Archivio 2023
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Trasferimento Tecnologico, presentati i bandi a cascata Spoke 2 – Tor Vergata e Rome Technopole
Giovedì 13 luglio presso l’Aula Convegni della Macroarea di Ingegneria si è svolta la presentazione dei bandi a cascata sul trasferimento tecnologico. L’evento, promosso nell’ambito dello Spoke 2 (coordinato dall’Ateneo Tor Vergata) del progetto PNRR Rome Technopole, è stato organizzato dall’Ateneo Tor Vergata. L’Ecosistema dell’Innovazione del progetto Rome Technopole sostiene il trasferimento tecnologico verso il sistema produttivo del Lazio e del Mezzogiorno con due bandi dello Spoke 2, destinati a finanziare attività di prototipazione e di proof-of-concept, caratterizzate da un incremento del livello di maturità tecnologica (TRL), per un valore complessivo di tre milioni di euro sulle aree tematiche strategiche della transizione digitale, della transizione energetica e della salute e il biofarmaceutico. La progettualità espressa è orientata verso dimensioni e livelli di maturità tecnologica elevati (TRL 6/7). Il soggetto gestore dei bandi è Unioncamere, l’Associazione Nazionale delle Camere di Commercio che, grazie a una collaborazione con l’Ateneo di Roma Tor Vergata, metterà a disposizione la piattaforma. La giornata ha previsto anche una tavola rotonda dal titolo “Il Trasferimento tecnologico per gli Ecosistemi innovativi”, in cui Vincenzo Tagliaferri, prorettore delegato al Trasferimento tecnologico dell’Università di Roma Tor Vergata e Membro del CdA Fondazione Rome Technopole, Franco Alberto Fossati, direttore scientifico della Fondazione Rome Technopole, Alessandro Francolini, vice presidente di Unindustria con delega all’Università, Ricerca e Trasferimento Tecnologico e Membro del CdA Fondazione Rome Technopole e Giuseppe Salonia, responsabile Servizio Innovazione e Proprietà industriale in Unioncamere, hanno affrontato i temi legati alla filiera del trasferimento tecnologico per gli ecosistemi innovativi al fine di rafforzarne l’azione e l’impatto sul tessuto economico e imprenditoriale del territorio.
Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, il rettore Nathan Levialdi Ghiron, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Coordinatore dello Spoke 2 in Rome Technopole, Renato Baciocchi, l’Area regolazione del mercato e incentivi, Dintec- Unioncamere con Eliana Nicosia. La pubblicazione del bando, fatti salvi eventuali ulteriori step amministrativi, è prevista per la fine di luglio. A fine settembre 2023 si prevede il primo cut-off per la presentazione delle domande.
Rome Technopole – Il progetto Rome Technopole, di cui l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata è partner attivo e spoke leader per le attività dedicate al trasferimento tecnologico (Spoke 2), nasce nell’ambito dei bandi PNRR riferiti al programma “ecosistemi dell’Innovazione” (Missione 4, Componente 2 Investimento 1.5, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU). L’ecosistema, organizzato su modello Hub&Spokes, opera relativamente ad attività di ricerca applicata, formazione, disseminazione, public engagement, infrastrutture di ricerca e Joint Labs, e si articola su tre aree di specializzazione tecnologica tenendo conto delle vocazioni industriali e di ricerca presenti sul territorio di riferimento, regionale o sovraregionale, al fine di rafforzare la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali. Il programma promuove il trasferimento tecnologico e intende accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese, in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio.
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Ricerca in microgravità, gli esperimenti di Ingegneria Tor Vergata sul volo suborbitale di Virgin Galactic
di Pamela Pergolini
I protagonisti della missione italiana VIRTUTE I, a bordo del volo suborbitale della Virgin Galactic, decollato il 29 giugno dallo Spaceport “America” di Las Cruces, nel New Mexico – con la collaborazione dell’Aeronautica Militare e del Cnr – hanno dovuto sfruttare al meglio i due minuti di microgravità che avevano a disposizione per condurre i 13 esperimenti previsti nella missione. Tra questi S.UN.R.I.S.E.-VG01-SHA.R.C.S. (SHApe Recovery of Composite Structures) e S.UN.R.I.S.E. VG02-TES.I.S. (TESting In Space), i due esperimenti programmati da ingegneri dell’Università di Roma Tor Vergata. L’acronimo S.UN.R.I.S.E. sta per “Second UNiversity of Rome in Space Environment”. Tra i partner scientifici dei 13 esperimenti, diverse realtà universitarie italiane e internazionali oltre ad aziende specializzate in tecnologia e innovazione.
