Al via RESTART, il più importante progetto Pnrr per il settore delle telecomunicazioni

Al via RESTART, il più importante progetto Pnrr per il settore delle telecomunicazioni
Partito in questi giorni il progetto RESTARTRESearch ad innovation on future Telecommunications systems and network, to make Italy more smART – il più importante progetto nazionale Pnrr per le telecomunicazioni: un investimento da 116 milioni di euro, con 25 partner tra università, enti di ricerca e aziende.
Proposto dall’Università di Roma “Tor Vergata”, il progetto coordinato dal professor Nicola Blefari Melazzi, ordinario di Telecomunicazioni a Ingegneria  “Tor Vergata” e presidente della Fondazione che gestisce il progetto, è stato presentato al Politecnico di Milano il 26 e 27 gennaio 2023. 
GLI OBIETTIVI
Approvato dal MUR nell’agosto 2022, durerà tre anni e avrà l’ambizioso obiettivo di contribuire a delineare l’evoluzione delle Telecomunicazioni in Italia, puntando a far ripartire un settore che dispone di professionalità ed esperienze a livello di eccellenza mondiale. 
«RESTART è un’iniziativa critica e di valore strategico per l’Italia”. intende evidenziare e testimoniare il ruolo delle TLC nella nostra società: le TLC devono essere percepite dal grande pubblico per quello che sono: una risorsa essenziale, strategica per gli interessi nazionali, che deve essere affrontata con politiche adeguate e una visione a lungo termine», ha affermato il prof. Nicola Blefari Melazzi
LE MISSIONI
Il programma delle attività di RESTART si articola in sette “missioni: 1) Ricerca, 2) Laboratori; 3) Prove di Concetto e Dimostratori; 4) Innovazione e Trasferimento Tecnologico; 5) Supporto a Start-up e Spin-off; 6) Didattica e Formazione; 7) Dottorati di Ricerca; 8) Comunicazione, Standardizzazione e Soluzioni Open Source. A sua volta la missione “Ricerca” si compone di 14 progetti strutturali di grandi dimensioni a cui si affiancano 18 progetti focalizzati, con ambito più ristretto. 
I PARTNER
Gli enti coinvolti:  Università di Roma “Tor Vergata” (proponente), CNR, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università di Bologna, Università di Catania, Università di Firenze, Università di Napoli Federico II, Università di Padova, Università di Reggio Calabria, Sapienza Università di Roma, CNIT, Fondazione Ugo Bordoni, TIM, Vodafone, Wind Tre, Ericsson, Prysmian, ITALTEL, LEONARDO, Athonet, TIESSE. https://www.fondazione-restart.it/it/partner/ 
IMPATTO SOCIALE ED ECONOMICO
«RESTART fornisce fattori abilitanti che mettono in moto circoli virtuosi e un intero settore con l’obiettivo di raggiungere, alla fine del piano, un miglioramento strutturale della ricerca nel settore, la capacità di utilizzare le TLC nei settori più diversi, realizzare  iniziative specifiche rivolte ai distretti industriali e al Mezzogiorno, attuare la trasformazione digitale di industrie/amministrazioni, creare nuove aziende e aumentare la dimensione media delle aziende, accrescere il  numero di studenti, ricercatori e professionisti delle Telecomunicazioni  
LA RICERCA NELLE TELECOMUNICAZIONI
«Stiamo vivendo un  momento storico nella ricerca delle telecomunicazioni  – ha commentato Il prof. Antonio Capone del Politecnico di Milano e coordinatore scientifico di RESTART – nel quale i cambiamenti tecnologici degli ultimi anni hanno innescato una trasformazione delle infrastrutture di comunicazione che consentono di indirizzare la ricerca verso due direzioni promettenti in termini di impatto economico: da un lato la rete di comunicazione. Che diventa programmabile spostando l’innovazione sullo sviluppo software, dall’altro  la disaggregazione della rete, che consente di sfruttare le competenze nelle tecnologie di base, anche di nicchia».

