Martedì 30 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 18.30, nell’Aula Leonardo (Edificio Didattica – via del Politecnico, 1) si terrà l’evento “ISPE Pharma Hackathon” in collaborazione con Janssen, azienda leader nel settore farmaceutico. L’evento è rivolto a tutti gli studenti e studentesse di Ingegneria che intendono mettersi alla prova in ambito “Operational Excellence” ed è aperto a soli 50 partecipanti che saranno divisi in gruppi di lavoro e presenteranno la loro soluzione davanti a una giuria di esperti.
Tra i premi in palio: una visita nello stabilimento Janssen di Latina, un incontro con il Site Board e la possibilità di inserimento nei processi di selezione aziendale. Inoltre, tutti i partecipanti riceveranno un anno di iscrizione gratuita a ISPE –International Society for Pharmaceutical Engineering (ISPE), l’associazione internazionale no profit di professionisti del Life Science.
Iscrizioni (singolarmente o in gruppo) entro venerdì 26 maggio, fino al raggiungimento dei posti disponibili (50), a questo link
La Macroarea di Ingegneria e la Facoltà di Chirurgia e Medicina dell’ Università di Roma “Tor Vergata”, in collaborazione con CMR Surgical, ha organizzato due giornate durante le quali, grazie all’incontro tra Ricerca e Industria, i giovani e la formazione sono stati protagonisti.
Giovedì 27, dalle 09:00 alle 17:00, presso l’Aula Convegni di Ingegneria, il sistema robotico modulare Versius in modalità di “simulazione ambiente chirurgico addominale” è stato a completa disposizione degli studenti e delle studentesse. La console operativa aperta ha dato la possibilità di esercitarsi sia a coloro che si sono candidati come operatori sia a chi ha assistito come uditore. Durante il seminario è stato dato ampio spazio alla presentazione delle innovazioni tecnologiche che caratterizzano Versius, il sistema robotico di seconda generazione. In particolare è stata posta l’attenzione su alcuni aspetti:
-modularità e spostamento delle braccia robotiche; -innovazione sulla rotazione ed ergonomicità del polso robotico che permette sia il montaggio di strumenti mininvasivi sia la riduzione dell’ingombro dello spazio esterno; – presenza di sensori interni al braccio robotico e simulazione braccio umano che permettono la tecnica della robotica collaborativa.
Venerdì 28 aprile lo stesso programma di simulazione è stato proposto agli studenti di Medicina.
A tutti gli studenti che si sono registrati è stato rilasciato dalla CMR Surgical un certificato di partecipazione.
InnEO Space PhD, il progetto europeo di Open Science Innovation che mira a preparare i giovani dottorandi e ricercatori che operano nel settore dell’Osservazione della Terra, lancia i suoi Small Private Online Courses (SPOCs) sulla piattaforma Space Academy.
SMALL PRIVATE ONLINE COURSES (SPOCs) I nuovi corsi si concentrano non solo su aspetti tecnologici quali il Remote Sensing o l’Intelligenza Artificiale, ma anche sullo sviluppo di soft skills, di competenze imprenditoriali e in ambito Open Science. Ogni SPOC è progettato per essere coinvolgente e interattivo, con esercizi pratici e video per migliorare l’esperienza di apprendimento. La nuova offerta formativa sulla piattaforma è un passo significativo nello sviluppo della prossima generazione di professionisti dell’Osservazione della Terra e per intraprendere una carriera nell’industria spaziale.
FORUM DELLA COMUNITÀ: UNA RETE TRA STUDENTI ED ESPERTI DEL SETTORE SPAZIO La piattaforma permette ai dottorandi di partecipare ai forum del corso, contattare i docenti e i colleghi di corso, guardare video, leggere slide, ebook, fare test di valutazione, compilare questionari. Per i docenti e gli amministratori è possibile vedere per quanto tempo un utente è rimasto sulla piattaforma e su quali attività, oltre ad analizzare i risultati dei test. La piattaforma offre, inoltre, opportunità di networking e di dialogo con mentor in grado di guidare gli studenti europei nel loro percorso accademico e professionale, grazie anche a un forum della comunità in cui gli studenti possono collaborare tra loro e connettersi con professionisti esperti del settore.
