FabSpace a IngegneriaTorVergata. Nuove idee grazie all’Osservazione della Terra

 

FABSPACE 2.0

Università degli studi di Roma ”Tor Vergata”
Macroarea di Ingegneria
via del Politecnico 1
ROMA

 

 

ORARI E CONTATTI

lun-ven. 10-18
primo sabato del mese 10-14

ph +39 06 72597707
email info@fabspace.uniroma2.it

come raggiungerci

Nuove soluzioni e nuove applicazioni basate sui dati satellitari dell’Osservazione della Terra e sulle tecnologie geo-spaziali, grazie a un ambiente collaborativo e aperto all’innovazione.

FabSpace 2.0 è il network di innovazione legato ai geo-dati e ai dati spaziali che coinvolge le università 2.0. Finanziato da Horizon 2020, il progetto FabSpace 2.0 mira ad avviare una serie di centri cooperanti – i FabSpace – aperti al pubblico e dedicati allo sviluppo di servizi innovativi, nelle università europee e negli incubatori BIC dell’Agenzia Spaziale Europea. Sono infatti sei i paesi (Francia, Italia, Germania, Belgio, Polonia e Grecia) dove i FabSpace sono aperti per accogliere studenti, ricercatori, imprenditori, compagnie pubbliche e private.

 

di seguito tutti gli aggiornamenti


1/02/2019

7/02 – Open Day del progetto FabSpace 2.0

Il 7 febbraio Lazio Innova e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata presentano le attività realizzate ed alcuni casi applicativi supportati.

Il 7 febbraio alle ore 9.30 si terrà a Roma, presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (Via del Politecnico), l’Open Day conclusivo del progetto europeo FabSpace 2.0Una iniziativa finanziata dalla Commissione europea nell’ambito del Programma H2020, per l’avvio di nuove forme di innovazione nel settore pubblico, nel sociale e in nuovi modelli di business.

Il focus del progetto ha riguardato l’open innovation e science 2.0 per l’uso degli open data satellitari, con l’obiettivo di supportare le università a diventare centri di open innovation nella geoinformazione in collaborazione con gli ESA Business Incubation Centre (ESA BIC). L’iniziativa ha coinvolto ricercatori, studenti, istituzioni, imprese e startup.

L’evento si svolgerà presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), interlocutore primario del progetto FabSpace in virtù delle sue evoluzioni e prospettive future, legate alle opportunità offerte dal programma Copernicus e alle nuove capacità osservative delle missioni nazionali, come l’iperspettrale PRISMA che l’ASI sta per mettere in orbita.

Partner di FabSpace 2.0, sei università europee e altrettanti centri ESA BIC. In Italia i partner che hanno collaborato al progetto sono l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Lazio Innova, sede dell’ ESA BIC della Regione Lazio. Nel corso dell’iniziativa altri centri di ricerca italiani, europei e internazionali si sono uniti ai promotori, allargando la rete dei FabSpace.

Il concetto del FabSpace è collegato agli sviluppi della space economy: partendo dai tradizionali confini della scienza e della difesa, le tecnologie spaziali stanno approdando in nuovi ambiti applicativi e di servizio, quali ad esempio il monitoraggio ambientale, territoriale e dei beni paesaggistici e culturali, resilienza dell’ambiente costruito, la protezione civile e gestione del rischio, l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico, la gestione delle risorse agricole e forestali, il monitoraggio del mare e i servizi per smart city.

Nel corso dell’Open Day verranno presentate le attività svolte ed alcuni casi applicativi supportati.

Per partecipare all’Open Day: https://openday_fabspace.eventbrite.it

SAVE THE DATE


30/11/2018

6/12 – InfoDay Open Innovation Challenge e-GEOS. Primo premio 20mila€

Giovedì 6 dicembre ore 15,30 Aula C3 nell’Edificio Didattica della Macroarea di Ingegneria

Partecipate numerosi all’INFO DAY di presentazione dell’ Open Innovation Challenge “INTELLIGENZA ARTIFICIALE E BIG DATA PER IL MONITORAGGIO DELLE INFRASTRUTTURE”!

 

Per partecipare all’incontro registrati su https://www.eventbrite.it/e/biglietti-info-day-a-ingegneria-tor-vergata-intelligenza-artificiale-e-big-data-per-il-monitoraggio-delle-53055740147

 

Una sfida entusiasmante di LazioInnova , lanciata da E-Geos, società ASI e Telespazio, e a cui collabora FABSPACE, il fablab dei dati da satellite per l’Osservazione della Terra di Ingegneria Tor Vergata e LazioInnova, che vuole innescare un processo virtuoso di generazione di idee che possano pervenire a soluzioni innovative, anche prototipali, che facciano uso di dati di osservazione della Terra a supporto dei gestori/ proprietari/ fruitori di asset lineari (ferrovie, strade, reti tecnologiche) nelle attività di segnalazione e monitoraggio delle cosiddette “interferenze”.

La sfida è rivolta a:

  • Team informali composti da almeno tre membri
  • Dipartimenti di Istituti di Università e Centri di Ricerca
  • Startup Innovative registrate all’apposita sezione del Registro delle imprese
  • Altre Startup costituite da non oltre 36 mesi

I sei finalisti, scelti da un Advisory Board, accederanno al percorso di mentorship con esperti e potranno arrivare al  premio finale di 20.000 euro.  

Le proposte dovranno pervenire entro e non oltre il 6 gennaio 2019.

 


22/10/2018

24/10 – Introduzione a piattaforme di Big Data per applicazioni “data intensive”

Il team FabSpace2.0 è lieto di informarti che il giorno Mercoledì 24 Ottobre 2018 alle ore 10:00 si terrà, presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo in via Giacomo Peroni 442/444, un seminario dal titolo:
“Introduzione a piattaforme di Big Data per applicazioni “data intensive”.
Obiettivo del seminario è introdurre piattaforme open source utilizzate per applicazioni “data intensive”, come ne caso dei big data satellitari: processamento di grosse moli di dati a fini di analisi o estrazione di conoscenza attraverso tecniche di Machine Learning
La partecipazione è gratuita.

4/10/2018

10/10 – Introduzione all’uso e alle applicazioni con droni

Mercoledì 10 Ottobre 2018 alle ore 10:00 presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo in via Giacomo Peroni 442/444, si svolgerà il seminario
Introduzione all’uso e alle applicazioni con droni.
I droni rappresentano l’ultima frontiera per l’acquisizione di immagini e di dati al suolo. Il FabSpace organizza una sessione di training per l’introduzione all’uso e alle applicazioni con droni. Il training è rivolto a tutti coloro che intendano avvicinarsi al tema. Nella lezione verranno presentate le caratteristiche dei droni multirotore e ad ala fissa, discutendone le potenzialità applicative in vari ambiti professionali. Inoltre, verrà introdotta la normativa ENAC che regola l’utilizzo di questi mezzi focalizzando sulle problematiche e le sanzioni associate ad un uso improprio.
La partecipazione è gratuita.

 


17/09/2018

19/09 – Introduzione al Processing Interferometrico SAR

Tornano gli appuntamenti #FabSpace allo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova!
Mercoledì 19 Settembre 2018 alle ore 10:00 si terrà, presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo in via Giacomo Peroni 442/444, il seminario “Introduzione al Processing Interferometrico SAR per la creazione di Modelli Digitali del Terreno per la Progettazione di Opere ed Infrastrutture”.

L’obiettivo del seminario è introdurre, attraverso un esempio applicativo, l’implementazione del workflow interferometrico SAR per la produzione di mappe digitali di elevazione del terreno. L’applicazione verrà sviluppata introducendo i partecipanti all’uso del software open source ESA SNAP.

È consigliabile la disponibilità del proprio notebook su cui il software verrà istallato durante il seminario.

Si richiede la registrazione mediante il link seguente.
La partecipazione è gratuita.

 


6/09/2018

FabSpace 2.0 Venezia Organises the Copernicus Hackathon “Supporting Sustainable Development 2030” in Collaboration with Lazio Connect and iXitaly at Villa Giovannina, Treviso, Italy

 

FabSpace 2.0 Venezia – IEST – officially announced the Copernicus Hackathon “Supporting Sustainable Development 2030” to be held on the 5th – 7th of October 2018 at Villa Giovannina, Treviso, Italy. The programme is promoted by the European Commission and managed in Italy by IEST – Institute for Technological Development, in collaboration with Lazio Connect, iXitaly and the international network of FabSpace 2.0.

The Hackathon is structured for participants to find solutions, through the use of Copernicus satellite data to solve problems related to water, climate change, and energy to improve the quality of life.

48 hours of brainstorming session supported by experts in the various field including marketing and business development that will assist participants in acquiring methods and tools and turn participants´ ideas into a prototype.

