Ingegneria Edile – Architettura a.a. 2022/2023: simulazione quiz di ammissione al corso di laurea a ciclo unico

Ingegneria Edile – Architettura a.a. 2022/2023: simulazione quiz di ammissione al corso di laurea a ciclo unico

Iscrizioni alla simulazione del test entro il 7 luglio 2022

Sei iscritto al quarto anno o all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado e stai pensando di iscriverti  al corso di Laurea in “Ingegneria Edile-Architettura”?

Anche per quest’anno l’Università di Roma “Tor Vergata” ti offre la possibilità di testare la tua preparazione e la tua capacità di gestire tempo/stress con una simulazione gratuita del test di ammissione al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in “Ingegneria Edile-Architettura” (Dipartimento di Ingegneria Civile e Informatica).

Puoi prepararti ad affrontare i quiz ministeriali previsti per iscriversi a Ingegneria Edile-Architettura, a.a. 2022/2023,  partecipando  a Testa il Test 2022 di “Tor Vergata”.

La simulazione si svolgerà lunedì 12 luglio 2022.

Per le iscrizioni,  entro il 7 luglio 2022, vai alla pagina

Per informazioni e supporto visita il sito Testa il Test di “Tor Vergata” o scrivi a: testailtest@uniroma2.it

Amazon Women in Innovation 2022: Elisa Cacace di Ingegneria Informatica tra le vincitrici

Amazon Women in Innovation 2022: Elisa Cacace di Ingegneria Informatica tra le vincitrici
Elisa Cacace, 19 anni, iscritta a Ingegneria Informatica all’Università di Roma “Tor Vergata”, è tra le vincitrici della quarta edizione di “Amazon Women in Innovation”, borse di studio nate per incentivare le giovani donne meritevoli a intraprendere un percorso di studi nell’ambito delle discipline STEM, acronimo di  “Science Technology Engineering and Mathematics”, e aiutarle a lavorare nel settore dell’innovazione e della tecnologia. La borsa di studio Amazon Women in Innovation consiste in un finanziamento di € 6.000 per l’anno accademico 2021/2022, con la possibilità di rinnovo nei successivi due anni. Leggi la notizia  completa Elisa Cacace vince per “Tor Vergata” la borsa di studio Amazon Women in Innovation 2022

Workshop – Nucleare e rischi, conoscere e saper comunicare

Workshop – Nucleare e rischi, conoscere e saper comunicare

Giovedì 26 Maggio 2022 – ore 10.00 – Aula Pitagora, Macroarea Ingegneria, via del Politecnico 1, 00133 – Roma

Come si produce oggi energia con il nucleare, quali sono i rischi legati a nuove tecnologie? Paure legate a Chernobyl e Fukushima, come superarle? Quali danni può fare una cattiva comunicazione? 

I Master Internazionali in Protezione da eventi CBRNe (CBRNe Gate) hanno organizzato il seminario ” LA COMUNICAZIONE NUCLEARE  – SAPERE, COMUNICARE e SAPER COMUNICARE “, il primo di una serie di incontri, con l’obiettivo di avviare un processo di educazione su comunicazione e tematiche relative al nucleare e, in generale, alla comunicazione del rischio.

Saranno presenti. tra gli altri, Luca Romano e Fulvio Buzzi, esperti di nucleare hanno fondato il progetto “L’ Avvocato dell’Atomo” sulla divulgazione scientifica relativa al nucleare, Nicola Simone e Antonio Parrilla: Infodemic Manager Organizzazione Mondiale della Sanità, Flavio Lenoci e Federico Sunzini, fondatori di Wider View e del progetto “Marchette Sbagliate” sull’importanza della comunicazione.

Guest Speaker Francesco d’Errico , professore ordinario di “Misure e Strumentazioni Nucleari” dell’Università di Pisa, Guest Researcher dell’Università di Yale e Direttore Scientifico dei Master Internazionali in Protezione da eventi CBRNe.

Modera Andrea Malizia. Master Internazionali in Protezione da Eventi CBRNe. Dipartimento di Biomedicina e Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

 

L’evento si terrà giovedì 26 Maggio 2022 – ore 10.00 – 13.30 – Aula Pitagora, Facoltà di Ingegneria, Università di Roma “Tor Vergata” Via del Politecnico 1, 00133 (Roma) e sarà trasmesso anche live sul canale twitch dell’ “Avvocato dell’Atomo”.

COME PARTECIPARE
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione via mail a siccseries@mastercbrn.it entro e non oltre le 13.00 del 25 Maggio 2022.

Sono disponibili 35 posti, verranno accettate le prenotazioni per la partecipazione in presenza fino ad esaurimento capienza.

