L’ingegnere a capo del Laboratorio di elettromagnetismo pervasivo dell’Università di Roma “Tor Vergata”, il professor Gaetano Marrocco, Dipartimento di Ingegneria civile e Informatica (DICII), intervistato da “Il Messaggero” ( 20.02.2023), racconta come funziona la tecnologia che sta alla base dei sensori Rfid e che permette l’identificazione a radio frequenza: un’etichetta elettromagnetica in cui l’informazione è concentrata in un piccolo chip, attivato dall’esterno da un’antenna.
Le case biomedicali stanno iniziando a occuparsi di queste “cyber” protesi perché hanno proprietà digitali oltre che meccaniche o chimiche.
Tecnologia – Le parole del futuro “Un microchip sarà il guardiano della nostra salute”, di Paolo Travisi, Il Messaggero, pag. 17, edizione nazionale, 20.02.2023