The best idea, which can become businesses, will be brought to the European Commission and supported to win the € 50,000.00 prize with the Copernicus incubation program. The participants will work together with tutors and mentors to “accelerate” the development of their projects and acquire the ability to present the project to potential investors / partners / clients / users.

The challenges are related to:

  • ENERGY – Ensure access to sustainable, reliable, sustainable and modern energy for all;
  • HUMANITY – To make cities and human settlements inclusive, safe, resilient and sustainable;
  • CLIMATE CHANGE – To act urgently to combat climate change and its impact;
  • WATER – Preserving and sustainable use of the oceans, seas and marine resources for sustainable development;
  • GLOBAL PARTNERSHIP – Strengthen the means of implementation and revitalise the global partnership for sustainable development.

At the end of the First Copernicus Hackathon the jury will reward the best ideas, that could be consider as business, with a value package of € 30,000.00 and will accompany them on the international scene.

Participation is free; however, as the number of seats available is limited, the organiser will send confirmation of participation. The detail registration and to find out more about the agenda please visit: http://www.ie4st.it/hackathon2018

 

About FabSpace:

FabSpace 2.0 is the open-innovation network for geodata-driven innovation – by leveraging Space data in particular, in Universities 2.0.

Its Work programme topic addressed INSO-4-2015: Innovative schemes for open innovation and science 2.0 b) Academia- Business/Public/CSO knowledge co-creation Coordination and support action. The FabSpace 2.0 project aims at making universities open innovation centres for their region and improving their contribution to the socio-economic and environmental performance of societies.

To achieve these general objectives, the FabSpace 2.0 project offers to concentrate on one research area with high expected socio-economic impact: data-driven innovation, with a particular attention to Earth observation data.

In the six European regions covered by the consortium, partner universities work together with co-located Business Incubation Centres of the European Space Agency (ESA BICs). ESA BICs aim at inspiring entrepreneurs to turn space-connected business ideas into commercial companies, and provide technical expertise and business-development support.

This consortium, completed by TerraNIS – the French company that operates the European Group of Enterprises for a Network of Information Using Space (EUGENIUS) – and IDGEO – provisioning continuous trainings in Geomatics – and the European Business Network (EBN), will be a key success factor for the project.

In addition, FabSpace 2.0 selected 14 new FabSpaces in December 2017 located in various countries worldwide including France, Italy, Czech Republic, Spain, Lithuania, Armenia, Cyprus, The Netherlands, and Cameroon. These new FabSpaces expanded the FabSpace 2.0 network from its first founder FabSpaces in France, Belgium, Germany, Italy, Greece, and Poland. The international opening of the FabSpace 2.0 network is underway and will be extended worldwide.    

This project began on March 1st 2016 and will last 3 years. It is under the lead of Univ. Toulouse III – Paul Sabatier (UPS). For more information, visit https://www.fabspace.eu.

 


20/06/2018

FabSpace: Introduzione al boot camp di preincubazione ESA BIC Lazio

Obiettivo del boot camp è quello supportare lo creazione di una nuova generazione di startup digitali attraverso un percorso di preicubazione per sostenere idee imprenditoriali che utilizzino i dati di osservazione della Terra, open data e nuove tecnologie digitali.

Il percorso ricomprende le seguenti tematiche: business model design e validazione, strategia di business, pianificazione economico-finanziaria, task planning.

L’appuntamento è il 27 giugno alle ore 10 presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova.

Registrati qui! https://www.eventbrite.it/e/biglietti-fabspace-introduzione-al-boot-camp-di-preincubazione-esa-bic-lazio-47168421017

 

I colleghi dello Spazio Attivo Roma Tecnopolo iniziano un percorso di boot camp finalizzato a chiarire insieme a te gli aspetti legati alla definizione e alla fattibilità della tua idea #FabSpace!

Ci sono due livelli.

  1. Il primo livello (europeo), attraverso dei tutorial online, disponibili fino al 28 giugno pv su tematiche tecniche (come ad es. data analytics and Cloud Computing, introduction to GIS, Introduction to SAR Data, using geospatial data for land planning policies etc) attraverso piattaforma Moodle del partner greco del progetto FABSPACE (Corallia) e grazie anche a contributi tecnici dell’Università di Roma Tor Vergata. Di sotto trovi le indicazioni per l’accesso alla piattaforma.
  2. Il secondo livello (locale) sarà in aula, all’interno degli incontri periodici che solitamente organizziamo presso il nostro Spazio Attivo Roma Tecnopolo e avrà temi legati a sviluppi imprenditoriali (come ad esempio business model design e validazione, strategia di business, pianificazione economico-finanziaria, task planning) al fine di valutare la fattibilità per un progetto imprenditoriale e fonti di finanziamento necessarie. Tieniti pronto: il primo sarà il prossimo 27 giugno mattina.

 

A questo punto ti viene chiesto:

  • di segnalarci la tua registrazione alla piattaforma Moodle o di eventuali problemi di accesso (ci interfacciamo con il partner di progetto se necessario);

  • partecipare ai nostri incontri locali al fine di supportarti al meglio, nel caso tu voglia sviluppare la tua idea imprenditoriale.

1st step:

Create a user account:http://moodle.corallia.org/course/view.php?id=12  

2nd step:

Have a access to the material of the 2nd FabSpace Bootcamp: http://moodle.corallia.org/login/index.php

3rd step:

Join the Q&A Session on noon at 13:00-14:00 CET: http://moodle.corallia.org/mod/bigbluebuttonbn/view.php?id=217

 

 

Questi i contatti

FABSPACE TEAM

SPAZI ATTIVI E OPEN INNOVATION

OPEN INNOVATION HUBS

Lazio Innova S.p.A.
VIA GIACOMO PERONI, 442-444

00131 ROMA

fabspace@lazioinnova.it

www.lazioinnova.it


8/06/2018

Introduzione al Climate Change

Introduzione al Climate Change: valutare l’impatto locale del Global Warming con il supporto di dati satellitari.

Continuano gli appuntamenti #FabSpace allo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova: obiettivo del seminario è introdurre il tema del Climate Change con i modelli, le problematiche e le previsioni a esso connesse. Si focalizzerà l’attenzione sul supporto che i dati satellitari possono offrire per valutare l’impatto locale del Global Warming, con particolare riferimento al calcolo della temperatura superficiale.

L’appuntamento è mercoledì 20 giugno 2018 alle ore 10 presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova. Registrazione su https://www.eventbrite.it/e/biglietti-fabspace-introduzione-al-climate-change-valutare-limpatto-locale-del-global-warming-con-il-supporto-46876284228

 

 


5/06/2018

FABSPACE Italy: Environmental monitoring challenge submission

Background

Il suolo è dove crescono le piante che entrano nel ciclo alimentare e che contribuiscono a mantenere l’equilibrio degli elementi costituenti l’aria; il suolo è anche il luogo dove spesso si verificano fenomeni generati dall’uomo che determinano l’inquinamento dello stesso, dell’aria e delle acque interne e marine. L’inquinamento del suolo sta diventando sempre più comune a causa della presenza di sostanze e rifiuti generati dall’uomo. Mentre i rifiuti generati dal ciclo vitale degli animali contribuiscono alla vitalità del suolo, quelli prodotti dall’uomo contengono sostanze chimiche tossiche che non si trovano in natura e che sono difficilmente biodegradabili. Le sostanze prodotte dall’uomo che inquinano il suolo sono principalmente generate da attività industriali, attività agricole e deposito di rifiuti.

Il riscaldamento globale, la cementificazione delle coste e l’eccessivo uso di composti azotati in agricoltura sono tra le cause principali di compromissione dello stato della qualità delle acque interne e marino- costiere. In questo contesto, le attività di monitoraggio dei bacini idrici, rappresentano un valido strumento per la conoscenza dello stato dell’ambiente acquatico e un importante supporto alla pianificazione territoriale ai fini della prevenzione e dell’eventuale risanamento. Lo stato della qualità delle acque delle coste e dei bacini idrici del Lazio, come nelle altre regioni italiane, viene tenuto sotto stretto controllo al fine di monitorare e contrastare per quanto possibile il fenomeno dell’eutrofizzazione delle acque, ovvero di abbondanza di sostanze a effetto fertilizzante. L’eccessiva concentrazione di sostanze nutrienti, coadiuvata dall’aumento delle temperature medie delle acque e dall’assenza di locale sufficiente dinamismo delle acque, favorisce la proliferazione incontrollata di alghe, anche di specie tossiche, che comporta l’alterazione della qualità delle acque, con un deficit della concentrazione di ossigeno. Oltre ai costi onerosi da sostenere per le analisi in situ, la proliferazione algale nociva ha conseguenze negative anche sulla pesca. Per avere un ordine di grandezza, si stima che in Europa il costo totale della proliferazione algale nociva per la pesca ammonti a oltre 150 milioni di euro l’anno, di cui le perdite dirette di prodotti vendibili per il settore dei mitili variano nell’ordine delle decine di milioni di euro l’anno.