Per iscriversi a un corso o per saperne di più sul progetto visita il sito web InnEO Space o collegati direttamente a Space Academy https://www.space-academy.it e vai alla sezione InnEO.
Il LARM2- Laboratorio di Robotica e Meccatronica, fondato nel 1990 all’Università di Cassino sotto la guida del professor Marco Ceccarelli, oggi ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Roma “Tor Vergata e si occupa di progettazione, analisi e sviluppo di robot e dispositivi intelligenti per migliorare la nostra vita quotidiana, dai robot di servizio a basso costo ai sensori medici. Il Laboratorio, diretto sempre dal prof. Ceccarelli, in questi 30 anni ha ospitato oltre cento studenti provenienti da tutto il mondo: Sud America, Asia, Africa, Nord America, Europa, Russia, come Messico, USA, Kazakhstan, Cina, Giappone, oltre che dai paesi europei costruendo nel tempo una rete internazionale, nell’ambito della quale avvengono continui scambi di attività pratiche di laboratorio. Al momento collaborano alle attività di ricerca del LARM2, come studenti di dottorato, Jorge Araque, 32 anni, colombiano, Aleksandr Titov, 28 anni, di russo, e Wenshuo Gao, cinese, 26 anni. Sia Jorge che Aleksandr lavorano su robot per aerospazio: Jorge ha partecipato attivamente alla ricerca su TORVEastro, un robot disegnato per assistere gli astronauti in operazioni di ispezione e manutenzione sulla stazione spaziale internazionale (ISS), Aleksandr sta progettando un manipolatore robotico (braccio e mano) per operazioni di “berthing” (recupero) di satelliti. Wenshuo invece sta lavorando alla progettazione di un torso per un robot umanoide, il LARMbot 2, su cui il professor Ceccarelli lavora da diversi anni e alla realizzazione del quale ha collaborato anche il prof. Matteo Russo, progettandone le gambe durante il suo dottorato a “Tor Vergata”, in parte svolto presso il Tokyo Institute of Technology. «Le materie che si possono studiare a ingegneria “Tor Vergata” e che si collegano alla ricerca che conduciamo nel laboratorio, – spiega il professor Ceccarelli – includono la cinematica dei robot, la dinamica multi-corpo, la progettazione di robot, i robot di servizio, sistemi robotici per applicazioni medicali medici e di riabilitazione e la storia dei meccanismi e della scienza delle macchine».
LARMbot 2, IL ROBOT UMANOIDE Il progetto meccanico LARMbot 2 è un robot umanoide a basso costo orientato all’utente, caratterizzato da architetture parallele sia per il busto che per le gambe. Esiste già un prototipo, con i dettagli costruttivi dei suoi sottosistemi e le sue specifiche tecniche. Per caratterizzare le prestazioni del robot proposto, sono stati presentati risultati sperimentali sia per le operazioni di deambulazione che di sollevamento pesi.
LA COSTRUZIONE DEL PROTOTIPO LARMbot2 è stato concepito come un robot umanoide a basso costo, pertanto è stato progettato per essere prodotto con parti strutturali tramite stampa 3D, controllato da schede commerciali e azionato da servomotori commerciali e attuatori lineari. Il costo di tutti i componenti per il prototipo finale è inferiore a 2000 €. LARMbot2 è caratterizzato da tre principali sottosistemi meccanici, ovvero locomozione, manipolazione e busto. Il sottosistema di locomozione è composto da due unità di gambe identiche. Ciascuna gamba è caratterizzata da una struttura ibrida con un meccanismo parallelo che collega l’anca alla caviglia, replicando l’architettura di una gamba, nella quale muscoli agonisti e antagonisti generano moto contraendosi e allungandosi in opposizione. Un secondo motore è posto sulla caviglia per raggiungere l’equilibrio durante le operazioni di deambulazione reagendo meglio ai disturbi sul piano frontale. «La camminata umana – racconta Ceccarelli – è stata studiata sviluppando un progetto meccanico per un robot bipede che cammina. I sistemi di deambulazione sono studiati in termini di cinematica, dinamica e controllo attraverso diversi sistemi meccanici. Vengono studiati gli aspetti meccanici e la programmazione della manipolazione delle robotizzazioni industriali con l’obiettivo di migliorare le applicazioni industriali esistenti e sviluppare nuove soluzioni di produzione. La meccanica delle manipolazioni robotizzate – conclude il professore – viene indagata anche con simulazioni sperimentali e sviluppo di opportuni dispositivi per end-effector e sistemi di test. Si studiano soluzioni a basso costo per applicazioni orientate all’utente».