Saranno rilasciati attestati di partecipazione a coloro che seguiranno l’evento in presenza a “Tor Vergata”.

Scarica il programma “La comunicazione nucleare”

Primi test per la vela “Demofly”: mondo della ricerca e progettazione industriale si incontrano in mare

Primi test per la vela “Demofly”: mondo della ricerca e progettazione industriale si incontrano in mare

di Pamela Pergolini

Il mondo dello sport della vela è divenuto popolare da molti anni grazie soprattutto alla “Amerca’s Cup”, competizione che suscita l’interesse mediatico anche perché a ogni edizione si susseguono innovazioni tecnologiche che  catturano sempre più l’attenzione e la curiosità anche dei non appassionati.

Lo sviluppo di queste tecnologie, che hanno l’obiettivo il migliorare le prestazioni delle imbarcazioni in mare, è stato possibile grazie all’utilizzo di metodologie ingegneristiche ad alto contenuto tecnologico, molte di derivazione aerospaziale, che hanno consolidato nel tempo una sinergia fra team di progettazione e ambienti di ricerca.

Il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini” dell’Università di Roma “Tor Vergata”, da sempre molto attivo nello sforzo di integrare strumenti derivati dal mondo della ricerca nei processi di progettazione delle realtà industriali, ha avviato un progetto di ricerca focalizzato sulla progettazione di catamarani sportivi, mirato a promuovere, mediante la realizzazione di un dimostratore, l’integrazione fra mondo della ricerca e applicazioni industriali.

il progetto, denominato “DemoFly”, si propone di sviluppare una metodologia di progettazione ad ampio spettro nella quale combinare la ricerca della migliore configurazione globale dell’imbarcazione con l’applicazione di strumenti “High Fidelity” per l’ottimizzazione delle vele e delle appendici. Il lavoro prevede lo sviluppo di metodologie di analisi delle prestazioni globali, l’ottimizzazione dei vari componenti, la validazione degli strumenti tramite costruzione di prototipi e le verifiche sperimentali.

Nel settore navale la ricerca del Dipartimento ha interessato anche l’aerodinamica delle vele e la progettazione delle “foil” per barche volanti grazie al lavoro di ricerca condotto dal Laboratorio Radial Basis Function di “Tor Vergata”.

«Il laboratorio – racconta Corrado Groth, ricercatore di Costruzione di Macchine, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa di “Tor Vergata” – è focalizzato sull’utilizzo avanzato delle Radial Basis Functions (RBF), uno strumento matematico molto potente che può essere impiegato nei campi e nelle applicazioni dell’ingegneria più disparate, dall’ottimizzazione di forma  per l’automotive o per l’aerospace allo studio dell’interazione fluido-struttura in ambito biomedicale». 

Dalla primavera proseguono i test in mare, i primi erano partiti lo scorso inverno, del prototipo di vela che i ricercatori di “Tor Vergata” stanno sviluppando in collaborazione con la veleria Challenger di Senigallia.

«Per la progettazione della vela – spiega Marco Evangelos Biancolini, professore di Costruzioni di macchine presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa – stiamo sviluppando strumenti che accoppiano analisi strutturali e aerodinamiche in modo da operare sulla “flying shape”, ovvero la forma dell’oggetto deformato dal carico aerodinamico».

Le prove si svolgono nelle acque dell’alta Toscana dove regolarmente si allenano e si confrontano in regata i timonieri più esperti del circuito nazionale. Il gruppo, composto da campioni plurimedagliati, non solo in abito nazionale, rappresenta un contesto di altissimo livello nel quale verificare i progressi tecnologici. Le attività in mare prevedono la verifica sperimentale delle prestazioni del prototipo e la successiva ottimizzazione definendone le modifiche utilizzando gli strumenti che si svilupperanno nell’ambito del progetto.

«Il dimostratore tecnologico è il catamarano Classe A che costituisce un perfetto laboratorio sul quale testare metodi e soluzioni con investimenti moderati», afferma Ubaldo Cella, ricercatore  Dipartimento di ingegneria dell’Impresa e velista molto attivo nel circuito delle regate nazionali. «Le regole di classe sono semplici e lasciano ampi margini alle innovazioni facilitando lo sviluppo di una delle derive più veloci e acrobatiche del panorama velico. I vincoli sono principalmente sul peso della barca, le dimensioni e la superfice velica. Pochi altri limiti pongono restrizioni sulle geometrie delle appendici».

«Non a caso molte delle soluzioni delle barche di Coppa America sono state recepite dal Classe A e gli stessi equipaggi lo hanno utilizzato come base di allenamento. Glenn Ashby, skipper di Emirates Team New Zealand, è stato più volte campione mondiale Classe A», aggiunge Marco Evangelos Biancolin.