L’aria è l’elemento naturale che consente all’uomo e agli animali di respirare e alle piante di svolgere le loro funzioni vitali. L’inquinamento dell’aria consiste in un’alterazione della sua composizione con immissione di composti in concentrazione tali da essere dannosi per la vita dell’uomo, degli animali e delle piante.

I composti alteranti la qualità dell’aria sono soggetti a dinamismo e dispersione in atmosfera. Grazie all’azione dei venti, ad esempio, i fumi e il particolato generati dagli incendi possono raggiungere diverse decine di chilometri sopra città e aeree geografiche anche molto vaste e lontane dal luogo di generazione.

Challenge

I dati satellitari di diverso tipo consentono una visione d’insieme dei diversi problemi e possono essere integrati con dati da sensori e indagini in situ, che forniscono riscontri puntuali e permettono di tarare gli algoritmi di elaborazione applicati ai dati satellitari. Combinando i dati satellitari con i dati in situ è possibile quindi ottenere una spazializzazione corretta dei fenomeni rilevati, ottimizzando le prestazioni del monitoraggio su vaste aree e contenendo i costi per la raccolta e l’analisi dei dati.

Da quanto sopra descritto è evidente che spesso i fenomeni di inquinamento di suolo, acque e aria sono tra loro strettamente connessi e interdipendenti per cui anche le attività di monitoraggio dell’inquinamento di uno dei tre elementi possono essere tra loro combinate per una migliore comprensione delle cause che li generano e dei rischi conseguenti per la salute umana e per la degrado dell’ambiente.

Lazio Innova e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, partner locali del progetto europeo FabSpace 2.0 (finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Horizon 2020), in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio (ARPA Lazio), l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana lanciano la presente challenge per fare scouting e selezionare soluzioni innovative per il monitoraggio dell’ambiente nei diversi suoi comparti: suolo, acqua e aria. I fenomeni di interesse per tale challenge includono perciò sia fenomeni naturali sia attività antropiche.

I fenomeni di interesse per tale challenge includono, ma non sono limitati a questi, i seguenti:

  • suolo: monitoraggio di cumuli sospetti di rifiuti ai fini della prevenzione di incendi dolosi; monitoraggio del riutilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura, verificando il rispetto dei limiti di legge delle aziende aggiudicatrici; aggiornamento di cartografia obsoleta attualmente ancora oggi adottata come riferimento;
  • acque: monitoraggio di anomalie in acqua, con particolare riferimento a fioriture di cianobatteri e alghe tossiche in acque interne e marino-costiere; mappatura dei bassi fondali marino-costieri, distinguendo peculiarità quali vegetazione, tipo di substrato, etc.; detection delle microplastiche in acque interne e marino-costiere;
  • aria: monitoraggio della dispersione di sostanze inquinanti generate dalle combustioni durante gli incendi di cui al primo punto del comparto suolo e incendi di siti ad impatto rilevante sul territorio.

Le proposte elaborate devono essere in grado di generare soluzioni, prodotti e servizi basati sull’uso dei dati satellitari ed altri dati per la geo-informazione. Alla challenge possono partecipare tutti gli studenti, i ricercatori, gli sviluppatori, i professionisti, i consulenti, le startup a carattere innovativo costituite e/o costituende che intendano proporsi come Environmental Innovators per monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici e del fattore antropico sulle acque interne e/o marino costiere, sul suolo e sull’aria del territorio regionale ed entrare in contatto con una rete di attori locali quali università, business partner e autorità pubbliche.

Nel caso di startup non ancora costituite, verranno privilegiate le proposte ricevute da parte di team piuttosto che di singoli individui.

Percorso

Fino al 13 luglio candidati interessati potranno contattare Lazio Innova e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ricevendo informazioni e assistenza sulla challenge, avendo l’opportunità di verificare la fattibilità della loro idea attraverso:

  1. incontri formativi, testimonianze, networking relativi alle attività del FabSpace;
  2. tutorship;
  3. accesso al FabSpace presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e accesso a postazioni di lavoro presso il Talent Working di Lazio Innova, Spazio Attivo Roma Tecnopolo.

I partecipanti saranno invitati il 19 luglio a presentare la loro proposta davanti a una giuria composta dai partner e da stakeholder locali (esperti di geo-informazione, ambientali e business) che selezionerà i vincitori a proprio insindacabile giudizio.

Modalità di partecipazione

L’outcome atteso dalla presente Challenge è costituito da un documento (max 10 pagine o 10 slide) che descriva il problema affrontato, la metodologia usata, l’eventuale mock-up e che contenga una sintetica descrizione del team, dell’idea progettuale e della sostenibilità economica. In particolare, la soluzione dovrà mostrare una fattibilità tecnica oltre ad una prospettiva commercialmente valida.

Ogni partecipante dovrà inviare, entro 13 luglio, la documentazione ai seguenti indirizzi e-mail: info@fabspace.uniroma2.it e
 fabspace@lazioinnova.it.

L’oggetto del messaggio di posta elettronica dovrà essere “FABSPACE Italy: Environmental monitoring challenge submission”.

Valutazione

La valutazione avverrà sulla base dei seguenti criteri:

  • la metodologia utilizzata e descritta dai partecipanti, tenendo conto della chiarezza, della completezza,dell’uso delle informazioni geografiche e delle componenti innovative (50%);
  • la rilevanza della soluzione anche per il territorio regionale del Lazio (30%);
  • la sostenibilità della soluzione e la qualità del progetto di business model (20%).

Premio

Le soluzioni migliori verranno selezionate per prendere parte al Bootcamp del progetto FabSpace 2.0, inteso come periodo intensivo che punta a fornire ai partecipanti i concetti e le fondamentali conoscenze tecniche ed imprenditoriali e che li aiuteranno a trasformare le proprie idee in un business model innovativo. Le attività di Bootcamp includeranno pertanto ulteriore supporto tecnico da parte dal FabSpace come anche formazione su come validare la soluzione proposta e rafforzare gli aspetti imprenditoriali della propria soluzione (business plannning, composizione di team, fund raising, networking). Inoltre, per i progetti selezionati, sarà possibile valutare con l’ESA BIC Lazio (Spazio Attivo Roma Tecnopolo) l’elaborazione di un Business Plan per essere in grado di proporre domanda di incubazione all’interno del programma ESA BIC ed il relativo incentivo economico.

Dataset e assistenza

L’area di interesse è rappresentata dalla fascia costiera della Regione Lazio, dai bacini idrici e dall’entroterra laziale. Per i dati relativi alla challenge i partecipanti potranno verificare la disponibilità di open data satellitari e geo-data, contattando il FabSpace dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Contatti e domande

Per ulteriori informazioni ed ulteriori domande è possibile contattare il FabSpace locale agli indirizzi:

info@fabspace.uniroma2.it
fabspace@lazioinnova.it
Il team del FabSpace presso l’Università di Roma Tor Vergata e presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova saranno a disposizione per fornire supporto per partecipare alla presente challenge.


26/03/2018

FabSpace: Programmazione Android con geo-data

Sarà Leonardo De Laurentiis, dottorando in Computer Science, Control and GeoInformation Doctorate, il docente del primo appuntamento del 28 marzo di training Fabspace 2.0, proseguendo l’attività di formazione che il programma europeo ha come pilastro nella diffusione e utilizzo dei dati di osservazione della Terra.

Entro l’estate 2018 sono previsti una decina di incontri sui diversi temi:  sviluppo di APP, introduzione alla meteorologia e satelliti meteo, Copernicus, introduzione alle reti neurali, telerilevamento, ecc

Il 28 marzo alle ore 10 nello Spazio Attivo di Lazio Innova Roma Tecnopolo si parlerà di Programmazione Android con geo-data: dalle componenti principali di sviluppo, alla programmazione ufficiale Android, allo studio e potenziali utilizzi di App in ambito Earth Observation.

È consigliabile portare con se il proprio notebook con AndroidStudio installato.

Registrati all’evento su Eventbrite

 


20/02/2018

L’attività dei nuovi 14 FabSpace inizia a Varsavia.

L’incontro per il primo workshop 2018 del progetto FabSpace2.0 ha permesso la compartecipazione di pratiche virtuose e la diffusione dello spirito FabSpace tra i nuovi arrivati. 

E ci sono i 4 nuovi FabSpce in Italia a rafforzare il network nazionale.

