Viale degli Ingegneri più verde con l’arboreto di bagolari

Viale degli Ingegneri più verde con l’arboreto di bagolari
Lungo i due lati che costeggiano il viale degli Ingegneri, all’interno della Macroarea di Ingegneria, sorgerà un arboreto di bagolari. Il progetto  di piantumazione “BEST Goes Green” ha visto una cerimonia simbolica della messa a dimora del primo albero,  lo scorso 19 ottobre,  che si è svolta in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile. In totale saranno 30 gli alberi che verranno messi a dimora.
L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Studentesca BEST Roma Tor Vergata (Board of European Students of Technology) e dall’ Ufficio per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università di Roma “Tor Vergata”, sponsor UniCoop Tirreno, con lo scopo di sensibilizzare la comunità universitaria ai principi e agli obiettivi che l’Ateneo sta perseguendo in tema di sostenibilità.  Erano presenti il Prorettore di “Tor Vergata” Nathan Levialdi, il consigliere di amministrazione Unicoop Tirreno Carlo Coluzzi, il direttivo di BEST Tor Vergata, rappresentato dal neo presidente Matteo Stromieri, il responsabile dell’Ufficio per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo, l’architetto Stefano Bocchino, il coordinatore dell’Orto Botanico dell’Università di Roma “Tor Vergata” Roberto Braglia. A lui abbiamo chiesto il motivo della scelta di queste essenze arboree.   
«Il bagolaro (Celtis australis)  è un albero molto longevo, si sviluppa rapidamente raggiungendo i 25 metri di altezza e viene molto utilizzato in ambiente urbano per la sua resistenza all’inquinamento. Si contraddistingue infatti per il suo alto assorbimento di CO2..Le sue radici si sviluppano in profondità e non interferiscono con le strutture circostanti. Cresce su suoli poveri e resiste alla mancanza d’acqua. In autunno perde le foglie, in questo modo non toglie luce in inverno, mentre in estate assicura ampie e fitte zone d’ombra con la sua  rigogliosa chioma». 
L’iniziativa costituisce un ulteriore passo  concreto nel percorso avviato dall’Ateneo nell’ambito delle politiche ambientali. Nel prossimo mese di febbraio verrà effettuata la fornitura e la piantumazione dei restanti 29 alberi, che contribuiranno a rendere maggiormente fruibili gli spazi esterni della Macroarea di Ingegneria “che potranno essere dotati di nuovi arredi urbani destinati ad uso didattico e aggregativo, senza rinunciare all’aspetto eco-sostenibile e con particolare attenzione ad adottare misure per contrastare i cambiamenti  climatici”, ha sottolineato il responsabile dell’Ufficio per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo.

 

 

 

 
 

7/02 – Open Day FabSpace 2.0 in ASI

Il 7 febbraio Lazio Innova e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata presentano le attività realizzate e alcuni casi applicativi supportati.

Il 7 febbraio alle ore 9.30 si terrà a Roma, presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (Via del Politecnico), l’Open Day conclusivo del progetto europeo FabSpace 2.0Una iniziativa finanziata dalla Commissione europea nell’ambito del Programma H2020, per l’avvio di nuove forme di innovazione nel settore pubblico, nel sociale e in nuovi modelli di business.

Il focus del progetto ha riguardato l’open innovation e science 2.0 per l’uso degli open data satellitari, con l’obiettivo di supportare le università a diventare centri di open innovation nella geoinformazione in collaborazione con gli ESA Business Incubation Centre (ESA BIC). L’iniziativa ha coinvolto ricercatori, studenti, istituzioni, imprese e startup.

L’evento si svolgerà presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), interlocutore primario del progetto FabSpace in virtù delle sue evoluzioni e prospettive future, legate alle opportunità offerte dal programma Copernicus e alle nuove capacità osservative delle missioni nazionali, come l’iperspettrale PRISMA che l’ASI sta per mettere in orbita.

Partner di FabSpace 2.0, sei università europee e altrettanti centri ESA BIC. In Italia i partner che hanno collaborato al progetto sono l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Lazio Innova, sede dell’ ESA BIC della Regione Lazio. Nel corso dell’iniziativa altri centri di ricerca italiani, europei e internazionali si sono uniti ai promotori, allargando la rete dei FabSpace.

Il concetto del FabSpace è collegato agli sviluppi della space economy: partendo dai tradizionali confini della scienza e della difesa, le tecnologie spaziali stanno approdando in nuovi ambiti applicativi e di servizio, quali ad esempio il monitoraggio ambientale, territoriale e dei beni paesaggistici e culturali, resilienza dell’ambiente costruito, la protezione civile e gestione del rischio, l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico, la gestione delle risorse agricole e forestali, il monitoraggio del mare e i servizi per smart city.

Nel corso dell’Open Day verranno presentate le attività svolte ed alcuni casi applicativi supportati.

Per partecipare all’Open Day: https://openday_fabspace.eventbrite.it