Auto d’epoca alimentate con carburante sintetico

Auto d’epoca alimentate con carburante sintetico

di Pamela Pergolini

Un’analisi di fattibilità tecnico-economica per la produzione di carburanti di sintesi, chiamati e-fuels o electrofuels, applicata a una nicchia di mercato del settore automotive, quella delle auto d’epoca a Roma: questa l’idea alla base della tesi di laurea triennale in “Ingegneria gestionale” discussa da Valerio Bombieri, 23 anni, romano,  – relatore il professore Giacomo Falcucci – nella seduta autunnale a.a.2022/2023. Nel suo lavoro, dal titolo “Analisi di fattibilità tecnico-economica per la produzione di e-fuels: il caso della città di Roma”, Valerio Bombieri mostra le stime effettuate per arrivare a dei valori utili per l’ipotetica produzione di combustibili sintetici e i relativi risparmi in termini di emissioni derivanti dall’utilizzo di tali carburanti nel settore delle auto d’epoca. 
D. Perché avete deciso di prendere come caso di studio proprio le auto d’epoca, è un settore che ti appassiona particolarmente?
R.
Il mondo delle auto storiche mi affascina, anche se in famiglia abbiamo soltanto  una Vespa d’epoca. A Roma il sindaco Roberto Gualtieri, per abbattere le emissioni inquinanti nella Capitale, ha vietato con un’ordinanza l’accesso alla fascia verde alle auto a benzina e diesel pre-euro 1, euro 1 ed euro 2, e ai diesel euro 3, estendendo indirettamente le limitazioni anche alle auto d’epoca. Volevamo dimostrare che un’idea di sostenibilità per questo comparto è possibile, considerando che il parco auto d’epoca italiano è una risorsa importante per il Paese dal momento che muove 104 miliardi di euro, pari al 5,4% del PIL nazionale.
D. La transizione ecologica dell’Unione europea con il “Green Deal” prevede due principali obiettivi: entro il 2030 la riduzione delle emissioni gas ad effetto serra del 55% ed entro il 2050 la neutralità climatica: emissioni nette zero. Per raggiungere tali obiettivi la decarbonizzazione dei trasporti è cruciale. La Ue ha intrapreso da tempo la strada dell’elettrificazione delle auto ma a marzo 2023 la Commissione europea e la Germania, il Paese che ha investito di più nei carburanti sintetici, hanno trovato un accordo sugli e-fuel…
R. Sì, l’intesa raggiunta consentirà di commercializzare gli autoveicoli con motori termici anche dopo il 2035 – quando scatterà il divieto di vendere auto a benzina e diesel – a condizione che siano alimentati con carburanti sinteticiin grado di garantire la neutralità climatica. Che cosa comporta la scelta degli e- fuels sul piano della produzione?
D. Che cosa comporta la scelta degli e- fuels sul piano della produzione?
R.
Gli e-fuel sono idrocarburi, come lo sono i combustibili fossili, con la differenza però che vengono realizzati sinteticamente, a partire da idrogeno e anidride carbonica. Sono a “emissione netta zero” di CO2, ma solo se l’energia elettrica usata nella loro produzione proviene da fonti rinnovabili, l’idrogeno in questo caso viene definito verde, e se la CO2 è quella già presente nell’aria. L’acqua, adattata per questo tipo di produzione, attraverso il processo di elettrolisi viene scissa in idrogeno e ossigeno, l’idrogeno viene poi combinato con il carbonio che viene prodotto, attraverso la gassificazione, dall’anidride carbonica derivata dalla biomassa. Gli e-fuel non vanno confusi con i bio-fuel, biocarburanti prodotti direttamente utilizzando il carbonio della biomasse, cioè da scarti di materia organica.
D. La produzione di e-fuels al momento risulta essere ancora molto costosa e limitata. Com’è la situazione in Europa? 
R.
Secondo il monitoraggio di e-Fuel alliance i carburanti sintetici vengono prodotti in Germania, Islanda, Spagna, Norvegia, Danimarca, Svezia. L’Italia invece ha puntato sulla produzione di biocarburanti. 
D. In quali casi, pensando in futuro di realizzare una completa mobilità verde, può essere utile l’impiego degli e-fuels?
R. Per decarbonizzare quei settori che per vari motivi dovranno utilizzare ancora per molto tempo motori a combustione interna, con l’e-fuel infatti l’infrastruttura dell’auto resta la stessa, non occorre cambiare il motore. Nel caso delle auto d’epoca questo è un aspetto essenziale perché non ne viene snaturato l’assetto. Inoltre, per il caso preso in analisi, l’investimento risulta conveniente anche dal punto di vista economico-ambientale perché permetterebbe al Comune di Roma di valorizzazione la FORSU.
D. FORSU sta per …?
R. Frazione Organica Rifiuti Urbani, l’umido per intenderci. Per produrre l’anidride carbonica necessaria nel nostro caso studio siamo partiti dalla biomassa della FORSU prodotta nel Comune di Roma.
D. È venuto il momento di fare un po’ di conti …quanto carburante sintetico occorrerebbe per far muovere l’intero parco auto d’epoca romano e quali i costi iniziali e operativi?
R. Per il nostro caso abbiamo considerato un consumo di 3 km/l per unità e 1000 km di percorrenza annua. Con tali dati la richiesta di carburante sintetico da produrre si aggira intorno ai 3.315.000 litri. Per quanto riguarda i costi, abbiamo ipotizzato che per realizzare un impianto in grado di soddisfare la domanda di elettrocarburante, in genere e-benzina o e-diesel, delle auto d’epoca presenti a Roma occorrerebbe un investimento iniziale di 17 milioni e 6 milioni di costi operativi l’anno. I risultati del nostro studio, anche nelle condizioni più pessimistiche e conservative, hanno dimostrato che il tempo di rientro dell’investimento per il Comune di Roma sarebbe al di sotto dei 9 anni, con un guadagno netto di vari milioni di euro a fine vita dell’impianto, oltre 20 anni.
D. Gli e-fuels a oggi sembrano avere un ruolo di nicchia nella mobilità del futuro se pensiamo al loro impiego per le automobili delle grandi città, ma potrebbero diventare una valida alternativa rispettosa del clima quando si tratta di aerei commerciali, camion che trasportano merci pesanti e navi portacontainer…
R. I carburanti sintetici non hanno probabilmente tutti i numeri per competere con le auto a batteria in un futuro a emissioni zero. Per le auto storiche rappresentano senz’altro la strada “green” come per le vetture di Formula 1, per poter sentire in futuro ancora il “rombo del motore”, azzerandone la carbon footprint.
 