Rinnovo dell’aria e risparmio energetico: il prof. Spena alla XIV Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica

Rinnovo dell’aria e risparmio energetico: il prof. Spena alla XIV Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica
Il professore Angelo Spena, professore di gestione ed economia dell’energia a “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa è intervenuto alla XIV Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica, appuntamento annuale organizzato dall’Associazione Amici della Terra
L’INSOSTENIBILE PREZZO DELLO SPRECO
Quest’anno il tema affrontato nella due giornate 5 e 6 dicembre presso palazzo Baldassini a Roma è stato  “L’insostenibile prezzo dello spreco”, un’attenta analisi sul settore energetico che ha visto il coinvolgimento di interlocutori istituzionali, del mondo dell’imprenditoria e dell’Università e della Ricerca, e la messa in relazione tra tecnologie, innovazione e scelte politiche per favorire lo sviluppo di un ambientalismo realista in grado di presentare e ridurre le emissioni velocemente a costi sostenibili. Il prof. Angelo Spena, collaboratore storico dell’Associazione ambientalista  Amici della Terra, ha aperto il suo intervento “Risparmio di energia e contagio indoor: quel micidiale corto circuito da scongiurare”, durante la prima giornata del Convegno, parlando di un tema che aveva già affrontato  in un articolo, uscito su Il Sole 24 Ore, all’inizio della pandemia da Covid. Nell’articolo Spena sottolineava la necessità di ” fare il rinnovo dell’aria”, soprattutto negli ospedali e nelle scuole, e la necessità di inserire nelle commissioni, non solamente medici, biologi ed epidemiologi ma anche ingegneri e tecnici. 

 

RISPARMIO DI ENERGIA E CONTAGIO INDOOR: IL MICIDIALE CORTO CIRCUITO 
Ma che cos’è il “micidiale corto circuito” nel titolo dell’intervento?  Quando si fa un investimento per risparmiare energia ma poi è necessario rinnovare l’aria. Che cosa fare allora? In genere per risparmiare sul piano energetico si spengono i rinnovi dell’aria. «Se fa freddo o se fa caldo infatti ce ne accorgiamo. Quando entriamo in un ambiente freddo sentiamo freddo, e viceversa; invece se entriamo in un locale con aria viziata inizialmente ce ne accorgiamo ma poi stando diverso tempo nello stesso luogo prevale il fenomeno di adattamento e il cattivo odore alla fine non lo sentiamo più. Si lavora per otto ore ad alta concentrazione di CO2, virus, batteri e poi si torna a casa con il mal di testa», afferma Spena. Una delle parole parole chiave dell’intervento del professore  è  “ventilazione”, sia aprendo le finestre sia attraverso impianti di ventilazione meccanica controllata, sempre tenendo conto da un lato l’efficientamento energetico e  dall’altro il rinnovo dell’aria, detto anche ricambio “che è cosa completamente diversa dal riciclo, o ricircolo, dove la stessa aria la prendi e te la cucini continuamente aumentandone le concentrazioni”, precisa Spena. Due requisiti, ricambio e riciclo che andrebbero controllati. “Nel tutelare la salute pubblica e prevenire nuove pandemie – continua il professore – non va sottovalutato Il ruolo del ricambio dell’aria non solo in edifici sensibili (scuole, ospedali) ma anche nei trasporti pubblici».
Segui l’intervento completo del professor Angelo Spena sul sito di Radio Radicale.
Rassegna Stampa: 
XIV Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica – L’insostenibile prezzo dello spreco – Seconda giornata
LA7 – Piazza Pulita – 13/01/2022 Scuole sicure: la ventilazione meccanica è una possibilità? 

Covid -19 e gli impianti di ricambio dell’aria: un‘occasione sprecata per ridurre il contagio, ma si può ancora investire

L’importanza di ventilare gli ambienti chiusi per combattere il Covid


Notizie correlate: 
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Ventilazione Meccanica Controllata, scuola e altri ambienti chiusi: l’importanza di un approccio interdisciplinare nella gestione sistemica del contrasto al COVID-19 

Stanley Corrsin Award a Roberto Verzicco per gli studi sulla Fluidodinamica

Stanley Corrsin Award a Roberto Verzicco per gli studi sulla Fluidodinamica
L’American Physical Society (APS) ha premiato  Roberto Verzicco, professore di Fluidodinamica, Dipartimento di Ingegneria Industriale “Tor Vergata”, con lo Stanley Corrsin Award.  Il premio, istituito nel 2011 in onore del fisico americano Stanley Corrsin, uno dei massimi esperti di fluidodinamica applicata allo studio della turbolenza, viene assegnato annualmente per celebrare scoperte e risultati di particolare impatto scientifico nel campo della fluidodinamica. La cerimonia di consegna del premio si è tenuta durante il meeting annuale APS – Divisione di Fluidodinamica, a novembre.
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Studiare all’estero? Le testimonianze degli studenti di Ingegneria all’Infoday Erasmus+/Overseas di “Tor Vergata”