RICERCA SOSTENIBILE SUBORBITALE
Il volo suborbitale Galactic 01 della Virgin Galactic, che ha ospitato la missione VIRTUTE I (Volo Italiano per la Ricerca e la Tecnologia sUborbiTalE), è il primo dedicato alla ricerca in tali condizioni operative. «Una missione veramente unica, da diversi punti di vista. È la prima volta che si esegue una sperimentazione scientifica a bordo di un volo suborbitale ed è anche la prima missione internazionale alla quale abbiamo partecipato come Università sin dalle fasi iniziali collaborando con l’Aeronautica Militare, il CNR e con un team di Virgin Galactic», ha dichiarato Loredana Santo, Principal Investigator (PI) degli esperimenti e direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale. «Unica anche per le emozioni che la fase di lancio ci ha trasmesso – continua la prof. Santo. «Emozioni che abbiamo condiviso con tutti a Spaceport America. L’Italia era rappresentata da enti diversi, tutti sotto la supervisione dell’Aeronautica Militare e del CNR ma aventi un unico obiettivo: portare il nostro paese con le sue eccellenze a un primo traguardo importante per la futura sperimentazione spaziale. Un punto di partenza, non di arrivo, che permetterà a noi di Tor Vergata di avere un vantaggio competitivo verso chi si deve ancora avvicinare a questa realtà». L’aereo madre ha portato la navetta Vss Unity fino alla quota di circa 15 chilometri per poi rilasciarla e farle proseguire il suo viaggio oltre la quota di 80 chilometri. Complessivamente il volo è durato 75 minuti.
SHA.R.C.S. e TES.I.S
I due esperimenti, SHA.R.C.S. e TES.I.S., coordinati dall’Università Tor Vergata (Space Sustainability Center, Dipartimento di Ingegneria Industriale) e caricati sulla navetta Vss Unity, «sono stati progettati per testare l’effetto della microgravità su materiali e processi innovativi per uso spaziale, che si connotano per il loro carattere legato alla sostenibilità», ha spiegato Loredana Santo.
«L’obiettivo principale di SHA.R.C.S. è validare il recupero della forma di strutture composite per uso spaziale, fabbricate in SMPC (Shape Memory Polymer Composite), in condizioni di microgravità, molto prossime a quelle operative di sistemi dispieganti come antenne e vele solari», ha dichiarato Fabrizio Quadrini, Co-PI della ricerca. Durante il volo suborbitale, nella fase di microgravità, l’astronauta ha attivato l’esperimento con conseguente riscaldamento di un piccolo boom (realizzato in SMPC e avvolto nella fase di memorizzazione della forma). Il riscaldamento genera il recupero della forma originaria del boom con l’ausilio di un sistema che ne guida il dispiegamento. «In presenza di gravità il dispiegamento risente dei diversi carichi prodotti dai pesi dei vari elementi e dagli attriti ad essi collegati ed è difficile prevedere come possa essere modificato in assenza di gravità dove quei carichi si riducono enormemente fino ad annullarsi», ha aggiunto Quadrini. Vai alla scheda
«TES.I.S. invece – ha affermato Loredana Santo – intende studiare l’effetto della microgravità sulla miscelazione di liquidi reattivi nell’ottica di una futura fabbricazione nello spazio per scopi tecnici e biomedicali. La sfida è la produzione di schiume con particelle di densità molto differenti, procedura molto complessa da realizzarsi sulla Terra». Durante la fase di microgravità del volo suborbitale, gli astronauti hanno esercitato una pressione sul pistone di quattro diverse siringhe, poste nelle diverse tasche delle loro tute spaziali, per fare in modo che due componenti liquidi presenti in due distinte camere all’interno della siringa venissero in contatto. «Le schiume realizzate durante l’esperimento saranno estratte dalla siringa una volta tornate a Terra per essere opportunamente analizzate», dichiara la Santo. Vai alla scheda
Nella navetta Vss Unity, insieme ai tre italiani, protagonisti degli esperimenti scientifici – il colonello Walter Villadei e il tenente colonnello Angelo Landolfi, entrambi dell’Aeronautica Militare Italiana, e Pantaleone Carlucci, ingegnere e ricercatore del Cnr, un altro italiano, il pilota Nicola Pecile di Udine, unico collaudatore del nostro Paese finora selezionato dalla Virgin Galactic, il comandante Mike Masucci e l’istruttore Colin Bennett.
Photo courtesy: Virgin Galactic
L’ingegneria di controllo protagonista dalla California al Giappone
di Pamela Pergolini
Il Dipartimento di Ingegneria Elettronica di “Tor Vergata” ha partecipato all’ ACC 2023 – American Control Conference, che si è tenuta a San Diego, California, (USA), dal 31 maggio al 2 giugno, grazie al lavoro di Cristiano Maria Verrelli e Mohamed El Arayshi. presentato nell’ambito dell’ “Invited Session – Advanced Controls in Automotive Systems”.
ACC 2023: ALGORITMO AVANZATO PER VEICOLI ELETTRICI
La ricerca, pubblicata dalla rivista internazionale IEEE Control Systems Letters con il titolo “Paceijka-Like Curve-Based Speed Reference Generators for Electric Vehicles Powered by In-Wheel Motors”, riguarda il progetto di un innovativo algoritmo di controllo in grado di regolare la velocità di un veicolo elettrico con due motori sulle ruote posteriori (in-wheel motors) al fine di rispettare vincoli di sicurezza sullo slittamento. Un algoritmo avanzato di “cruise control” con un supervisore interno responsabile dell’adattamento automatico della velocità, senza avere alcuna conoscenza del coefficiente di aderenza pneumatico-strada. La rivista IEEE Control Systems Letters pubblica brevi articoli che forniscono un resoconto conciso di idee innovative riguardanti la teoria, la progettazione e le applicazioni di tutti gli aspetti dell’ingegneria di controllo.