 
 
 
 
 
 
 

La Fondazione Italia Usa seleziona talenti universitari: Premio America Giovani a Samuele Fabbri, ingegnere gestionale

La Fondazione Italia Usa seleziona talenti universitari: Premio America Giovani a Samuele Fabbri, ingegnere gestionale
di Pamela Pergolini
Samuele Fabbri, 26 anni, di Aprilia, in provincia di Latina, vince il Premio America Giovani, il riconoscimento per i giovani laureati meritevoli delle università italiane, promosso dalla Fondazione Italia Usa, che ogni anno seleziona mille talenti universitari. La cerimonia di premiazione si è svolta il 12 settembre presso la Camera dei Deputati.
Neolaureato in Ingegneria Gestionale indirizzo “Socioeconomic Engineering” a Roma “Tor Vergata, Samuele ha discusso, ad aprile di quest’anno, la tesi di laurea magistrale dal titolo “Lean Warehousing secondo le Good Manufacturing Practices: modello applicativo per il settore chimico farmaceutico” (relatore prof. Vito Introna), con una votazione di 110/110 e lode. Grazie ai suoi risultati negli studi, Fabbri è stato selezionato per una borsa di studio a copertura totale per fruire del master online in “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”, erogato dalla Fondazione Italia Usa.
Interessato ai temi dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità e desideroso di cogliere opportunità anche all’estero, ha trascorso un periodo di sei messi grazie al programma Erasmus+ in Portogallo, ad Aveiro, dove ha seguito un corso di “Business English”, mentre per la tesi di laurea triennale, dal titolo “Blockchain e contraffazione: modello applicativo per il settore della moda”,  ha lavorato all’analisi di modelli di blockchain con l’obiettivo di trovare quello più adatto ad essere utilizzato come strumento per tracciare un capo d’abbigliamento firmato, evitando così il rischio contraffazione.
Le sfide di tipo sociale – che hanno spesso contorni indistinti, non sono circoscritte e sono scarsamente strutturate – richiedono una nuova figura di ingegnere, meno specializzato e più poliedrico, l’ingegnere gestionale risponde a questa esigenza, che tipo di conoscenze deve avere?
«Durante il percorso della laurea magistrale ho frequentato alcuni esami che trattavano aspetti socioeconomici come “Social Media Analytics” , sull’analisi statistica dei dati dei social media attraverso dei software specifici, e “Politica Economica e Finanziaria Applicata”, durante il  quale abbiamo analizzato attraverso i modelli classici gli effetti che stava causando il coronavirus e i possibili scenari che si potevano sviluppare. L’ingegnere gestionale essendo di per sé una figura poliedrica si riesce a inserire, senza difficoltà, in molteplici realtà aziendali».
Il master della Fondazione Italia Usa apre nuovi orizzonti d’interesse oppure si inserisce nell’ambito di un percorso già tracciato, quali progetti per il futuro?
«Una settimana dopo essermi laureato ho iniziato a lavorare per Angelini Pharma ad Aprilia in qualità di FC Warehouse Specialist. Il master della Fondazione Italia USA tratta temi come la leadership o le relazioni internazionali e si integra perfettamente con l’esperienza di Supply Chain che sto vivendo ora in azienda, penso che sì, il master mi consentirà di affinare le mie qualità professionali e di leadership. Un altro aspetto interessante risiede poi nelle possibilità che un master di questo tipo può dare a livello internazionale».
I vincitori del Premio America Giovani e della relativa borsa di studio sono selezionati dalla Fondazione Italia USA tramite la banca dati delle università italiane sulla base del loro talento accademico: laureati con il massimo punteggio nelle discipline di interesse della Fondazione, con un percorso universitario di eccellenza.

