione ed Economia dell’Energia all’Università  Roma “Tor Vergata” presso l’Università di Roma “Tor Vergata”.  Il Consiglio di amministrazione del Gestore dei servizi energetici (GSE), ha fornito al Ministero dell’Economia e della Finanze  indicazioni di voto sulle nomine previste nelle assemblee delle società controllate da GSE, ovvero Acquirente Unico (AU), Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) e Gestore dei Mercati Energetici (GME).  
Il GME è stato costituito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE S.p.A.), società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, svolge le proprie attività nel rispetto degli indirizzi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e delle previsioni regolatorie definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Rete e Ambiente (ARERA).

Il Gestore dei Mercati Energetici organizza e gestisce i mercati dell’energia elettrica, del gas naturale e quelli ambientali. Nell’ambito del processo di liberalizzazione del settore energetico, al Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. (GME) è stata inizialmente affidata l’organizzazione e la gestione economica del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica, nel rispetto dei principi di neutralità, trasparenza, obiettività e concorrenza.

Sul mercato dell’energia elettrica gestito dal GME (anche noto come Italian Power Exchange, IPEX), i produttori e gli acquirenti vendono e acquistano energia elettrica all’ingrosso.
Il Cda rimarrà in carica fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del Bilancio 2025.
Angelo Spena, 70 anni, nato a Roma, ingegnere meccanico, dal 1990 è professore ordinario nella Macroarea di Ingegneria di Roma Tor Vergata. Ha insegnato anche negli Atenei di Roma Sapienza e di Perugia. È autore di oltre 200 lavori scientifici nel campo dell’energia e degli impianti. Ha 40 anni di esperienza in ambito europeo. Ha pubblicato su riviste internazionali in ampio spettro di problemi energetici, dalla impiantistica termotecnica al controllo ambientale, dall’efficienza energetica alle centrali termoelettriche, dalla cattura e stoccaggio della CO2 alle fonti rinnovabili, dalla valorizzazione delle aree archeologiche alle fenomenologie di scambio termico. Attivo in commissioni ministeriali, è stato consulente scientifico governativo per aspetti tecnici di rilievo strategico.