IFAC 2023: KIDS CONTROL
Dalla California al Giappone: i due ingegneri elettronici di “Tor Vergata” il prossimo mese voleranno a Yokohama per partecipare all’ IFAC 2023 – International Federation of Automatic Control, che si svolgerà dal 9 al 14 luglio. Gli ingegneri, in collaborazione con Marco Tiberti del Dipartimento di Ingegneria Elettronica, presenteranno “Kids in Control: attività educative e dispositivi per studenti delle scuole internazionali”, un workshop, incentrato sull’ingegneria di controllo, ideato per promuovere le competenze STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e coinvolgere bambini dagli 8 ai 10 anni. Il progetto, finanziato da IFAC Activity e sostenuto dall’IFAC Comitato tecnico 9.2. Systems and Control for Societal Impact, prevede attività e dispositivi sviluppati per migliorare il processo di apprendimento, incoraggiando la creazione di un nuovo stile di insegnamento e apprendimento, basato sulle più avanzate tecnologie digitali. Il workshop in programma a IFAC 2023 fa riferimento alla versione dedicata specificatamente alle Scuole Internazionali.
Abruzzo 1943 – Incontro di studio nel quadro delle iniziative dedicate a “1943-1944. Dallo sbarco in Sicilia alla liberazione di Roma”
Nell’ambito del ciclo di seminari organizzati dall’Archivio storico della Presidenza della Repubblica e delle iniziative dedicate a “1943-1944. Dallo sbarco in Sicilia alla liberazione di Roma”, mercoledì 21 giugno si terrà, presso l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, la giornata di studi “Abruzzo 1943 – Guerra, Istituzioni, Società, Luoghi, Architetture”, curata anche dalla prof.ssa Giuseppina Enrica Cinque, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica – Università Roma “Tor Vergata”.La prof.ssa Cinque, insieme al suo gruppo di ricerca, si sta occupando da diversi anni della perdita dell’identità culturale derivata dalla distruzione dei paesi dell’Alta Valle dell’Aventino.
La giornata si divide in due sessioni, quella della mattina dal titolo La Linea Gustav. Resistenti e Sfollati e quella del pomeriggio La Linea Gustav. I luoghi di “terra bruciata” e di sfollamento”. Entrambe ruotano intorno alla Linea Gustav, la linea di difesa costruita dai Tedeschi per arrestare l’avanzata degli Alleati che, durante la seconda guerra mondiale, erano diretti a Roma per liberare l’Italia, dopo l’armistizio firmato a Brindisi tra l’Italia e le forze della coalizione.
D. Prof.ssa Cinque, perché avete intitolato l’incontro di studi “Abruzzo 1943”?
R. Il 1943 è l’anno dell’entrata in guerra e si svolge tutto in Abruzzo. Il 31 agosto i primi bombardamenti alleati sul territorio abruzzese, con distruzione, a Pescara, della casa di Gabriele D’annunzio; il 3 settembre Mussolini viene imprigionato sul Gran Sasso; il 9 settembre i reali fuggono verso Pescara e Ortona, il 12 settembre Mussolini viene liberato dai tedeschi. Successivamente, l’occupazione tedesca nell’area abruzzese della linea Gustav e la lunga Battaglia del Sangro, sempre su territorio abruzzese. Tra ottobre e dicembre i tedeschi fanno saltare in aria tutti i paesi abruzzesi dislocati lungo la linea Gustav, non prima di averli saccheggiati. Negli stessi mesi i tedeschi compiono numerose stragi di popolazione inerme: 903 vittime in 359 episodi, tra i quali 162 solo nell’area della linea Gustav in provincia di Chieti. A dicembre si formano le prime bande dei resistenti ai tedeschi, supportate dall’esercito inglese. Ricordiamo il nome di Ettore Troilo che costituisce la banda dei patrioti della Maiella (poi “Banda Maiella) e che, nella primavera del 1944, libererà il Nord. Sono i primi ad entrare a Bologna assieme agli alleati.
Per l’Ateneo di Roma Tor Vergata intervengono, tra gli altri, Nathan Levialdi Ghiron, Rettore, Franco Salvatori, professore emerito, Gianluca Fiocco, Pierluigi Magistri, Tommaso Caliò, Andrea Pepe, Elena Eramo, Giuseppina Enrica Cinque.
Si chiede di confermare la presenza entro il 19 giugno 2023 inviando i propri dati (nome, cognome, luogo e data di nascita) all’indirizzo archivio_storico@quirinale.it
La diretta streaming al sito sul canale YouTube dell’Archivio storico della Presidenza della Repubblica
Vai al programma – Abruzzo 1943