Mostra, Le Corbusier e gli studi per “Ma Maison” e per una residenza presso Chicago

Giovedì 28 gennaio 2016, dalle ore 16,30, viene presentata la mostra Standard Montaggio Organizzazione. Le Corbusier e gli studi per “Ma maison” e per una residenza presso Chicago allestita in una sala della Galleria Accademica di Palazzo Carpegna.
Introdotti da Francesco Moschini, Segretario Generale dell’Accademia Nazionale di San Luca, interverranno Giuseppe Novelli, Rettore Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Marida Talamona, docente Università degli Studi Roma Tre, Francesco Taormina, docente Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

L’esposizione rimarrà aperta sino al 27 febbraio 2016, dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle 19.
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA
Roma, piazza dell’Accademia di San Luca 77 ‘ tel. 06.6798850 06.6798848 ‘ www.accademiasanluca.eu

Gli schizzi per “Ma maison” (1929) e per i “Plans pour la résidence du président d’un collège près de Chicago” (1935) sono pubblicati nel terzo volume (1934-1938) dell’Oeuvre complète corbusieriana, nelle pagine dedicate alle Petites maisons. I disegni sono il tramite tra due architetture costruite, la “maison de week-end” alla periferia di Parigi e la “maison aux Mathes”, entrambe realizzate nel 1935 con tecniche e materiali prevalentemente tradizionali, mentre le due case schizzate sembrano fare riferimento a quella estetica della levigatezza che aveva caratterizzato quasi tutta la precedente produzione di Le Corbusier. Tuttavia, e questa può essere la ragione della loro pubblicazione nell’Oeuvre complète, le due case schizzate dimostrano come le due realizzate corrispondano, al di là della apparente diversità di linguaggio, ad eguali principi: lo standard, in modo più dichiarato, ma anche il montaggio quale mezzo per comporre l’architettura e la conseguente organizzazione della sua costruzione. La mostra si sofferma su questa prevalente attenzione ai significati del progetto, prima ancora di contribuire a colmare l’assenza di studi specifici su “Ma maison” e sui “Plans pour la résidence du président d’un collège près de Chicago”. Standard, montaggio e organizzazione non sono infatti altro, per Le Corbusier, che aspetti di uno stesso modo del procedere del progetto di architettura e di intendere la costruzione degli spazi di vita che dal progetto deriva. La specializzazione delle tecniche, e delle tecniche del progetto in particolare, non è ancora contrapposizione in Le Corbusier, la loro qualificazione non ha ancora relegato la funzione dell’architetto al compito di gestire le conflittualità ingovernabili che separano oggi architettura e mondo della vita. Lo studio sulle due case contribuisce dunque a spiegare una distanza apparentemente incolmabile e quanto mai attuale, ed è per tale ragione che esso è stato condotto come esperienza didattica nel laboratorio di Composizione architettonica tenuto da Francesco Taormina presso l’Università di Roma Tor Vergata, prima di farsi meditata e finalizzata ricerca. La ricerca, svolta con un gruppo di laureandi, ha inteso restituire il senso degli schizzi come parte di processi incompiuti, facendo ricorso a plastici che permettono una maggiore fedeltà rispetto alle propensioni progettuali, alla varietà delle soluzioni appena indagate da Le Corbusier, a una incertezza che non può cedere alle forzature e alle distorsioni della precisione di una trascrizione disegnata. L’esposizione di questi plastici ne anticipa la già concordata donazione, da parte dell’Università di Roma Tor Vergata, alla Fondation Le Corbusier di Parigi, perché possa disporre di questo materiale del tutto inedito per le proprie iniziative internazionali. L’esposizione è inoltre completata dalle copie restanti dei disegni forniti nel 1987 dalla Fondation per la mostra “La casa di Le Corbusier” di Palazzo Braschi, a Roma, e oggi conservati presso il DICII_ Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica della stessa Università di Roma Tor Vergata: avvicinati anche dal tema abitativo, allora come oggi il compito di questi disegni è quello di indicare ai visitatori l’importanza della qualità grafica quale espressione del pensiero architettonico.

Realizzazione plastici: Alessandro Gramiccia, Enrico Martini, Alessandro Masi
(studenti del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura dell’Università di Roma Tor Vergata)

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1/12 – Presentazione libro: IL VIAGGIO DELLE PIETRE

copertinaSala Riunioni del Dipartimento di Storia Patrimonio culturale, Formazione e Società

Ed. B – IV piano
Lettere e Filosofia
Università di Roma “Tor Vergata”
via Columbia, 1

martedì 1° dicembre 2015 ore 15.00

Dall’autore, prof. Francesco Taormina, architetto e docente di Composizione architettonica all’Università di Roma Tor Vergata:

Il volume raccoglie l’esperienza di un viaggio, compiuto per tenere alcune conferenze in Israele su invito dell’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv e del Centro di Restauro “Città di Roma” di Akko, dove si è anche tenuta una mostra sulla ricerca progettuale da me condotta. Conferenze e mostra hanno avuto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana.
Introdotto da Luigi Ramazzotti, che traslittera il viaggio delle pietre come un più interiore viaggio “nelle” pietre – le lapidi medievali di un cimitero ebraico ormai scomparso, riprese dall’autore quale motivo di un progetto vincitore di concorso internazionale – il volume presenta due distinte parti: il resoconto del viaggio, in quanto descrizione dei luoghi visitati, e una riflessione sul progettare per vuoti fatta durante una conferenza. Descrivere i luoghi è una attitudine degli studi sull’architettura, una riserva di idee, di appunti scritti e disegnati che per lunga tradizione disciplinare finiscono con il riflettersi nell’esperienza diretta e specifica del progetto: descrivere significa spiegare in fondo come ci si muove tra le cose, in quei vuoti che ci permettono di cogliere il sistema complesso delle loro relazioni.

 

Presentazione del volume di Francesco Taormina

IL VIAGGIO DELLE PIETRE
UNA VISITA IN ISRAELE E L’ARCHITETTURA DEI VUOTI

Aracne 2015

portano i saluti
Franco Salvatori, Direttore del Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società
Renato Gavasci, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica

introduce e coordina
Salvatore Tucci, già Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica

intervengono
Rossana Buono, docente di Storia dell’Arte contemporanea
Fabio Pierangeli, docente di Letteratura di viaggio

saranno presenti l’Autore e Luigi Ramazzotti, curatore dell’introduzione