Studiare all’estero? Le testimonianze degli studenti di Ingegneria all’Infoday  Erasmus+/Overseas di “Tor Vergata”
Una giornata di orientamento per far conoscere agli studenti il programma Erasmus+ e il programma Overseas. L’incontro Infoday Erasmus+/ Overseas è stato organizzato dall’Ufficio Erasmus di Ateneo con la collaborazione dell’Ufficio Erasmus di Ingegneria e di tutti gli Uffici Erasmus delle altre Facoltà e Macroaree, nella giornata di giovedì 24 novembre 2022, presso la Facoltà di Economia. É intervenuto, tra gli altri, il prof. Gianluca Mattarocci, Economia degli Intermediari Finanziari, coordinatore accademico Erasmus+,  illustrando alcuni dati  su “Erasmus e mercato del lavoro – ErasmusJobs”.  Per Ingegneria “Tor Vergata” hanno raccontato la loro esperienza Erasmus  Eric Stainier, 22 anni, Ingegneria meccanica, e Greta Di Pasquale, Ingegneria biomedica, 23 anni. 
ERIC, INGEGNERE MECCANICO A BILBAO 
«Il mio obiettivo  è di lavorare a livello internazionale in un’agenzia spaziale. Quello che mi ha colpito – ha affermato Eric – è vedere quanto in Spagna ci si concentri molto sugli aspetti pratici dell’insegnamento piuttosto che sulla teoria. Penso a laboratori, presentazioni e, nel mio caso, ad attività di produzione industriale. Facendo più pratica si è molto più stimolati. Inoltre – continua Eric –  ho potuto imparare una nuova lingua: lo spagnolo ma non solo: condividendo la casa con studenti stranieri ho interagito anche in inglese e in francese. Porto a casa sicuramente un’esperienza positiva, che farei di nuovo senza alcun dubbio».
GRETA, INGEGNERE BIOMEDICO A TARRAGONA
L’esperienza Erasmus di Greta, 23 anni, si è svolta a Tarragona, sempre in Spagna. Anche Greta, come Eric, è rimasta colpita dall’insegnamento spagnolo: lavori pratici in ambito ospedaliero, a contatto con medici e professionisti del settore. «Ho avuto la possibilità di fare esperienza diretta degli strumenti medici utilizzati nel campo della Biomedicina, facendo pratica insieme agli altri studenti e supervisionati da docenti esperti. «Grazie a questa esperienza ho avuto l’occasione di imparare una nuova lingua, lo spagnolo, e di confrontarmi in diverse situazioni con ragazzi non del mio Paese. Nel mio “bagaglio” – ha detto Greta –  c’è senz’altro un’esperienza positiva e sono già pronta per fare un altro Erasmus a febbraio 2023».
ERASMUS + 2021-2027
Erasmus è il Programma dell’Unione europea nei settori dell’Istruzione, della Formazione, della Gioventù e dello Sport. Nato con l’obiettivo di sperimentare un periodo di studio o tirocinio presso un paese partner dell’Unione europea, legalmente riconosciuto dalla propria sede di origine, il programma di mobilità negli anni ha mosso migliaia di studenti. Per il periodo 2021-27 il budget per nuovo programma, Erasmus+, è raddoppiato. L’Ateneo di “Tor Vergata” offre anche altre opportunità per studiare all’estero, tra queste il programma “Overseas” che permette agli studenti, regolarmente iscritti a “Tor Vergata” di trascorrere parte del proprio corso di studi presso una università extraeuropea per seguire insegnamenti e sostenere esami. 
Per maggiori informazioni sui programmi di mobilità a Ingegneria vai alla pagina oppure visita la pagina Erasmus + di Ateneo.
La locandina con il programma dell’ Infoday Erasmus+/Overseas è disponibile qui

La pallanuoto alle Paralampiadi: collaborazione tra Ingegneria “Tor Vergata” e la FINP

La pallanuoto alle Paralampiadi: collaborazione tra Ingegneria “Tor Vergata” e la FINP