Dopo aver selezionato 14 nuovi FabSpace in vari paesi in tutto il mondo alla fine del 2017, il progetto FabSpace2.0 ha ufficialmente inaugurato la prima attività compartecipata dei 14 nuovi FabSpace durante il workshop FabSpace2.0 su “Sharing Practices To Spread the FabSpace Spirit”. Il workshop si è tenuto il 31 gennaio scorso, presso il Centro per Innovazione e Gestione del Trasferimento Tecnologico dell’Università di Varsavia in Polonia.

Durante il workshop, sono state usate le tre parole chiave: innovazione, simulazione e Osservazione della Terra (Earth Observation – EO). Il progetto FabSpace2.0 punta a stimolare l’uso innovativo e apertoaperto dell’Osservazione della Terra (tra le università, la società civile, le istituzioni pubbliche o le aziende) per rendere il nostro pianeta un posto migliore in cui vivere condividendo l’utilizzo dell’osservazione della Terra (esperti, dati, software) con altre comunità. Questo obiettivo può essere raggiunto fornendo attività di formazione, seminari, eventi di innovazione, opendays, infrastrutture, comunicazione, ecc

Il workshop ha inoltre puntato particolarmente a condividere buone pratiche riguardo la strategia consapevole locale e operativa. A questo proposito il consorzio FabSpace2.0 si è detto pronto ad assistere allo sviluppo di una strategia di crescita comprensiva per i nuovi FabSpace. Questi saranno di grande aiuto nel consolidamento in tutto il mondo della missione del progetto FabSpace2.0, favorendo la disseminazione e guidando alla risoluzione delle loro necessità gli utenti finali nel campo delle applicazioni basate su Osservazione della Terra e geo-data.

Ecco la lista dei nuovi FabSpace, tra cui i nuovi 4 italiani provenienti da Torino, Pavia, Venezia, L’Aquila.

  • Venezia FabSpace (Italy) – IE4ST – Istituto Europeo per lo Sviluppo Tecnologico, Venezia;
  • Torino FabSpace (Italy) – Politecnico di Torino, ITHACA, Torino;
  • LAquila FabSpace (Italy) – Centro di Eccellenzaro Eccellenza CETEMPS, dell’università dell’Aquila, L’Aquila;
  • Pavia FabSpace (Italy) – Università Degli Studi di Pavia, Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione, Pavia;
  • Bordeaux FabSpace (France) – Bordeaux INP, NSEIRB-MATMECA School of Engineers, Talence;
  • Brest FabSpace (France) – GIS Bretagne Télédétection (IMT Atlantique), InnovationBrest, Plouzané;
  • Nice FabSpace (France) – Université Côte d’Azur Le Grand Château, Faculty of Sciences; SKEMA Business School Nice;
  • Prague FabSpace (Czech Republic) – Czech University of Life Sciences Prague, Prague;
  • Castellon de la Plana FabSpace (Spain) – Universitat Jaume I, Institute of New Imaging Techniques Castellon de la Plana;
  • Vilnius FabSpace (Lithuania) – Vilnius University, Faculty of Chemistry and Geosciences, Institute of Geosciences Vilnius;
  • Yerevan FabSpace (Armenia) – National Academy of Sciences of The Republic of Armemia, Institute For Informatics and Automation Problems, Yerevan;
  • Yaoundé FabSpace (Cameroon) – EUREKA Geo, Institute de Formation Professionnelle Spécialisé dans les métiers de la Géomatique;
  • Limassol FabSpace (Cyprus) – Cyprus University of Technology, Eratosthenes Research Center, Limassol;
  • Noordwijk FabSpace (The Netherlands) – Space Solutions Foundation and Wageningen University and Research, Earth Informatics, Noordwijk.

 

Durante il workshop di Varsavia a cui hanno partecipato i sei componenti del consorzio e i ricercatori dei nuovi FabSpaces provenienti da Francia, Italia, Repubblica Ceca, Spagna, Lithuania, Armenia, Cipro, Olanda e Camerun, il project coordinator Josiane Mothe dell’università di Tolosa III – Paul Sabatier (UPS) ha ribadito di essere molto felice di dare il benvenuto ai rappresentanti dei nuovi FabSpaces: “Li ho trovati molto motivati. Sono convinta che avranno molto successo nella diffusione dello spirito di FabSpace. Posseggono applicazioni complementari rispetto ai FabSpace fondatori. Questa è una reale opportunità per diffondere il concetto di FabSpace”.

Dopo l’inaugurazione ufficiale, ogni FabSpace potrà offrire il servizio di ‘Space Science Shop’ che accoglie le necessità e le sfide degli stakeholders (organizzazioni sociali, autorità pubbliche, industrie) collegandole ai domini applicativi dell’uso dell’Osservazione della Terra e della navigazione satellitare; per esempio, agricoltura e foreste; energia; ambiente ed efficienza delle risorse; sistemi di trasporto intelligenti; smart city; benessere e salute. Lo scopo finale è fornire un supporto indipendente alla ricerca partecipata per rispondere a dubbi e preoccupazioni degli stakeholders, offrendo un approccio dettato dalla domanda con modalità bottom-up ai servizi offerti dal FabSpace e alle richieste provenienti dagli stessi stakeholders.

“Noi siamo molto fieri dell’ingresso dei 4 nuovi FabSpace italiani nel network europeo, perché provengono da importanti università ed enti di ricerca con attività significative nel settore dell’Osservazione della Terra – sottolinea Fabio Del Frate, responsabile del progetto per l’Italia e professore presso la Facoltà di Ingegneria dell’università di Roma “Tor Vergata” – Grazie all’ampliamento dei FabSpace sul territorio italiano e grazie allo stretto lavoro con Lazio Innova, nostro partner di progetto, è possibile affermare che il progetto FabSpace2.0 diviene strategicamente rilevante a livello nazionale”.

Al tempo stesso Bernardo De Bernardinis, delegato nazionale in Copernicus e coordinatore dello User Forum Nazionale, ha sottolineato l’importanza del network FabSpace: “Lo User Forum Nazionale di Copernicus ha chiesto al network italiano dei Fabspace di integrarsi strutturalmente e attivamente nel quadro dei soggetti coinvolti e delle attività portate avanti nell’ambito dei Copernicus Relays e Academy. Questo al fine di contribuire con i suoi laboratori per l’open innovation a far crescere la conoscenza e la consapevolezza dell’utilità della progressiva adozione da parte delle diverse e molteplici comunità degli utenti nazionali di Copernicus di applicazioni, anche operative, di dati e informazioni satellitari e in generale dell’Osservazione della Terra”.

Esprime soddisfazione Frank Marzano, Direttore del Centro di Eccellenza CETEMPS dell’Università dell’Aquila, uno dei nuovi FabSpace italiani: “Pensiamo che il CETEMPS possa contribuire in maniera complementare alla attività degli altri FabSpace, in particolare di quelli italiani. Insieme ai nostri partners HIMET e LACR, vediamo il network FabSpace come un volano per accrescere le sinergie e l’innovazione, dal livello locale fino a quello internazionale.”

Con un breve intervento dal nuovo FabSpace di Pavia, Fabio Dell’Acqua ha evidenziato come l’accesso alla rete FabSpace rappresenti una grande opportunità per il sistema pavese dell’innovazione. Le diverse idee imprenditoriali a tema spaziale nate in questo contesto troveranno nella rete FabSpace nuove opportunità di sviluppo e crescita verso una prospettiva globale.

Piero Boccardo, professore presso il Politecnico di Torino e direttore dell’Associazione ITHACA, considera l’iniziativa di estremo interesse alla luce della proficua collaborazione che in ITHACA stanno approfondendo i due soci Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo: “L’iniziativa può costituire il legame tra l’Associazione e le realtà imprenditoriali del territorio allo scopo di utilizzare proficuamente i dati di osservazione della terra per la prototipazione di nuovi servizi e prodotti.”

 

I nuovi FabSpace e i FabSpace fondatori fanno parte del network internazionale FabSpace2.0 che sarà lanciato all’inizio del 2019 e la cui natura giuridica sarà definita in base ai risultati del rapporto sulle iniziative europee e non europee con cui FabSpace 2.0 può creare sinergie. A questo scopo, le iniziative già esistenti principalmente in Europa saranno monitorate e saranno definite possibili azioni. Considerato il particolare valore aggiunto dei dati di Osservazione della Terra e dei servizi di navigazione satellitare nei paesi con minori servizi a terra (come ad esempio i paesi in via di sviluppo), particolare attenzione sarà inoltre data proprio ai paesi in via di sviluppo dal momento che ci si aspetta che il loro mercato delle imprese cresca. Alla fine, il network FabSpace sarà esteso in tutto il mondo.

