DomusCity3: mostra di Composizione Architettonica. Fino al 12 luglio

copertina_DOMUSCITY3Sarà visitabile fino al 12 luglio la mostra DOMUSCITY3 di fine anno del corso di Composizione Architettonica 1 (prof. Antonella Falzetti), allestita nei corridoi dell’Edificio Didattica della Macroarea di Ingegneria e inaugurata la giornata dell’OpenDay dell’ateneo, il prossimo 5 luglio.

“Il corso e il laboratorio di Composizione Architettonica 1 rappresentano per gli allievi del Corso di Laurea di Ingegneria Edile-Architettura il primo confronto con il progetto di architettura”, sottolinea la prof. Falzetti.

“Il corso affronta argomenti legati al tema della residenza, attraverso un itinerario di avvicinamento al progetto di una casa, partendo dallo studio e dall’analisi di riferimenti selezionati, fino a costruire un piccolo insediamento residenzaile all’interno di un paese di fondazione spagnolo, Calahonda, con lo scopo di conferire una metodologia coerente alla scala edilizia e a quella urbana”.

“Gli aspetti propedeutici di base e di formazione della grammatica della composizione sono stati trattati maggiormente del Laboratorio, dove gli studenti hanno lavorato su una dimensione pedagogica astratta che individua in una formella 25*25 cm l’unità di misura dello spazio di lavoro. La formella rappresenta un “cluster concettuale”, un modello fisico/plastico che accoglie gli esercizi compositivi incentrati sull’uso della geometria e dei segni, che va assimilato ad un linguaggio astratto, ma coerente con il progetto dellle forme.”

“Per quanto leatoria una composizione è per sua natura soggetta ad una serie di procedure di montaggio e di verifica, che  non diventano mai regole, ma agiscono come elemento di controllo conferendo al risultato formale un carattere di concretezza.”

“Con le forme si fanno piccoli oggetti, di fanno case, si fanno le città. L’unità di base, la formella, benché densa di contenuti, diventa mattone, rivestimento, materiale con il quale costruire un oggetto di architettura”.

Gli studenti di Ingegneria Informatica di “Tor Vergata” finalisti al Grand Challenge di ACM DEBS 2016

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Da sx a dx: Michele Porretta, Marco Piu, Valeria Cardellini, Matteo Nardelli, Giacomo Marciani

Sono giunti in finale e questa è già la loro vittoria: i tre studenti Giacomo Marciani, Marco Piu e Michele Porretta del primo anno della Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica dell’università di Roma “Tor Vergata”, affiancati da Matteo Nardelli, dottorando in Computer Science, Control and Geoinformation, e dalla prof.ssa Valeria Cardellini, docente del corso di Sistemi Distribuiti e Cloud Computing, hanno guadagnato lo speech finale del Grand Challenge della decima edizione di ACM DEBS 2016 (http://www.ics.uci.edu/~debs2016/call-grand-challenge.html).

Organizzata dall’Association for Computing Machinery (ACM), una delle principali associazioni internazionali con lo scopo di divulgare e favorire la scienza, la ricerca e l’educazione informatica, DEBS è la principale conferenza internazionale che riunisce ogni anno la comunità scientifica che studia i sistemi distribuiti basati su eventi. Negli ultimi anni tali sistemi stanno acquisendo un notevole interesse grazie all’avvento dei Big Data. All’interno della conferenza DEBS, gli organizzatori hanno istituito un “Grand Challenge”, a oggi alla sesta edizione, che invita i ricercatori di università e industrie a risolvere una problematica reale sfruttando le potenzialità dei sistemi distribuiti basati su eventi.

Quest’anno il Grand Challenge ha presentato una sfida che riguarda i social network: l’analisi in tempo reale di una rete sociale in continua evoluzione per determinare la classifica degli utenti e dei post che scatenano la maggior parte di attività sulla rete e identificare le più grandi comunità di utenti coinvolte nella discussione di uno stesso argomento. Questa sfida introduce diverse difficoltà, che spaziano dalla necessità di analizzare efficientemente circa 56 milioni di dati, alla necessità di assecondare le dinamiche delle reti sociali che evolvono nel tempo, fino alla necessità di fornire risposte in tempo reale.

