Eventi estremi come ondate di calore, siccità prolungata, precipitazioni improvvise saranno nel prossimo decennio sempre più frequenti.
La Protezione Civile è in contatto con le Università, Enti di Ricerca e con l’Aeronautica Militare per osservare e capire dai dati forniti come questi eventi estremi si sviluppano sul territorio italiano.
«Dopo un anno di siccità l’arrivo dei violenti temporali in questi giorni nel Nord Italia ha creato più problemi che soluzioni perché in tutto questo tempo il suolo si è seccato in maniera seria, arrivando a profondità molto alte, e non fa in tempo ad assorbire le intense precipitazioni che scendono così a valle creando dei danni», ha commentato Marcello Petitta, Fisico dell’Atmosfera, Dipartimento Ingegneria dell’Impresa, Università di Roma “Tor Vergata” in un’intervista a FOCUS 24 andata in onda su RaiNews24 martedì 26 luglio 2022.
Gli strumenti per arginare gli eventi estremi sono principalmente due. «Da una parte – continua Marcello Petitta – la mitigazione del cambiamento climatico, riducendo le emissioni di gas serra. Il clima e l’atmosfera hanno un’inerzia molto forte, è come cercare di frenare un camion che sta andando a una velocità molto elevata. Ci vorrà del tempo se anche improvvisamente dovessimo interrompere tutte le emissioni di gas serra e gas inquinanti; dall’altra, l’adattamento, soluzioni dal punto di vista agricolo, economico e sociale che creino nuove metodologie per cercare di vivere insieme a questi cambiamenti improvvisi».
#notiziedaimedia
Scienza e Ricerca – Per approfondire:
Trend della copertura nevosa sulle Alpi: dal 1971 al 2019
Innalzamento del livello del mare
Monitoraggio della siccità
Parole chiave: cambiamento climatico; eventi estremi; mitigazione: adattamento; siccità; innalzamento livello mare; copertura nevosa;
A cura di Ufficio Stampa e Comunicazione Ingegneria – Università di Roma “Tor Vergata”
Notizie correlate:
Emergenza clima: il nubifragio nelle Marche e la necessità di prevenzione