 


10/11/2017

FABSPACE Italy: Climate change challenge submission

BIC Lazio e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, partner locali del progetto europeo FabSpace 2.0, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea, l’Agenzia Spaziale Italiana e la società e-GEOS (Telespazio/ASI), lanciano una CHALLENGE per selezionare soluzioni innovative che possano prevenire e mitigare i cambiamenti climatici e i fenomeni correlati.

COSA
Le proposte elaborate devono essere in grado di generare soluzioni, prodotti e servizi basati sull’uso dei dati satellitari ed altri dati per la geo-informazione.

DOVE
Le sfide possono essere indirizzate al controllo ambientale ed alla resilienza delle grandi città, come anche verso quegli ambiti interessati dai cambiamenti climatici, come l’agricoltura, la silvicoltura, l’energia, il turismo, la gestione delle emergenze. I fenomeni di interesse includono anche eventi di inondazione, di siccità, di salute ed in generale di monitoraggio dell’impatto degli eventi meteorologici sulle attività umane, ecc.

CHI
Alla challenge possono partecipare studenti, ricercatori, sviluppatori, professionisti, consulenti, startup a carattere innovativo costituite e/o costituende che intendano proporsi come “Climate Innovators” per rendere il territorio regionale più resiliente ai cambiamenti climatici.
Nel caso di startup non ancora costituite, verranno privilegiate le proposte ricevute da parte di team, piuttosto che di singoli individui.

IL PERCORSO
I candidati interessati possono contattare BIC Lazio e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata fino all’11 dicembre 2017 per chiedere informazioni e assistenza sulla challenge. Avranno modo di verificare la fattibilità della propria idea attraverso:

  • incontri formativi, testimonianze, networking relativi alle attività del FabSpace;
  • tutorship;
  • accesso al FabSpace presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e a postazioni di lavoro presso il Talent Working di BIC Lazio, Spazio Attivo Roma Tecnopolo.

I partecipanti saranno invitati il 15 dicembre 2017 a presentare la loro proposta davanti a una giuria composta dai partner e da stakeholder locali (esperti di geo-informazione e di business) che selezionerà i vincitori a proprio insindacabile giudizio.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Le persone interessate dovranno preparare un documento (max 10 pagine o 10 slide) che descriva il problema affrontato, la metodologia usata, l’eventuale mock-up e che contenga una sintetica descrizione del team, dell’idea progettuale e della sostenibilità economica.

La documentazione deve essere inviata ai seguenti indirizzi e-mail: info@fabspace.uniroma2.itfabspace@biclazio.it.

Hai tempo fino l’11 dicembre 2017.

L’oggetto del messaggio dovrà essere “FABSPACE Italy: Climate change challenge submission”.

 

PREMIO
Le soluzioni migliori prenderanno parte al Bootcamp del progetto FabSpace 2.0
I progetti selezionati beneficeranno inoltre di un periodo di preincubazione presso ESA BIC Lazio
(Spazio Attivo Roma Tecnopolo).


3/11/2017

Get ready for the FabSpace Bootcamp on Monday 6th of November!

 

The FabSpace Bootcamp starts on Monday 6th of November providing an intensive business training programme which will help you to develop your ideas and turn them into a business.

What is included ?

The FabSpace Bootcamp includes technological and business trainings offered by distinguished professionals from the 6 countries [Greece, France, Germany, Italy, Poland and Belgium] participating in FabSpace. Indicatively, the workshops will cover the following topics: Business Model Design, Project Management, Image Processing, Machine Learning Techniques, Space Innovation Management, Corporate Communication and Public Relations, Technical session on Earth Observation, and others. Download the FabSpace Bootcamp Programme.

When?

The FabSpace Bootcamp will start on Monday November 6th and will end on Thursday November 30th. The live Q&A session /workshops will be held every afternoon from 17:00-18:00 CET and will offered online via MOODLE Platform. During the live Q&A session /workshops you will have the opportunity to discuss with the lecturer and get answers to your questions.

In order to be prepared for the session we recommend you to watch the recorded presentation of each course which are already available on MOODLE Platform.

How to enter on MOODLE Platform?

In order to have access on MOODLE you may create a user account here. Platform’s administrator will give you access to FabSpace Courses immediately.

To join the live Q&A session every afternoon you have to log in on MOODLE, visit the course of each day according to the schedule and press the “Big Blue Button” entitled “live Q&A session” under the course’s description box.

For any additional question you may contact us at  info@fabspace.uniroma2.it

 


31/10/2017

9/11 – Training – Introduzione all’uso e alle applicazioni con droni

 

il FabSpace italiano, gestito dall’ Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e da BIC Lazio, è il centro di competenza per l’uso dei dati satellitari, appartenente al network di innovazione legato ai geodata e ai dati spaziali che ha avviato una serie di centri in Europa – i FabSpace – aperti al pubblico e dedicati allo sviluppo di applicazioni e servizi innovativi in settori quali ad esempio: agricoltura di precisione, trasporti, assicurazioni, monitoraggio ambientale, turismo, servizi per smart city, cambiamenti climatici, etc.

I droni rappresentano l’ultima frontiera per l’acquisizione di immagini e di dati al suolo. Il FabSpace organizza una sessione di training per l’introduzione all’uso e alle applicazioni con droni. Il training è rivolto a tutti coloro che intendano avvicinarsi al tema. Nella lezione verranno presentate le caratteristiche dei droni multirotore e ad ala fissa, discutendone le potenzialità applicative in vari ambiti professionali. Inoltre, verrà introdotta la normativa ENAC che regola l’utilizzo di questi mezzi focalizzando sulle problematiche e le sanzioni associate ad un uso improprio.

PARTECIPA ANCHE TU E REGISTRATI AL LINK CHE TROVI SOTTO!

09 novembre 2017, H 9:30-13:00 – BIC Lazio, Spazio Attivo Roma Tecnopolo – Via Giacomo Peroni 442-444, Roma

Per partecipare iscriviti su: https://fabspace-uso-e-applicazioni-droni.eventbrite.it

Ai partecipanti è richiesto di portare il proprio pc portatile laptop.

Sarà rilasciato attestato di partecipazione.


19/10/2017

26/10 – Training – Telerilevamento e cambiamenti climatici

il FabSpace italiano, gestito dall’ Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e da BIC Lazio, è il centro di competenza per l’uso dei dati satellitari, appartenente al network di innovazione legato ai geodata e ai dati spaziali che ha avviato una serie di centri in Europa – i FabSpace – aperti al pubblico e dedicati allo sviluppo di applicazioni e servizi innovativi in settori quali ad esempio: agricoltura di precisione, trasporti, assicurazioni, monitoraggio ambientale, turismo, servizi per smart city, cambiamenti climatici, etc.

Il FabSpace organizza una sessione di training per introdurre il caso applicativo del telerilevamento ai cambiamenti climatici. La sessione è rivolta alla comunità dei possibili utenti, studenti, sviluppatori, start-up, professionisti ed attori pubblici che intendano apprendere i concetti base della conoscenza derivante dall’Osservazione della Terra relativa ai meccanismi che regolano il clima e i fattori che ne influenzano il suo cambiamento. Alluvioni e siccità, nello specifico, sono fenomeni in crescita anche nella nostra regione come nel mondo e che causano ogni anno migliaia di vittime e danni ingenti alle economie locali. In questo contesto, il telerilevamento satellitare rappresenta un importantissimo valore aggiunto per l’implementazione della risposta agli eventi e di modelli previsionali finalizzati a contrastarne e mitigarne gli effetti.

La sessione sarà tenuta dalla startup Latitudo 40, incubata presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo (ESA BIC Lazio); è prevista anche una esercitazione pratica ed ai partecipanti è richiesto di portare il proprio pc portatile laptop, possibilmente con il software open source Snap installato (download)

Programma

1) Introduzione al telerilevamento per il monitoraggio ambientale

2) Monitoraggio delle alluvioni

3) Monitoraggio delle risorse idriche

4) Esercitazione: monitoraggio di alluvioni attraverso l’utilizzo di dati SAR

PARTECIPA ANCHE TU E REGISTRATI AI LINK CHE TROVI SOTTO!

26 ottobre 2017, H 10:00-13:00 – BIC Lazio, Spazio Attivo Roma Tecnopolo – Via Giacomo Peroni 442-444, Roma

Per partecipare iscriviti su: https://fabspace_telerilevamento_cambiamenti_climatici.eventbrite.it

Sarà rilasciato attestato di partecipazione.