I ragazzi hanno progettato e realizzato una soluzione del Grand Challenge utilizzando un prodotto open source (Apache Flink). I dati reali su cui il gruppo ha lavorato sono stati forniti in modo ‘anonimizzato’ dagli organizzatori del Challenge. “È stata la prima volta che gli studenti del primo anno della magistrale si sono confrontati con la scrittura di quel genere di applicazioni – ha tenuto a sottolineare la prof. Valeria Cardellini -– La soluzione, installata su una macchina virtuale, è stata sottoposta alla valutazione della commissione esaminatrice del Grand Challenge, che ha individuato le soluzioni migliori sulla base delle prestazioni, ossia del tempo necessario per elaborare i 56 milioni di eventi e fornire i risultati richiesti in tempo reale”.

La partecipazione al Grand Challenge di DEBS 2016 è stato proposto dalla prof.ssa Valeria Cardellini come progetto del corso di Sistemi distribuiti e Cloud Computing: “Tutto è cominciato nel dicembre 2015 – racconta la prof. Cardellini – quando ho proposto agli studenti una sfida importante e ‘reale’ per approfondire i temi trattati nel corso. A questo tipo di evento di solito non partecipano studenti, ma essenzialmente gli ‘addetti ai lavori’, ovvero ricercatori di università e aziende che realizzano sistemi distribuiti basati su eventi”.

I ragazzi in questo modo hanno già ottenuto la loro prima pubblicazione scientifica: la loro soluzione sarà pubblicata negli atti del convegno come articolo di quattro pagine. La loro prossima sfida sarà alla fine di giugno a Irvine, in California, quando presenteranno la loro soluzione durante la conferenza finale del progetto.

Nota bene: nell’a.a. 2016/2017 partirà l’indirizzo “Data Science Engineering” all’interno della Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica e formerà, a detta della prof. Cardellini, “i futuri ingegneri informatici in grado di proporre soluzioni innovative, efficaci ed efficienti per conservare, analizzare, filtrare e combinare i Big Data, per estrarre da essi informazioni utili ad aumentare il livello di consapevolezza e la qualità delle decisioni prese”.

Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile

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“Tor Vergata” per lo sviluppo sostenibile

#facciamogoal

30 maggio – 5 giugno 2016: questi i giorni durante i quali si celebra la “Settimana europea per lo sviluppo sostenibile” (European Sustainable Development Week – ESDW).

Guarda le iniziative dell’Ateneo

E nella Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile 2016 la Macroarea di Ingegneria “Tor Vergata” c’è!

Guarda i contributi video:

  • prof. Stefano Cordiner (ITA; EN)E
  • prof. Antonella Falzetti (ITA; EN)

Repubblica MOTORI.it – Tesi sulla sicurezza stradale, ecco i vincitori del concorso Ania

Tesi sulla sicurezza stradale, ecco i vincitori del concorso Ania.
Ecco i vincitori del “Premio tesi di laurea sulla sicurezza stradale “Sandro Salvati, una bella iniziativa nata per raccogliere nuove idee sul tema e per per ricordare Salvati, presidente della Fondazione ANIA dal 2008 al 2012, anno della sua scomparsa.
I vincitori hanno avuto la possibilità di scegliere tra una borsa di studio in denaro o un periodo di stage con rimborso spese negli uffici della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale mentre i concorrenti potevano partecipare in tre differenti categorie: sociale, comunicativa ed umanistica, giuridico economica e tecnico ingegneristica.
“Al premio – spiegano con soddisfazione all’Ania – hanno partecipato 24 laureati delle università di tutta Italia, giudicati da tre differenti giurie composte da giornalisti, psicologi, giuristi, esperti di economia e del mondo assicurativo, che hanno individuato il vincitore per ciascuna area”.
Per la categoria sociale, comunicativa ed umanistica è risultato vincitore Eugenio Merolla, laureato nella Facoltà di Medicina dell’Università Federico II di Napoli, con la tesi dal titolo “Indagini psicodiagnostiche in ambito forense e valutazione medico legale nell’idoneità all’uso della patente di guida”. Per la categoria giuridico economica è risultato vincitore Roberto Pusceddu, laureato della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cagliari, con la tesi dal titolo “Filosofia dei segnali stradali”. Per la categoria tecnica ed ingegneristica è risultato vincitore Gianluca Rebustini della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con la tesi dal titolo “Valutazione delle prestazioni di sicurezza delle intersezioni a rotatoria”.

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