 

 

Competenze in programmazione web: bando per attività di tutorato per studenti e dottorandi. Scadenza domanda: 30/09/2022

Competenze in programmazione web: bando per attività di tutorato per studenti e dottorandi. Scadenza domanda: 30/09/2022
Sulla base dei fondi assegnati dal MUR all’Ateneo, è attiva una selezione per l’anno accademico 2021/2022 per il conferimento di tre assegni per attività di tutorato in “Efficientamento dell’informazione relativa alla didattica del Corso di Studi in Ingegneria Gestionale”. Possono fare domanda gli studenti e le studentesse iscritti/e ai Corsi di Laurea Magistrale e a ciclo unico, attivi nella Macroarea di Ingegneria di Roma “Tor Vergata”, e gli studenti iscritti ai Corsi di Dottorato con sede amministrativa nell’Ateneo di Roma “Tor Vergata”, attivati presso i Dipartimenti della Macroarea di Ingegneria, regolarmente iscritti al momento della domanda. Sono richieste capacità di programmazione web.
Dei tre assegni messi a disposizione, due sono riservati ai dottorandi e uno agli studenti delle lauree magistrali e a ciclo unico. Gli assegni per i dottorandi sono dell’importo di Euro 1.100 (al lordo delle imposte) per un impegno di 60 ore annuali, gli assegni per studenti delle lauree magistrali e quinquennali (ciclo unico) sono dell’importo di Euro 1,100 (al lordo delle imposte) per un impegno di 80 ore annuali.
La domanda di partecipazione al bando deve essere indirizzata a: “Coordinatore della struttura di raccordo della Macroarea di Ingegneri” e va redatta utilizzando il modulo allegato. La domanda, che deve riportare come oggetto “Bando tutorato settembre 2022”, deve essere inviata via e-mail  entro le ore 12.00 del 30 Settembre 2022 ai seguenti indirizzi: caramia@dii.uniroma2.it prof. Massimiliano Caramia, coordinatore del CdS in Ingegneria Gestionale,  emanuela.dimaulo@uniroma2.it Emanuela Di Maulo, responsabile Segreteria Studenti  di Ingegneria
Per conoscere requisiti, modalità e tempi di partecipazione vai al bando
Modulo domanda attività di tutorato

Call for Ideas 2022, torna il contest universitario di Calzedonia Group

Call for Ideas 2022, torna il contest universitario di Calzedonia Group

La presentazione  del contest universitario di Calzedonia Group  si è svolta mercoledì 4 maggio, ore 11:00, presso l’aula Leonardo

di Pamela Pergolini


Al via la nuova edizione del contest universitario “Call for Ideas” indetto da Calzedonia Group, una tra le più note aziende italiane a livello internazionale. La presentazione si è tenuta all’Università di Roma “Tor Vergata”, il 4 maggio, presso L’aula Leonardo di Ingegneria.