 

di Pamela Pergolini

La sinergia fra la ricerca e la tecnica può fornire gli strumenti necessari per raggiungere l’inclusività sociale nello sport agonistico. É quanto emerso dall’incontro organizzato dal Corso di Laurea in Ingegneria Medica dell’Università di Roma Tor Vergata che si è tenuto giovedì 17 novembre, presso la Macroarea di Ingegneria con la presentazione delle attività didattico-scientifiche previste dalla convenzione tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e la Federazione Italiana di Nuoto Paralimpico (FINP). La collaborazione avviata dalla FINP e dall’Ateneo, che vede coinvolti i quattro Dipartimenti dell’area di Ingegneria, si avvale delle diverse competenze degli ingegneri di “Tor Vergata” per quanto riguarda la valutazione funzionale delle disabilità degli atleti che praticano la pallanuoto paralimpica
Partendo dalla classificazione dei giocatori, illustrata  dalla dott.ssa Antonella Galvan, responsabile classificazioni nazionali, CTS “Tor Vergata” – basata sulle capacità funzionali residue che se vengono allenate diventano abilità – studenti e ricercatori di Ingegneria Roma “Tor Vergata” collaboreranno con la Federazione per la validazione delle classificazioni. In particolare, verranno identificati dei test ai quali sottoporre in un primo tempo gli atleti normodotati e, in un secondo tempo, gli atleti paralimpici “top level”, ovvero di alto livello dal punto di vista della tecnica di gioco. 
Due i laboratori coinvolti nella ricerca applicata alla Pallanuoto paralimpica, il Laboratorio di Ingegneria dello Sport e il Laboratorio di Prototipazione Virtuale – del primo ha parlato il professor Vincenzo Bonaiuto, Dipartimento Ingegneria Industriale, del secondo il professor Pier Paolo Valentini, Dipartimento Ingegneria dell’Impresa –  oltre allo spin-off di Ateneo “Captiks”, nato a “Tor Vergata” dalla ricerca su sensori indossabili, in ambito medico e sportivo, e di cui il professor Giovanni Saggio, Dipartimento di Ingegneria Elettronica, ha illustrato l’attività scientifica. 
«Quello della validazione e standardizzazione è un lavoro che richiede tempo, anni, ma l’Italia con la FINP è partita per prima: l’obiettivo è di presentare la neo disciplina all’International Paralympic Committee per il riconoscimento internazionale», ha detto Mario Giugliano, Direttore Tecnico della nazionale di pallanuoto paralimpica CTS “Tor Vergata” FINP.  
Una sfida che vede coinvolti, in prima linea, gli studenti e le studentesse delle Lauree triennali e magistrali che nel prossimo anno lavoreranno con la FINP per realizzare l’ambizioso progetto: arrivare quanto prima a includere la pallanuoto tra le discipline paralimpiche già, speriamo, dalle Paralimpiadi di Parigi nel 2024. 
«Il nostro corso di laurea in Ingegneria Medica è per definizione al servizio della salute e del benessere della persona ma può fornire contributi importanti anche allo sport. Le competenze sui sistemi di acquisizione del movimento, attraverso rilievi biomeccanici, la video analisi dei gesti e i dispositivi wearable, possono infatti essere messi al servizio dell’inclusione  degli atleti, fornendo gli adeguati strumenti tecnologici. Questa preziosa collaborazione vedrà protagonisti i nostri studenti che potranno svolgere tirocini e tesi di laurea su tematiche d’avanguardia e di elevato impatto sociale», ha affermato Gaetano Marrocco, coordinatore del Corso di Studi in “Ingegneria Medica” a Roma “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria Civile e Informatica. 
Sono intervenuti, tra gli altri, Salvatore Figuccio, referente Tecnico di disciplina, CTS “Tor Vergata” e Simone Conversini, referente federale, CTS “Tor Vergata”.
RASSEGNA STAMPA:
https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/la_pallanuoto_verso_le_paralimpiadi_nuova_sinergia_tra_torvergata_e_fin
https://www.romatoday.it/sport/altro/pallanuoto-paralimpiadi-tor-vegata-studenti.html https://www.superabile.it/cs/superabile/sport/20221122-pallanuoto-paralimpiadi.html 
https://mysuperabile.inail.it/cs/superabile/sport/20221122-pallanuoto-paralimpiadi.html