readING n.4/settembre 2019 – “È firmata Tor Vergata l’app per coltivare l’orto con lo smartphone”

Tratta dal quarto numero della newsletter readING del Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini”, questa storia narrata da Federica Lorini è un esempio straordinario di come i ragazzi – tra cui nostri giovani ingegneri laureati in Ingegneria Gestionale – sappiano unire passioni e saperi, superando gli schemi con l’immaginazione e  la conoscenza.

 

Nato dall’idea di sei ex studenti dell’Università di Roma Tor Vergata (ingegneri gestionali ed economisti) il progetto ORTO 2.0. è un servizio che permette a chiunque di possedere e gestire un orto personale, coltivato da esperti, semplicemente usando un’applicazione e il sito web. La struttura digitale del progetto consente una facile accessibilità alla piattaforma, dando la possibilità al cliente di interagire in tempo reale con il proprio orto, scegliendo i prodotti e in seguito gestendo la coltivazione, l’irrigazione, la raccolta e la consegna. Gli utenti possono monitorare l’orto costantemente sulla propria area personale attraverso la telecamera in diretta live e ricevere notifiche in tempo reale sullo stato dei prodotti. I prodotti in avanzo, inoltre, possono essere inseriti all’interno di una community di scambio, dove barattare le eccedenze in cambio di prodotti mancanti in modo da ridurre gli sprechi alimentari e creando così una vera e propria comunità sostenibile e responsabile. Per avere una maggior consapevolezza delle caratteristiche di ogni prodotto sulla piattaforma il cliente può anche consultare una serie di rubriche che lo aiutino a conoscere le caratteristiche, i benefici e il miglior utilizzo in cucina dei prodotti di stagione. Sul campo coltivato, oltre al team di Orto 2.0, sono presenti anche alcuni biologi specializzati del dipartimento di Biologia. La startup, infatti, punta non solo a rigenerare spazi periurbani inutilizzati, valorizzando la biodiversità, ma anche a fare ricerca riportando in auge semi di varietà antiche o estinte. Il percorso della startup è iniziato grazie all’Università di Roma “Tor Vergata” e l’associazione “Next” ed è proseguito con la partecipazione alla prima edizione di Coopup Roma, un’iniziativa volta a sostenere la nascita di startup e nuove cooperative, in occasione della quale Orto 2.0 è stata premiata e con la partecipazione all’ultima edizione della “Rome Maker Faire”. Uno dei veri punti di forza dell’iniziativa è quella di voler sensibilizzare i più giovani al tema dell’ambiente e della nutrizione, tanto che il team di sviluppo di Orto 2.0 ha avviato delle partnership con alcuni istituti agrari situati nella zona laziale dei Castelli Romani e con l’orto botanico dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata che ospita fisicamente il progetto e lo supporta con le proprie competenze. Per inscriversi, basta scaricare l’app sul telefono -disponibile sia su iOS che Android -e scegliere le proprie personali colture sui 50 metri quadrati assegnati, divisiin otto file, per un totale di circa trentasei piante. Si possono scegliere fino a sedici prodotti stagionali differenti per ogni coltivazione. Una volta pronto il raccolto, i clienti possono scegliere se andare a prenderlo “sul campo” oppure se riceverlodirettamente a casa propria.L’abbonamento, che può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale, varia dai 145 euro ai 1.300 euro e permette varie modalità di pagamento. Sul sito www.ortoduepuntozero.com è possibile trovare tutte le informazioni per iniziare a coltivare il proprio orto.

Contest – Lazio Innova: “Tecnologie per il Controllo Ambientale Biorigenerativo”

Lazio Innova, società per l’innovazione della Regione Lazio, in collaborazione con CNR-IBAF e AresCosmo, lancia il Contest “Tecnologie per il controllo ambientale biorigenerativo” finalizzato a selezionare idee, soluzioni, proposte innovative e distruptive che migliorino la vita e l’impatto sul pianeta in cui viviamo e su quelli in cui vivremo.

Per la sfida lanciata, nessun limite alla fantasia, alla tecnologia e alla sperimentazione, solo una serie di informazioni utili da tenere in considerazione. In particolare:
1) Le soluzioni tecnologiche prospettate per controllo ambientale biorigenerativo dovranno incidere sui seguenti sottosistemi di riferimento: Temperatura, Umidità relativa, Concentrazione di CO2, Inquinanti, Illuminazione, Fertilizzazione, Patogeni;
2) Le soluzioni tecnologiche prospettate dovranno prioritariamente riferirsi ad uno o più degli ambienti e condizioni come Agricoltura e Agroindustria, Ambienti di lavoro, Ambienti di vita.

Possono partecipare: PMI, Startup, Studenti di scuola secondaria e studenti universitari, Sviluppatori, Professionisti, Consulenti.

Il Contest si inserisce all’interno del Workshop Internazionale Joint AgroSpace – MELiSSA “Current and future ways to Closed Life Support Systems”, promosso da AgroSpace e da ESA e realizzato in collaborazione con la Regione Lazio, attraverso Lazio Innova.

Il Workshop si articola in tre giornate di lavoro, dal 16 al 18 maggio 2018, presso il CNR di Roma e vede la partecipazione delle principali istituzioni italiane ed europee che si occupano di AgroSpazio e la presenza di Università, Istituzioni di ricerca e Industrie nazionali ed internazionali.

La dead line per partecipare è il 24 aprile 2018.

Le soluzioni proposte saranno valutate da una Commissione, composta da addetti ai lavori e rappresentanti di Lazio Innova, che selezionerà le migliori tre soluzioni a proprio insindacabile giudizio. I tre team selezionati saranno invitati a tenere un pitch di 3 minuti, in lingua inglese, in una delle tre giornate di lavoro, davanti al Comitato Scientifico e alla platea internazionale del Workshop. Inoltre, fruiranno di un periodo di pre-incubazione presso l’ESA-BIC Lazio (Spazio Attivo Roma Tecnopolo), nel corso del quale beneficeranno di un’attività di tutoraggio con l’obiettivo di arrivare a presentare domanda di incubazione all’interno del programma ESA-BIC ed il relativo incentivo economico.

QUI IL BANDO, LE ISTRUZIONI E IL FORM DI PARTECIPAZIONE