10/10/2017

16/10 – SmallTalk – CLIMATE FROM SPACE: ESA Climate Change Initiative

Il cambiamento climatico è probabilmente la più grande sfida che l’uomo deve affrontare nel ventunesimo secolo. Le osservazioni dallo spazio forniscono informazioni uniche che aiutano notevolmente la comprensione e la gestione del cambiamento climatico. È sempre più chiaro che queste osservazioni sono critiche, ma ancora non esiste, come nel caso della meteorologia, un programma sostenibile coordinato che garantisca loro di essere a disposizione di tutti. Inoltre, la natura del problema richiede che tali dati siano adeguatamente conservati per lunghi periodi di tempo.
Per rispondere a questa esigenza, l’ESA ha avviato una iniziativa conosciuta come ESA CLIMATE CHANGE INITIATIVE per fornire una risposta adeguata, completa e tempestiva ai requisiti estremamente impegnativi di prodotti satellitari a lungo termine per il clima.

Di tutto questo ci parlerà Pierre Philippe Mathieu del centro ESA/ESRIN di Frascati in un incontro presso il FabSpace, centro di competenza appartenente al network di innovazione legato ai geodata e ai dati satellitari e gestito dall’Università di Roma “Tor Vergata” e BIC Lazio.

E’ previsto un networking tea-time informale

SmallTalk – Climate from Space: ESA Climate Change Initiative
lunedì 16 ottobre 2017 ore 16.00
Spazio Attivo Roma Tecnopolo
Via Giacomo Peroni 442-444 -0131 Roma

Per partecipare registrarsi su Eventbrite tramite il link: https://fabspace-climate.eventbrite.it


5/10/2017

12/10- Training Day su Geoinformazione a BICLazio

Giovedì 12 ottobre a partire dalle 9:30 e fino alle 12:30 TrainingDay FabSpace2.0 sulla geoinformazione, organizzato da BIC Lazio e dalla Macroarea di Ingegneria dell’università di Roma “Tor Vergata”. Il seminario sarà opsitato presso il Tecnopolo Sapzio Attivo BIC, in via Giacomo Peroni 442-444. Necessaria la registrazione.

 

ll FabSpace italiano, gestito dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e da BIC Lazio, è il centro di competenza per l’uso dei dati satellitari, appartenente al network di innovazione legato ai geodata e ai dati spaziali che ha avviato una serie di centri in Europa – i FabSpace – aperti al pubblico e dedicati allo sviluppo di applicazioni e servizi innovativi in settori quali ad esempio: agricoltura di precisione, trasporti, assicurazioni, monitoraggio ambientale, turismo, servizi per smart city, cambiamenti climatici, ecc.

Il FabSpace organizza una sessione di training per l’introduzione alle tipologie ed uso dei dati per la geoinformazione. Il training è rivolto a tutti coloro che intendano avvicinarsi al tema, fornendo i concetti base sui sistemi di riferimento e sulle tipologie di dati per la geoinformazione che possono essere utilizzati per lo sviluppo di servizi ed applicazioni digitali innovative “Earth Observation based” ed informazioni utili per partecipare alle Challenge lanciate dal FabSpace.

PROGRAMMA

  • Tipologie ed uso dei dati per la geoinformazione
  • Sistemi di riferimento;
  • GIS (Geographic information system);
  • Dati satellitari
  • Open Data
  • Piattaforma e pacchetti software

Ai partecipanti è richiesto di portare il proprio pc portatile laptop.

Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

 

Necessaria la registrazione https://www.eventbrite.it/e/biglietti-fabspace-20-tipologie-ed-uso-dei-dati-per-la-geoinformazione-38617665477

 

trova la notizia su
https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6321617590485688320

https://www.facebook.com/biclazio/photos/a.184035141609120.47136.184032698276031/1697283943617558/?type=3&theater

https://twitter.com/BICLazio/status/915850505187885056

http://www.biclazio.it/it/home/fabspace-20-il-12-ottobre-tipologie-ed-uso-dei-.bic

 


8/08/2017

Chiuso per ferie

Il FabSpace osserva la chiusura di Ateneo 14-22/08/2017.

Buone Vacanze!

 


1/08/2017

Entra nel network FabSpace2.0!

Indetto il bando per aderire alla rete dei FabSpace europei: un nuovo viaggio verso l’innovazione guidata dai dati spaziali dell’Osservazione della Terra

 

Viviamo in un’era di in cui la disponibilità di dati è quasi illimitata, compresi i dati spaziali. Alla base dello sviluppo della nuova società basata sulla geo-informazione c’è la possibilità di interpretare quei dati traducendoli in informazioni utili e conoscenza.

Lo sviluppo sostenibile, l’utilizzo razionale degli spazi, l’innovatività europea: per raggiungerli è quindi essenziale la padronanza nell’utilizzo dell’enorme potenziale dei dati satellitari derivanti dall’Osservazione della Terra.

Per questo, il progetto europeo FabSpace2.0 è nato nel 2016 e ha coinvolto università e incubatori introducendo il concetto di centri aperti all’innovazione con l’utilizzo dei dati e dei geo-dati spaziali. La rete iniziale dei FabSpace2.0 in Europa coinvolge sei centri: Francia, Belgio, Germania, Italia, Grecia e Polonia; ciascuno dei quali composti da una università e da un ESA BIC (Business Incubation Centre) locali.

Ora la rete si sta espandendo e la tua Organizzazione può farne parte! Hai tempo fino al 30 settembre 2017!

 

Leggi la Call for Expression of Interest

Guarda i requisiti richiesti e i vantaggi per i nuovi partner e le modalità di applicazione

Utilizza la Application Form

 

 


19/05/2017

Al via la Local Challenge del progetto FabSpace 2.0 “Improve the planning, operation and maintenance of transport infrastructures”. Hai tempo fino al 30 giugno 2017

Come migliorare la manutenzione e il monitoraggio di strade, ponti e infrastrutture legate al trasporto in Italia, grazie a soluzioni innovative che utilizzino dati satellitari?

È questo l’obiettivo della Local Challenge del progetto FabSpace 2.0 che si rivolge a ricercatori, studenti, sviluppatori, data scientist e startup.
Questa è la Challenge del FabSpace italiano lanciata dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e da BIC Lazio.
Scopri di più consultando il testo della Challenge.

Non perdere l’occasione! Cogli l’opportunità di avvicinarti al mondo Earth Observation tramite il FabSpace che ti guiderà attraverso dati e tool di processamento open e gratuti. E grazie all’incubatore ESA BIC Lazio potrai creare la tua nuova startup digitale innovativa nell’ambito della Space Economy.

Hai tempo per partecipare fino al 30 giugno 2017 inviando la documentazione prevista all’indirizzo: info@fabspace.uniroma2.it

Per maggiori informazioni scrivi a: info@fabspace.uniroma2.it  e fabspace@biclazio.it


3/05/2017

FabSpace OPEN DAY 9/03: su YouTube gli interventi della giornata.

E le presentazioni scaricabili.

Il FabSpace Open Day è stato il primo appuntamento a Ingegneria Tor Vergata che ha illustrato come i dati acquisiti dai satelliti possano essere di ausilio nell’ambito di importanti attività: la protezione del territorio e dell’ambiente, la manutenzione e la progettazione delle infrastrutture, la gestione delle pratiche agricole, ad esempio, possono senza dubbio migliorare tramite l’accesso ai dati satellitari o alle informazioni geo-referenziate già disponibili nel mondo degli open-data.

Ecco quindi sul canale YouTube dell’università di Roma “Tor Vergata” gli interventi nella giornata di esperti appartenenti ai vari enti di ricerca nazionali e la presenza dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA e dell’Agenzia Spaziale Italiana – ASI. https://www.youtube.com/playlist?list=PLY2nDzrc942RDcmsIYTdIViJD4E8B7Gsz

In più l’intervista a Ursula Liliam Castillo Guevara, Secretary of General Assembly Committees del World Federation of United Nations Assocations, che ha partecipato all’evento.

Questo il programma della giornata con le presentazioni scaricabili

Saluti istituzionali

Maurizio Talamo (prorettore alla terza missione)
Giovanni Schiavon (Coordinatore della Macroarea di Ingegneria)

Il progetto Fabspace 2.0

Fabio Del Frate (Università di Roma”Tor Vergata”) http://160.80.86.93//public/PDF_macro/2-5-2017/Del_Frate.pdf
Roberto Giuliani (BIC Lazio) http://160.80.86.93//public/PDF_macro/2-5-2017/Giuliani.pdf

I dati e le infrastrutture

Pierre Philippe Mathieu (ESA) http://160.80.86.93//public/PDF_macro/2-5-2017/Mathieu.pdf
Walter Piperno (ASI) http://160.80.86.93//public/PDF_macro/2-5-2017/Piperno.pdf

Le possibili applicazioni

Salvatore Stramondo (INGV) http://160.80.86.93//public/PDF_macro/2-5-2017/Stramondo.pdf
Mattia Crespi (Sapienza Università di Roma) http://160.80.86.93//public/PDF_macro/2-5-2017/Crespi.pdf
Stefano Dietrich (CNR) http://160.80.86.93//public/PDF_macro/2-5-2017/Dietrich.pdf


28/04/2017

FabSpace 2.0 a SPACE APPS CHALLENGE 2017

Il 29 e il 30 aprile prossimi prende il via Space Apps Challenge 2017, una competizione che vede coinvolti team di 170 città che si sfideranno simultaneamente sulle challenge lanciate dalla National Aeronautics and Space Administration (Nasa) per creare soluzioni open source legate al miglioramento della vita sulla terra (https://2017.spaceappschallenge.org/challenges).