Il contest, rivolto a studenti e studentesse del corso di laurea magistrale e dell’ultimo anno della laurea triennale in Ingegneria Gestionale dell’Ateneo di Roma “Tor Vergata”, vede tra le università protagoniste per l’edizione 2022,  insieme a “Tor Vergata”, anche l’Università di Firenze e l’ Università di Brescia.

Per il Gruppo Calzedonia sono intervenuti Adriano Zoni, Direttore degli stabilimenti di produzione in Serbia, Valeria Lovato e Yasmin Grelli, HR Business Partner per le aree Stile, Prodotto e Produzione,  Sandra Pejic, HR Manager stabilimento in Serbia, Daniele Terranova, IT Coordinator dei progetti Operations.

Per l’Ateneo hanno preso parte all’evento il Prorettore di “Tor Vergata“, prof,  Nathan Levialdi, il Coordinatore Macroarea Ingegneria, prof. Ugo Zammit, il Direttore del Dipartimento Ingegneria dell’Impresa, prof. Vincenzo Tagliaferri, il Coordinatore di Ingegneria Gestionale, prof  Massimiliano Caramia, e il referente d’Ateneo del contest Calzedonia, prof. Max Schiraldi.

I partecipanti alla challenge potranno mettersi alla prova scegliendo fra tre Innovation Topic  ed entrare in contatto diretto con una realtà aziendale  integrata verticalmente in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto.

La giuria composta da diverse figure di riferimento in ambito produttivo tra cui l’Head of International Production, sceglierà il progetto migliore per ogni Ateneo. I tre team finalisti si sfideranno presso l’HQ del Gruppo a Verona, per diventare il Vincitore Nazionale 2022.

Chi arriverà in finale avrà la possibilità di sostenere un colloquio con i recruiter del Dipartimento Risorse Umane di Calzedonia Group.

Il team vincitore della Call for Ideas 2022 partirà, inoltre, alla scoperta di uno dei plant produttivi internazionali del Gruppo Calzedonia.

Scopri di più https://www.calzedoniagroup.com/various/HR/call-for-ideas2022

11/11 – Brembo: Presentazione e Colloqui

da placement.uniroma2.it

 

Giovedì 11 novembre 2021
ore 14.00
live su Teams

L’11 novembre 2021 Brembo S.p.A. ti aspetta per una giornata online!
Il team HR presenterà l’azienda e le opportunità professionali e di stage aperte. In seguito si avrà la possibilità di partecipare a colloqui individuali.

Agenda:

  • Presentazione Brembo
  • Presentazione delle opportunità professionali e di stage
  • Q&A
  • Sessione di colloqui individuali

La presentazione dell’azienda e delle opportunità professionali e di stage si terrà tramite la piattaforma Teams. I registrati riceveranno nella giornata di mercoledì 10 novembre una mail da parte dell’Ufficio Placement dell’Università contenente il link per partecipare alla presentazione.

I colloqui individuali si svolgeranno, invece, tramite Skype For Business. Gli iscritti riceveranno nella giornata di mercoledì 10 novembre una mail da parte dell’azienda contenente il link per partecipare al colloquio.

L’evento è dedicato agli studenti iscritti al quinto anno della laurea magistrale e ai laureati magistrali nei seguenti corsi di laurea: Ingegneria Meccatronica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria Dell’Automazione e Ingegneria Energetica.
Non perdere questa occasione prenotati!

Come registrarsi

Invia il tuo CV entro mercoledì 10 novembre ore 12.00 alla mail cv@placement.uniroma2.it con oggetto “Brembo – Presentazione e Colloqui”.

Chi siamo

Brembo S.p.A. è leader mondiale e innovatore riconosciuto della tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. È fornitore dei costruttori più prestigiosi a livello mondiale – di autovetture, motocicli e veicoli commerciali – di sistemi frenanti ad alte prestazioni, nonché di frizioni e altri componenti per il settore racing. Brembo ha inoltre un’indiscussa supremazia nel settore sportivo con oltre 500 campionati mondiali vinti sino a oggi. L’azienda opera in 14​ Paesi di 3 continenti, con 24 siti produttivi e sedi commerciali, contando sulla collaborazione di oltre 11.000​ persone. Di queste, circa il 10% sono ingegneri e specialisti di prodotto che lavorano nella ricerca e sviluppo. Il fatturato 2020 è pari a € 2.208,6 milioni (31/12/2020​).​ Brembo è proprietaria dei marchi Brembo, Breco, AP, Bybre, Marchesini, SBS Friction ​e opera anche attraverso il marchio AP Racing.​