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Gestore dei Mercati Energetici: nuovo presidente l’ingegnere Angelo Spena, ordinario di Fisica Tecnica Ambientale
Il nuovo presidente del GME – Gestore dei Mercati Energetici è l’ingegnere Angelo Spena, ordinario di Fisica Tecnica Ambientale e Gestione ed Economia dell’Energia all’Università Roma “Tor Vergata” presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Il Consiglio di amministrazione del Gestore dei servizi energetici (GSE), ha fornito al Ministero dell’Economia e della Finanze indicazioni di voto sulle nomine previste nelle assemblee delle società controllate da GSE, ovvero Acquirente Unico (AU), Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) e Gestore dei Mercati Energetici (GME).
Il GME è stato costituito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE S.p.A.), società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, svolge le proprie attività nel rispetto degli indirizzi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e delle previsioni regolatorie definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Rete e Ambiente (ARERA).
Il Gestore dei Mercati Energetici organizza e gestisce i mercati dell’energia elettrica, del gas naturale e quelli ambientali. Nell’ambito del processo di liberalizzazione del settore energetico, al Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. (GME) è stata inizialmente affidata l’organizzazione e la gestione economica del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica, nel rispetto dei principi di neutralità, trasparenza, obiettività e concorrenza.
Sul mercato dell’energia elettrica gestito dal GME (anche noto come Italian Power Exchange, IPEX), i produttori e gli acquirenti vendono e acquistano energia elettrica all’ingrosso.
Il Cda rimarrà in carica fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del Bilancio 2025.
Angelo Spena, 70 anni, nato a Roma, ingegnere meccanico, dal 1990 è professore ordinario nella Macroarea di Ingegneria di Roma Tor Vergata. Ha insegnato anche negli Atenei di Roma Sapienza e di Perugia. È autore di oltre 200 lavori scientifici nel campo dell’energia e degli impianti. Ha 40 anni di esperienza in ambito europeo. Ha pubblicato su riviste internazionali in ampio spettro di problemi energetici, dalla impiantistica termotecnica al controllo ambientale, dall’efficienza energetica alle centrali termoelettriche, dalla cattura e stoccaggio della CO2 alle fonti rinnovabili, dalla valorizzazione delle aree archeologiche alle fenomenologie di scambio termico. Attivo in commissioni ministeriali, è stato consulente scientifico governativo per aspetti tecnici di rilievo strategico.
Rinnovo dell’aria e risparmio energetico: il prof. Spena alla XIV Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica
Il professore Angelo Spena, professore di gestione ed economia dell’energia a “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa è intervenuto alla XIV Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica, appuntamento annuale organizzato dall’Associazione Amici della Terra.
L’INSOSTENIBILE PREZZO DELLO SPRECO
Quest’anno il tema affrontato nella due giornate 5 e 6 dicembre presso palazzo Baldassini a Roma è stato “L’insostenibile prezzo dello spreco”, un’attenta analisi sul settore energetico che ha visto il coinvolgimento di interlocutori istituzionali, del mondo dell’imprenditoria e dell’Università e della Ricerca, e la messa in relazione tra tecnologie, innovazione e scelte politiche per favorire lo sviluppo di un ambientalismo realista in grado di presentare e ridurre le emissioni velocemente a costi sostenibili. Il prof. Angelo Spena, collaboratore storico dell’Associazione ambientalista Amici della Terra, ha aperto il suo intervento “Risparmio di energia e contagio indoor: quel micidiale corto circuito da scongiurare”, durante la prima giornata del Convegno, parlando di un tema che aveva già affrontato in un articolo, uscito su Il Sole 24 Ore, all’inizio della pandemia da Covid. Nell’articolo Spena sottolineava la necessità di ” fare il rinnovo dell’aria”, soprattutto negli ospedali e nelle scuole, e la necessità di inserire nelle commissioni, non solamente medici, biologi ed epidemiologi ma anche ingegneri e tecnici.