L’iniziativa – un hackathon aperto a scienziati, studenti, designer, storyteller, maker, esperti in nuove tecnologie e a tutti coloro che sono interessati allo spazio e a tutte le ricadute che le ricerche in ambito spaziale possono avere sulla vita sulla terra – promossa dalla Nasa, si terrà anche a Roma, dove è organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Space Apps Challenge è sponsorizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), da Bic Lazio, CloudSigma, Orange Business Services e Logica Informatica.

Nel corso della manifestazione verrà illustrato dai responsabili di Bic Lazio FabSpace 2.0, progetto finanziato dal programma europeo Horizon 2020 (partner italiani sono Bic Lazio e Università degli Studi di Roma Tor Vergata) il cui obiettivo è quello di creare startup innovative e nuove opportunità di business tramite l’accesso a dati satellitari e informazioni geo-referenziate.

Space Apps Challenge si terrà a Roma, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza (Via Eudossiana 18).

Fonte Regione.Lazio.it 


21/04/2017

2/05 – Visita alla sede italiana dell’ESA – Agenzia Spaziale Europea

Abbiamo organizzato una visita all’Agenzia Spaziale Europea, sede di Frascati, programmata per il giorno 2 maggio. La visita inizierà alle 10:00 e durerà circa tre ore. Gli interessati sono pregati di inviare un’email di adesione al prof. Fabio Del Frate (fabio.del.frate@uniroma2.it).


13/04/2017

Avviso x i FabSpace fan: il FabSpace a Ingegneria #torvergata rimarrà chiuso dal 14 al 18 aprile #EasterWeekend!


7/04/2017

Al via la prima “European Challenge for FabSpacers” del 2017 del progetto FabSpace2.0. Hai tempo fino al 25 aprile 2017

Al via la prima “European Challenge for FabSpacers” del 2017 del progetto FabSpace2.0!

La challenge si rivolge a ricercatori, studenti ed imprenditori interessati a supportare quelle organizzazioni pubbliche, private e ONG che intendono stimare il livello demografico in alcune zone dell’Africa, utilizzando i dati di Osservazione della Terra (in particolare i dati satellitari provenienti da Sentinel-2).

“European Challenge for FabSpacers” si terrà in ciascuno dei FabSpace europei.

I vincitori dei FabSpace locali potranno presentare i loro lavori al CLEF 2017, che si terrà a Dublino dall’11 al 14 settembre 2017 ! In palio anche un periodo di Bootcamp, per valutare possibili sviluppi imprenditoriali della tua soluzione!

Consulta la Documentazione della Challenge.

Hai tempo per partecipare fino al 25 aprile 2017, ma le registrazioni su http://clef2017-labs-registration.dei.unipd.it/registrationForm.php  resteranno aperte fino al 21 aprile 2017.

Affrettati!

Per maggiori informazioni scrivi a : info@fabspace.uniroma2.it  e fabspace@biclazio.it

 


24/03/2017

FABSPACE 2.0 Open Day:BIC Lazio avvia il centro di incubazione per lo sviluppo di applicazioni che utilizzano dati satellitari ed Open Geodata

Martedì 28 marzo, ore 10.00

Spazio Attivo Roma Tecnopolo

Via Giacomo Peroni 442-444

Un laboratorio per l’accesso gratuito a dati satellitari e ad informazioni geo-referenziate, con l’assistenza di tutor e di personale specializzato: il 28 marzo BIC Lazio organizza un Open Day su FabSpace 2.0, un progetto finanziato dal programma europeo Horizon 2020, che ha come partner italiani BIC Lazio e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Quindici i partner internazionali dell’iniziativa (provenienti da sei Paesi europei: Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia e Polonia): EBN (European Business Network), alcuni BIC europei che fanno parte della rete ESA BIC e le università. L’obiettivo è creare una network europeo di centri di competenza che supportino l’innovazione basata sulla geoinformazione.

All’interno dello Spazio Attivo Roma Tecnopolo di BIC Lazio sarà avviato un centro di incubazione che collaborerà con il polo sulla geoinformazione dell’Università di Tor Vergata, con l’obiettivo di attirare nuovi attori nel mondo dell’Earth Observation (EO) e favorire lo sviluppo di una nuova generazione di imprese e startup digitali EO-driven.

Lo sviluppo diffuso dell’open source e dell’open collaboration si inseriscono nel concetto tipico (“Do It Yourself”) di strutture quali i FabLab, posti di incontro unici per stimolare la creatività, raccogliere le sfide della social innovation e creare nuovi servizi e modelli di business. In parallelo, un grande cambiamento è in corso nel campo delle applicazioni di dati geospaziali via satellite, con particolare riferimento al programma europeo Copernicus. Le imprese europee possono ora, e potranno ancora di più in futuro, usufruire dell’aumento di flussi regolari di dati (gratuiti o a minor costo) per sviluppare una vasta gamma di servizi e applicazioni in mercati non spaziali.

Nel corso dell’incontro interverranno non solo l’Agenzia Spaziale Europea, l’Agenzia Spaziale Italiana e la società e-GEOS – che collaborano all’iniziativa – ma anche startup, spin-off ed imprese dell’ecosistema regionale e nazionale. Uno degli obiettivi più importanti della giornata è infatti presentare alcune applicazioni basate sull’uso dei dati di Osservazione della Terra, realizzate con successo da imprese assistite da BIC Lazio:

Urby et Orbit, una startup innovativa attiva nell’ambito dei servizi per l’Urban Management System. Il loro obiettivo è quello di valorizzare, con il supporto dell’osservazione, il patrimonio informativo delle Pubbliche Amministrazioni Locali, abilitare controlli incrociati al fine del recupero dell’evasione tributaria e dell’abusivismo edilizio. La piattaforma è basata su tecnologie di data mining e sull’utilizzo di immagini satellitari, come quelle disponibili attraverso il programma europeo Copernicus per l’osservazione della Terra.

Neptune, una startup innovativa che ha realizzato un sistema di rilevamento satellitare di perdite d’acqua occulte della rete di distribuzione degli acquedotti denominato NE.P.T.UN.E. Water Leaks Sat (Satellite NEtwork Project To UNcover Extended Water Leaks). L’obiettivo è rintracciare le dispersioni idriche non visibili dal terreno. I benefici sono legati alla notevole riduzione di dispersione di acqua potabile nell’ambiente, all’ottimizzazione dei costi, all’aumento di efficacia degli interventi di manutenzione ed all’aumento della sicurezza del territorio.

Terrasystem, una società nata dall’idea di alcuni dottorati e giovani ricercatori dell’Università della Tuscia di Viterbo e del CNR IBIMET di Firenze. Diventata spin-off dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, l’azienda con la supervisione del DIBAF dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, ha realizzato con cadenza annuale la mappatura delle coltivazioni di pomodoro del centro e sud Italia per conto di ANICAV. Con ToMAP sono state stimate e mappate le superfici comprese nelle zone rilevanti per la produzione di pomodoro da industria per una superficie complessiva di circa 15.000 km2. La mappatura è realizzata tramite un processo integrato di classificazione a partire da diversi tipi di dati satellitari multispettrali, alcuni dei quali acquisiti on-demand e, sulle aree di maggiore produzione, con dati aerei ASPIS. A partire dal 2016, è stata messa a punto e applicata una nuova metodologia di elaborazione basata sul nuovo satellite multispettrale Sentinel 2 dell’ESA.

GEO-K è il primo spin-off dell’Università di Roma Tor Vergata. La mission dell’azienda è quella di ricercare e sviluppare servizi e prodotti a valore aggiunto nel campo dell’elaborazione delle immagini e del telerilevamento basato sulle micronde, ottico e iperspettrale. L’uso dei sistemi progettati da GEO-K ha già trovato diversi riscontri in applicazioni di monitoraggio ambientale quali quelle relative al controllo dell’attività edilizia, alla mappatura di aree percorse da incendi boschivi, all’inquinamento atmosferico. GEO-K ha partecipato e partecipa a diversi progetti finanziati da ESA, ASI, EUMETSAT e, ultimamente, dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. Dal 2012 ha anche attivato una serie di contratti di consulenza tecnica verso il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA). È inoltre partner di Selex ES nella progettazione dello strumento Lightning Imager che verrà sviluppato nell’ambito del programma MTG (Meteosat Third Generation).