TORVEastro, IL ROBOT ASTRONAUTA È un robot a tre arti, che sono in grado di funzionare come braccia e gambe, costruito con la finalità di aiutare gli astronauti nelle operazioni di manutenzione e supervisione delle infrastrutture esterne della stazione spaziale orbitale. Il prototipo sarà finalizzato entro la primavera del 2023 e verrà presentata una demo che ne illustrerà tutte le funzioni, sarà realizzato per resistere non solo alle alte temperature esterne alla stazione spaziale internazionale ma anche alla spazzatura spaziale che ad alta velocità rischia di perforare le tute degli astronauti. Il progetto vede la collaborazione tra il laboratorio di Robot Meccatronica di “Tor Vergata” e il laboratorio di Robotica e Intelligenza Artificiale del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
IL FUTURO DI TORVEastro Il prototipo servirà a progettare un robot astronauta per attività EVA (Extra-Vehicular-Activity) di servizio su stazioni orbitali per operazioni di manutenzione e monitoraggio esterno alle strutture della stazione orbitale. «La validazione di un prototipo dimostratore – ci dice il professor Ceccarelli – è uno dei risultati finali previsti dal progetto. Il progetto TORVEastro prevede attività di progettazione e sviluppo di soluzioni sia per ambienti nello spazio orbitale sia per sperimentazioni in laboratorio a gravità terrestre, al fine di concretizzare l’idea brevettuale già collaudata concettualmente con un piccolo prototipo». Oltre ai robot di “servizio”, nel quale rientrano sia l’umanoide che i robot spaziali, nel laboratorio di “Tor Vergata” vengono sviluppati robot, sensori e sistemi medici per diagnosi, assistenza e riabilitazione, attraverso l’uso di esoscheletri low-cost “stampabili in 3D a prezzi ridotti- spiega il professor Ceccarelli – estremamente leggeri per comfort se indossati e spesso attivati tirando o rilasciando cavi, e sistemi di monitoraggio, con recenti applicazioni sperimentali sulla respirazione tramite sensori indossabili”.
LA RIABILITAZIONE E LA DIAGNOSTICA MEDICA Vari sono i progetti in campo dei dispositivi medicali in fase di sviluppo e completamento come il sistema L-CADEL per l’assistenza motoria del gomito con estensione ad una nuova struttura per la caviglia, e lo strumento RESPIRholter per il monitoraggio della respirazione con caratterizzazioni numeriche della biomeccanica utili alla diagnostica medica.
LARM2: Laboratory of Robot Mechatronics Sito web: https://larm2.ing.uniroma2.it/ Dipartimento di Ingegneria industriale Università di Roma “Tor Vergata” Direttore del Laboratorio LARM2: prof. Marco Ceccarelli, http://orcid.org/0000-0001-9388-4391 Specially Appointed Professor at Intern. Research Frontiers Initiative of Tokyo Institute of Technology
L’articolo è stato realizzato con la collaborazione di Federica Trisolino
Lo scorso 4 febbraio un pallone spia, probabilmente cinese, scoperto a fluttuare per i cieli americani, è stato abbattuto. I resti sono stati recuperati nell’Atlantico, saranno analizzati per capirne le finalità. Dopo il pallone spia, altri tre oggetti non identificati sono stati colpiti.
Quella di un pallone che fluttua in cielo è una tecnologia antica ma efficace: grazie a un principio fisico un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto. Intervista a Roberto Verzicco, professore di Fluidodinamica, Dipartimento di Ingegneria Industriale, a TGR Leonardo – Rai 3 del 14/02/2023.
“Oggetti volanti non identificati, ma non sono di origine extraterrestre” Leonardo – Il TG della Scienza e dell’Ambiente Rai 3 Guarda il servizio