«Dai modelli osserviamo che c’è un innalzamento mezzo grado/un grado di temperatura sulla parte italiana, anche se dobbiamo tenere conto che sono previsioni che evolvono sempre e che hanno delle incertezze, pari al 15%. Abbiamo però un 50/60% dei modelli che ci dice che sarà un inverno un po’ più mite, dovuto anche a quel mare caldo che abbiamo avuto per tutta l’estate», ha commentato Marcello Petitta, Fisico dell’Atmosfera, Dipartimento Ingegneria dell’Impresa, Università di Roma “Tor Vergata”, intervenuto a Tg1Mattina – Rai 1, mercoledì 19 ottobre 2022, sul tema dei consumi dell’ energia.
Il Governo ha firmato il decreto che definisce “i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale”. Il provvedimento sposta/anticipa di 15 giorni l’accensione/lo spegnimento del riscaldamento nelle sei zone climatiche individuate in Italia: è possibile pensare di collegare il riscaldamento domestico con le previsioni delle settimane successive? «Fare questo sarebbe molto importante e costituirebbe un cambiamento di mentalità nei consumi dell’energia», ha aggiunto Petitta. «Nei condomìni al momento non esiste un meccanismo secondo il quale si spegne la caldaia se fa un po’ più caldo. Questa è senz’altro un’operazione complessa da fare ma si potrebbero utilizzare le previsioni in modo organico e nazionale per aiutare i condomìni a prendere decisioni più precise su come utilizzare il gas».
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