Le persone interessate ai servizi offerti nel FabSpace possono rivolgersi a BIC Lazio (Incubatore ESA BIC Lazio – Spazio Attivo Roma Tecnopolo) dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 17.00 ed ai laboratori presenti presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, per fissare un appuntamento dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00 ed il primo sabato del mese dalle ore 10.00 alle ore 14.00.

 


22/02/2017

FabSpace OPEN DAY 9/03

Il prossimo 9 marzo dalle ore 10 a Ingegneria Tor Vergata – aula LEONARDO, Edificio della Didattica – il FabSpace dell’Università di Roma “Tor Vergata” dà il benvenuto a chiunque sia interessato alle opportunità di business e innovazione che derivano dall’osservazione della Terra e dai dati spaziali. Un appuntamento che illustrerà come i dati acquisiti dai satelliti possano essere di ausilio nell’ambito di importanti attività: la protezione del territorio e dell’ambiente, la manutenzione e la progettazione delle infrastrutture, la gestione delle pratiche agricole, ad esempio, possono senza dubbio migliorare tramite l’accesso ai dati satellitari o alle informazioni geo-referenziate già disponibili nel mondo degli open-data.

Per illustrare le possibilità applicative di questi dati in diversi settori la giornata vedrà gli interventi di esperti appartenenti a vari enti di ricerca nazionali e la presenza dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA e dell’Agenzia Spaziale Italiana – ASI.

Registrati per partecipare! https://goo.gl/sV9u11

Il responsabile italiano del progetto FabSpace 2.0 prof. Fabio Del Frate, del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università di Roma “ Tor Vergata”, sottolinea che: “In un’era in cui le nuove piattaforme spaziali ci inviano costantemente un’enorme quantità di informazioni, Il Fabspace aspira a diventare un luogo fisico dove, sulla base di solide competenze tecnico-scientifiche, si possa concepire una nuova generazione di servizi basati sui dati satellitari, o anche su altri dati geografici. L’obiettivo è che la realizzazione e l’offerta di questi servizi avvenga attraverso la nascita di giovani realtà imprenditoriali, in grado di innovare i processi produttivi e decisionali in diversi settori strategici quali l’agroalimentare, i trasporti e le infrastrutture, la gestione del territorio e delle aree urbane. Per confrontarsi con le sollecitazioni e le domande generate da chi opera in questi settori, studenti, ricercatori, nuovi imprenditori, professionisti, potranno rivolgersi al Fabspace come a uno sportello e a uno spazio creativo dotato degli strumenti di supporto più adeguati per l’uso corretto dei dati e per il trasferimento tecnologico”.

Si tratta in definitiva del primo FabSpace in Italia, costruito sul modello di FabLab. Il suo scopo è quello di correlare “big data”, “cloud computing” e “open data” (provenienti anche dalle autorità locali) per trasformare le sfide della “social innovation”, in nuovi strumenti e modelli di business, anche grazie al supporto dell’Incubatore ESA BIC di BIC Lazio.

Proprio per questo motivo BIC Lazio, partner del progetto europeo insieme all’Università di Roma Tor Vergata, organizzerà a fine marzo un Open Day all’interno del proprio Incubatore ESA BIC al Tecnopolo Tiburtino, rivolto alla comunità di enti, startup e imprese digitali, finalizzato a mostrare casi di mercato che prevedano l’utilizzo dei dati satellitari di Osservazione della Terra per la messa a punto di servizi commerciali innovativi.

È possibile contattare lo staff del FabSpace di Ingegneria Tor Vergata a info@fabspace.uniroma2.it per poter accedere gratuitamente al servizio. Sarà fornito supporto agli utenti nell’utilizzo dell’hardware e del software messo a disposizione nelle postazioni del FabSpace. Lo staff del FabSpace è a disposizione per aiutare a capire come i dati spaziali e di Osservazione della Terra possono essere utilizzati per cercare di risolvere le sfide di ogni giorno!


20/02/2017

Apre FabSpace!

 

È  aperto il primo FabSpace in Italia, luogo che come i Fab Lab accoglie il pubblico e permette di sviluppare nuovi progetti legati ai dati di Osservazione della Terra e alle tecnologie geo-spaziali. Uno spazio dedicato all’innovazione e a chiunque sia interessato alle opportunità di business e innovazione che derivano dall’osservazione della Terra e dai dati spaziali.

Vieni a visitare FabSPace a IngegneriaTorVergata: incontrerai i manager di FabSpace a tua disposizione!

FabSpace
Via del Politecnico, 1
00133 Roma

 

ORARI E CONTATTI

lun-ven. 10-18
solo il primo sabato del mese 10-14

ph +39 06 72597707
email info@fabspace.uniroma2.it

 

 


 

 

 

TEO Lab di Tor Vergata con ESA Bic Lazio realizzerà il FabSpace italiano

di Sabina Simeone

romaIl progetto Fab Space 2.0 – capofila l’università francese Toulouse III Paul Sabatier – è stato approvato nell’ambito del programma Horizon 2020: 3.5 milioni di euro per creare in 6 paesi europei fab lab innovativi e soprattutto space-oriented.
Guarda cosa fanno i fab lab
Protagoniste sono le università, in particolare gli atenei di Francia, Italia, Belgio, Germania, Polonia, Grecia. Diverranno – ancora di più – centri per l’innovazione. Secondo i partner del progetto, Fab Space 2.0 concentrerà in un’unica area territoriale di ricerca e innovazione anche gli elementi decisivi per un impatto forte dal punto di vista socio-economico e ambientale: l’innovazione guidata dai dati di geo-informazione, in particolare dai dati ottenuti dalle missioni spaziali di Osservazione della Terra.
Le università devono adottare il nuovo ruolo di co-creatori di innovazione nel contesto della Scienza 2.0. Devono realizzare lo scenario futuro in cui gli open data entrano in gioco in un ambiente creativo: lì, gli sviluppatori che provengono dalla società civile, dall’industria e dalla ricerca accademica, gli amministratori pubblici e territoriali possono incontrarsi, lavorare insieme e co-creare nuovi strumenti e nuovi modelli di business.
Ecco quindi il nuovo tipo di fab lab: i FabSpace. Saranno un punto nodale in cui trovare grandi varietà di dati – tra cui i dati ‘spaziali’ – e strumenti free per il processamento dei dati e il software, il tutto per progettare nuove applicazioni. Una vera innovazione realizzata grazie alla conoscenza dei dati. Il legame tra le università, le industrie, la pubblica amministrazione e la società civile sarà rinforzato da iniziative locali ed europee per lo sviluppo di applicazioni. Si prevede che circa 1500 tra studenti e ricercatori europei utilizzeranno i FabSpace.

In Italia protagonisti sono l’incubatore ESA BIC Lazio e il TEO LAB-Tor Vergata Earth Observation Laboratory.
Il laboratorio dell’università di Roma Tor Vergata, con il coordinamento di Fabio Del Frate del DICII – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica, sarà responsabile della creazione di laboratori reali e virtuali che utilizzeranno le tecnologie web di ultima generazione sia per attività formative che di trasferimento tecnologico nei settori della geoinformazione e dell’Osservazione della Terra, il tutto in stretto collegamento con i progressi della ricerca scientifica.
“Il finanziamento del progetto (356 mila € andranno a Tor Vergata/TEO Lab) – afferma Fabio Del Frate – è motivo di grande soddisfazione perché valorizza le attività della nostra Università e del nostro Dipartimento soprattutto nel settore dell’Osservazione della Terra”. “Al tempo stesso – continua Del Frate – occorrerà il massimo impegno per raggiungere, in collaborazione con le altre organizzazioni, gli obiettivi presentati nella proposta. In particolare, come Università, la capacità di rafforzare significativamente il ruolo di punto di incontro tra formazione, ricerca e trasferimento tecnologico nei settori dell’aerospazio e della geo-informazione, mettendo al centro le nuove generazioni di studenti e le istanze che provengono dalla società civile”.
Il direttore del DICII, prof. Renato Gavasci, si è congratulato con tutto il gruppo di ricerca del TEO Lab, assicurando la presentazione del progetto alla comunità scientifica.

Alcuni link utili
Teo Lab – Tor Vergata Earth Observation Laboratory
Tor Vergata Geoinformation PhD program
ESA BIC Lazio